Arrestati 13 aviatori italiani dell'Onu dalle truppe congolesi; uno è ferito grave

Arrestati 13 aviatori italiani dell'Onu dalle truppe congolesi; uno è ferito grave Violenza ingiustificata dei soldati di Mobutu Arrestati 13 aviatori italiani dell'Onu dalle truppe congolesi; uno è ferito grave Sorpresi a mensa, tentano di resistere; gli assalitori fanno fuoco colpendo uno dei connazionali - Immediato intervento delle Nazioni Unite ; i militari, di cui non sono stati comunicati i nomi, sono ancora prigionieri (Nostro servizio particolare) Léopoldville, 13 novembre. Tredici militari dell'aviazione italiana, in servizio nel Congo per conto delle Nazioni Unite, sono stati maltrattati e arrestati da soldati congolesi nella provincia del Kivu. L'arresto è avvenuto sabato, mentre gli aviatori erano a mensa. Minacciati coi mitra, gli italiani hanno tentato di resistere; i congolesi hanno sparato ed uno degli aviatori è stato colpito in modo grave. Non si conosce il nome dei tredici militari, né il motivo dell'arresto. Teatro dell'incidente è stata la sala mensa del contingente malese facente parte della guarnigione dell'Onu a Kindu (nel Kivu). A quanto hanno riferito fonti deU l'Onu, gli italiani costituivano l'equipaggio di due « Vagoni volanti C-119 », che erano arrivati nella stessa giornata di sabato a Kindu con un carico di camionette specialmente adatte ed attrezzate per la ricognizione sull'accidentato terreno di questa parte del Congo, destinate al contingente malese delle Nazioni Unite del locale aeroporto. Poco dopo l'arrivo, i militari si erano recati a mangiare alla mensa ufficiali del comando malese. All'improvviso soldati congolesi avevano fatto irruzione nella sala ed avevano messo le mani addosso agli italiani. Gli aviatori sono stati trattati a spintoni e colpiti duramente; ad un certo momento — come è già stato accennato — si è sentito sparare ed uno degli italiani si è abbattuto ferito. Nessuna ragione ap parente ha motivato questo grave gesto, per il quale il colpito si troua in gravissime condizioni. ' Gli italiani dovrebbero far parte del reparto di < vagoni volanti » della 46' Aerobrigata italiana che agisce nel Congo per le esigenze delle Nazioni Unite e che ha la sua base operativa a Léopoldville. Il reparto è costituito di ufficiali piloti e di specialisti, oltre che dei C-119. Non si conosce il numero degli apparecchi in dotazione al reparto; di solito va da 3 a 9 aerei. A Léopoldville il governo ha tenuto stamane una riunione straordinaria sotto la presidenza del primo ministro Adonia, non appena si è avuta notizia dell'incidente di Kindu, per decidere il da farsi. Al termi- ne della riunione è stato reso noto che sarebbe partita quanto prima per il Kivu una commissione d'inchiesta ad altissimo livello comprendente il ministro degli Interni Christophe Bhenye e il gen. Victor Lundula, che è il comandante del raggruppamento militare congolese di stanza nel Kivu. La inspiegabile manifestazione di ostilità verificatasi a Kindu nei confronti degli aviatori italiani preoccupa, evidentemente, e con ragione, il governo di Léopoldville. La commissione d'inchiesta ha l'ordine di riferire non appetta possibile sulle cause e su quanto altro è avvenuto sabato. Anche il comando centrale delVOnu nel Congo ha preparato la partenza per Kindu di una commissione. Ne fa parte anche l'esperto legale italiano, Giorgio Pagnanelli, addetto al Quartier Generale delle Nazioni Unite a Léopoldville. a. p.

Persone citate: Giorgio Pagnanelli, Victor Lundula

Luoghi citati: Congo, Kindu