Aspra reazione di Togliatti contro i dirigenti «ribelli»

Aspra reazione di Togliatti contro i dirigenti «ribelli» Ieri si è riunita la segreteria del partito comunista Aspra reazione di Togliatti contro i dirigenti «ribelli» Ha definito l'ultimo comitato centrale «comitato di agitati» - Egli stesso avrebbe redatto la «risoluzione finale» che tace sulle polemiche interne dei comunisti italiani ed esalta l'Urss - Amendola, il principale oppositore, fa dichiarazioni evasive La base invitata alla discussione mentre i capi sono in forte contrasto fra loro Roma, 14 novembre. ■ In una singolare alternativa di reticenze e di rivelazioni, il pei continua nello sforzo di'arginare la situazione di disagio creata nel suo interno dalle conclusioni del XXII Congresso. Rivelatrice è stata la pubblicazione sull't/ntiò di domenica scorsa dell'andamento del dibattito in seno al comitato centrale; sono apparsi difatti stralci amplissimi delle critiche severe, dirette o indirette, che in quella sede erano state mosse a Togliatti. Straordinariamente reticente è apparso invece il testo della risoluzione finale, che non echeggia nessun punto di r uelle critiche, e sembra quindi un documento fuori del tempo e non legato alla occasione specifica che lo ha determinato. E ancora: è stata data pubblicità alle dichiarazioni fatte da Amendola e da Natoli al comitato centrale, ma sino a questo momento si ignora la risposta che Togliatti ha dato loro. L'Unità si è limitata ad avvertire, in tre righe di stampa della sua dodicesima pagina: «Ha preso quindi la parola, per le conclusioni, il compagno Togliatti »; ma del tipo, del tono delle conclusioni, non dà cenno. In quella pagina, difatti, il resto dello spazio è dedicato alle elezioni in Portogallo. L'Agenzia Italia crede di sapere che la replica non è stata pubblicata perché conteneva una requisitoria contro Amendola e quanti altri, criticando i risultati del XXII Congresso, ne avevano profittato per chiedere un rinnovamento del sistema e dei programmi deliri. Togliatti anzi si sarebbe espresso « con una durezza inconsueta, tanto che a?un certo punto ha addirittura esclamato: "Questo è un comitato centrale di agitati"». E' stato domandato ad Amendola, questa mattina, al termine della riunione della segreteria del partito, se fosse vero che Togliatti aveva definito i suoi avversari « agitati », e Amendola ha risposto rettificando l'aggettivazione : « Togliatti ha detto solo che è stato un dibattito molto animato ». Ha poi aggiunto, per minimizzare : « Del resto questo avviene in tutti i nostri dibattiti ». Ad un'altra domanda, concernente l'evasiva risoluzione del comitato centrale, Amendola ha risposto in modo anche più evasivo, tanto da potersi prestare a qualche equivoco. Gli è stato chiesto : « Con la risoluzione del comitato centrale viene approvata la relazione che Togliatti ha fatto?». Egli ha risposto : « Il comitato centrale ha approvato all'unanimità il rapporto fatto dalla delegazione italiana al XXH Congresso del pcus, che era, com'è noto, capeggiata da Togliatti ». Un semplice « sì » che Amendola avesse pronunciato per rispondere sarebbe apparso una risposta più chiara e più esauriente della circonlocuzione da lui usata, che invece rientra anche essa fra le reticenze comuniste a riguardo della nuova situazione che si è prodotta al vertice del partito. Esempio insigne di re ticenza è del resto la stessa risoluzione del comitato centrale, resa nota stanotte, ancora prima che si riunisse la segreteria. Il documento infatti è una mesco lanza di affermazioni ovvie e di affermazioni generiche che male corrispondono al resoconto ufficiale dei lavo ri del comitato centrale. Vi si comincia a dire che il nuovo programma del pcus è il risultato di una grandiosa costruzione eco nomica e politica, che a Mosca è stato dato un poderoso contributo alla distensio ne internazionale e che per tanto è sempre da esaltare la funzione storica di liberazione e progresso adempiuta dall'Urss: « La denuncia e la correzione degli errori del nassato fatta dai comunisti stessi, mentre restituisce al comunismo il suo vero volto, fornisce una nuova Drova della forza morale e nolitica del partito comunista ». Nessun accenno alle per¬ plessità — per dire poco — che sono emerse durante i lavori del comitato centrale: nel documento si dice solo che a talune domande «che sorgono dalla denuncia di passati errori e dalla nuova situazione del movimento operaio » sarà data risposta attraverso un dibattito largo e approfondito sulle decisioni del XXII Congresso, sullo sviluppo della lotta sociale e politica nell'attuale momento, sulla posizione specifica del partito comunista italiano, con riguardo « al suo carattere democratico, alla sua: lotta per la democrazia e per la unità ^delle forze popolari, alla sua linea di avanzata per il socialismo sopra una via italiana, alla sua autonomia di giudizio e di azione ». . Di concreto, come si vede, nel documento c'è un invito alla discussione, e la discussione dovrà avvenire, secondo la prassi normale, appunto sulla base del documento, secondo lo schema in esso proposto. E' uno schema, come è facile notare, che non corrisponde all'andamento dei lavori in seno al comitato centrale, e si ha quindi il sospetto che Togliatti stesso abbia voluto redigerlo personalmente, senza sottoporlo all' approvazione collegiale della segreteria. Il documento, in sostanza, rappresenta la personale interpretazione di Togliatti dei lavori del comitato centrale, e i componenti della segreteria hanno dovuto prenderne atto avendola trovata stampata sull'organo del partito prima che si iniziasse la loro riunione. Togliatti avrebbe dunque preferito mettere il suo antagonista Amendola, membro della segreteria e leader della opposizione interna, davanti ad un fatto compiuto.. L'audacia stessa del colpo di mano vieta ad Amendola ed a chiunque altro di farne scandalo apertamente, per ovvia carità di partito. L'invito ad una discussione ampia ed approfondita altro non è, del resto, che un modo per evadere dalla richiesta già formulata da Natoli e da altri per un congresso anticipato o straordinario del partito. Si terranno frattanto le discussioni nelle sedi di cellula, di sezione e federazione, e al termine di esse, non prima di due o tre mesi, ritornerà a riunirsi il comitato centrale per prendere in esame i risultati. La questione si allarga dal livello del gruppo dirigente per estendersi alla base e i risultati sono ovviamente imprevedibili. Ogni crisi precedente, tuttavia, era stata affrontata dal partito comunista dopo che il gruppo dirigente aveva fatto blocco attorno al capo, proprio per meglio resistere al possibile sbandamento dei gregari; là situazione oggi è diversa. La crisi, oggi, ha investito anzitutto il gruppo dirigente, e la fiducia che esso dovrebbe avere per Togliat ti appare dall'esterno gravemente minata. I dissensi che una volta venivano accuratamente tenuti celati, se pur si producevano, oggi sono venuti in superficie, rivelati dalla stessa Unità. Qualche cosa di nuovo è già accaduto, ed altre novità sono probabili. Vittorio Gorresio • • i m111i i : 1111 m ii< i11111 : i il 11:111m; 111111111111111111 m i m 11111:i:i ;i 111 : i )ii?11m i ! 1111 ! 1111< i1111111 jimi■1111□ L'on. Moro ieri al suo arrivo alla a Oamilluccia » (Tel.)

Luoghi citati: Mosca, Portogallo, Roma, Urss