Affogano due fidanzati travolti di notte da un canale in piena che li trascina in mare

Affogano due fidanzati travolti di notte da un canale in piena che li trascina in mare Pietosa sciagura durante un temporale alle falde del Vesuvio Affogano due fidanzati travolti di notte da un canale in piena che li trascina in mare Lei aveva 21 anni, lui 26 - Ritrovato soltanto il cadavere della giovane sulla spiaggia di S. Giovanni a Teduccio. La terribile morte della coppia sorpresa dall'acqua sulla riva e scaraventata nei gorghi - ti 'canale, nell'ultimo tratto, si inabissa sotto terra; dopo mezzo chilometro precipita nel golfo con un salto di cinquanta metri (Nostro servizio particolare) Torre del Greco, 1-3 novembre. Due giovani fidanzati, Carmela Guasta/erro e Alfonso Cigliano rispettivamente di 21 e.SS anni, che per un loro appuntamento notturno si erano recati sulla riva di un canalone alle falde del Vesuvio, scelto per la solitudine del luogo, sono stati sorpresi dal temporale, travolti dalle acque e trascinati in mare dove sono annegati. 11^ canalone è uno dei tanti sentieri scavati nella roccia allo scopo di disciplinare le acque piovane, convogliandole secondo determinate direttrici finché sboccano nel tratto litoraneo fra Torre del Greco e Portici. Questo per evitare che enormi masse liquide si abbattano su raccolti e case, provocando gravi danni. Il canale, scoperto dove i due hanno pagato con la vita la loro imprudenza, si trova in una contrada detta « Cavallo >, da quella che in antico si diceva una volta c Catallo >. Il condotto, giunto nella località < Cavallo », scende sottoterra e dopo un percorso di quasi mezzo chilometro arriva in un posto dove l'acqua esce con un salto di almeno cinquanta metri e precipita in mare. E' questo l'esatto cammino fatto dai corpi dei due fidanzati. I giovani si erano promessi sposi da oltre un anno. Il padre di lui, Giovanni, funzionario del Ministero della Difesa, e impiegato a Napoli nell'Ispettorato d'Artiglieria. La madre di Alfonso, Licia, sape va dell'affetto sorto fra suo figlio e Carmela, e aveva consigliato la coppia di tenere per il momento celata la cosa. La madre sperava che il giovane, avendo già fatto il servizio di leva nella Marina militare dove s'era rivelato un ottimo radiotelegrafista — potesse ottenere, prima o poi, qualche imbarco su di un piroscafo mercantile. I genitori della ragazza, Luisa e Antonio, gestiscono una panetteria. Poiché le condizioni di salute del fornaio non gli consentivano più di occuparsi di affari, la piccola azienda era passata sotto la direzione di un fratello maggiore • di Carmela, Giuseppe. La prova precisa che si è trattato di una sciagura è data dal fatto ohe ieri sera, poco dopo le ore 19, un vecchio agricoltore, Pasquale Lombardi, abitante in una villa detta cDi Bello» — dal nome dei proprietari — tu testimone della tragedia. Egli, vedendo cadere la pioggia con eccezionale violenza, si affacciò alla finestra per vigilare, date le catastrofiche conseguenze spesso accadute in quella zona durante le alluvioni. Mentre osservava il canalo¬ ne nel tratto dove esso termina il suo percorso scoperto e scende sottoterra, vide due corpi che si dibattevano disperatamente nel gonfio e velocissimo vortice, udendo frammiste al rumore della pioggia incessante urla angosciose. Fu un attimo: prima che potesse dare l'allarme e lanciarsi al soccorso, i corpi erano scomparsi là dove l'alveo si inoltra dentro le ultime propaggini del Vesuvio, per poi giungere sul mare. Immediatamente il Lombardi terrorizzato — tanto più che credeva trattarsi di suo figlio Luigi solito a percorrere i bordi di quel canalone — correva dai carabinieri. Ritornato a casa trovava il figlio incolume e ignaro del suo spavento. Sorgeva cosi la domanda: chi erano le vittime trascinate dalla piena? La risposta si è < vuta stamane quando i parenti dei due fidanzati, riusciti a sapere del luogo dove essi si davano abitualmente appuntamento e non avendoli visti rientrare, si recavano dai carabinieri di Torre del Greco per denunciare la loro scomparsa. Il sottufficiale comandante la stazione tentava di rassicurarli dicendo che forse si trattava di una delle solite scappatelle amorose, preannunzio di un rito nuziale. Nel pomeriggio verso le 16, Ignazio Esposito, pescatore di San Giovanni a Teduccio, percorrendo l'arenile ha acorto sulla sabbia ancora mezzo immerso in acqua il corpo di una giovane donna vestito con una gonna celeste. Il riconoscimento avvenuto poco dopo da parte dei familiari non ha lasciato dubbi: era lei, Carmela, straziata dalla violenza con cui la corrente l'aveva sbattuta tra le pareti di roccia, scagliandola poi dall'alto sopra gli scogli. Il corpo di Alfonso non è stato ancora trovato. Forse si trova nella sabbia e non 6 improbabile che lo riportino su, nelle reti i pescatori. Crescenzo Guarino Alfonso Cigliano (Telefoto) Carmela Guastaferro, la giovane napoletana morta (Tel.)

Persone citate: Alfonso Cigliano, Carmela Guasta, Carmela Guastaferro, Catallo, Crescenzo Guarino Alfonso, Ignazio Esposito, Pasquale Lombardi

Luoghi citati: Cigliano, Napoli, Portici, Torre Del Greco