San Martino: bilancio dell'annata agraria di Carlo Rava

San Martino: bilancio dell'annata agraria San Martino: bilancio dell'annata agraria Per la produzione si prevede un aumento del 4,5% sul 1960 - Hanno abbandonato le campagne 450 mila lavoratori Pochi trapassi di proprietà a causa dei vincoli sui contratti per le aziende a conduzione diretta o a mezzadria Con il giorno 11 novembre, San Martino, è finita l'annata agraria 1960-61 in molte regioni italiane. Prima delle proroghe delle locazioni agrarie, nella settimana di S. Martino si notavano molti spostamenti di imprenditori agricoli; ora invece 1 trapassi sono rari, complessi e dovuti più che altro a motivi di inadeguata capacità lavorativa od a scarsità di mano d'opera. Nel 1961 lasciarono l'agricoltura ben 450 mila unità. In questo ultimo triennio lo spopolamento nelle campagne è stato molto sensibile e le preoccupazioni di molti imprenditori sono talvolta allarmanti poiché non riescono ad eseguire in tempo i lavori aziendali e a trovare del personale per la custodia del bestiame. Le recenti disposizioni di legge sulla parificazione degli assegni familiari degli addetti all'agricoltura a quelli dell'industria è stata accolta con sollievo nell'ambiente rurale, ma non basta, al lavoratore agricolo ed al mezzadro deve essere assicurata una migliore assistenza mutua malattie ed assegnato un aumento nel trattamento di previdenza (pensione) attualmente 'nadeguato e molto inferiore a quello dello categorie industriali Lei -spopolamento delle campagne ha avuto come rinesso immediato la dinusio- ne della meccanizzazione nelle aziende grandi, medie e piccole, tant'è vero che sono aumentati di numero tutti 1 tipi di macchine e di attrezzi onde agevolare e rendere maggiormente veloce il lavoro dei campi; le spese di acquisto e di uso però dei macchinari sono ancora molto rilevanti se si pongono in rapporto con i prezzi dei prodotti agricoli, ciò non ostante i prestiti al 3 % ed 1 benefici del piano verde di prossima attuazione. Altre difficoltà che sono state segnalate nel corso dell'annata agraria 1960-61 sono quelle relative ai danni delle avversità climatiche (brina, grandino e siccità) su vaste zone coltivate. Taluni vorrebbero concordare una forma di assicurazione obbligatoria cooperativa con contributi dello Stato, almeno contro i danni della grandine, allo scopo di evitare i danneggiamenti che spesso si manifestano in determinati comprensori I trapassi al S. Martino del 1961 sono stati rari, perché sono ancora hi atto, e non si sa fino a quando, le disposizioni vincolistiche sui contratti agrari per le aziende condotte dal coltivatori diretti, mezzadri e compartecipanti Non sono invece vincolati i contratti dt locazione stipulati con imprenditori non coltivatori diretti Nel complesso, 11 valore della produzione lorda vendibile del 1961 si prevede sarà del 4,5% superiore a quella del 1960 e quasi pari a quella del 1958 (buona annata), però in tale triennio i progressi sono stati limitati nei confronti degli altri settori produttivi ed è per questo che si segnalano difficoltà nella gestione delle aziende. Carlo Rava