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Le F. S. non dànno il passaggio ai nuovi treni della Canavesana? Dopo la spesa di due miliardi per rimodernare il materiale Le F. S. non dànno il passaggio ai nuovi treni della Canavesana? Secondo i tecnici statali, il traffico è troppo intenso - La Satti chiede ospitalità temporanea, in attesa di costruirsi un tronco autonomo che anticiperebbe la «Metropolitana» di Torino - Scarsi risultati alla Conferenza oraria dell'Alto Tirreno La Conferenza Oraria si è conclusa con la discussione su di un punto veramente delicato ed « incandescente >: la questione della Canavesana. E3sa ha posto in luce la gravità e l'urgenza, del problema: si stanno spendendo circa due miliardi (sborsati dai contribuenti attraverso il Comune ed attraverso lo Stato) per trasformare questa ferro-via e tra sei mesi, quando sarà pronta, essa non potrà funzionare col ritmo adeguato alle necessità delle popolazioni per la « strozzatura» fra Settimo e Porta Susa. Il direttore della Satti, ing. Giuppone, ha limitato la richiesta a 19 coppie di treni (l'< optimum > sarebbe 22) con¬ tro le 7 ora esistenti ed ha precisato che delle 12 in più, due soltanto interesserebbero le < ore di punta ». L'aumento della frequenza delle corse è necessario per ragioni sociali e per le esigenze delle popolazioni ma anche per motivi tecnici: l'ammodernamento consiste principalmente nell'adozione di <materiale leggero» (automotrici e rimorchi) ed è quindi necessario avere un maggior numero di treni. I tecnici del < Movimento » delle Ferrovìe dello Stato hanno però risposto in senso negativo. «Siamo già in difficoltà a far circolare i nostri treni sulla Torino-Chivasso — hanno dichiarato —. Com'è possi- bile concedere il passaggio ad un gran numero di convogli della Canavesana? Anche se attualmente, la cosa è realizzabile, noi dobbiamo tener c-uto non solo del traffico d'oggi ma anche degli sviluppi futuri. Come potremmo fra qualche anno chiedere dì sopprimere i treni della Canavesana per aumentare il numero dei nostri? ». Ora però non si può tornare Indietro. L'taig. Giuppone ha quindi avanzato la proposta di accogliere < temporaneamente» 1 suoi treni. Intanto la Satti potrebbe Iniziare 1 lavori per costruire un binario autonomo per la Canavesana che, entrando In Torino, assumerebbe le caratteristiche di primo tronco della Metropolitana. Durante la rimanente parte del lavori la maggioranza delle richieste ha continuato a riguardare i c treni operai ». Buona parte delle proposte avanzate in genere dai sindacati e dalla Fiat, è stata accolta: già dal 1° dicembre entreranno In funzione nuove fermate, spostamenti di orari, nuove coincidenze ed anche qualche treno in più. La più Importante fra queste decisioni è quella di far proseguire oltre Chivasso un treno serale (dopo mezzanotte) sulle tre di rezioni di Santhià, Casale e Casalborgone-Brozolo. Ecco aìcune delle questioni più importanti discusse ieri Torino-Savona. La Camera di Commercio prepara uno studio organico per una riforma generale degli orari su questa linea. Le speranze di un deciso miglioramento con l'entrata in servizio delle < elettromotrici bicorrentì » sono cadute perché esse saranno disponibili solo quando sarà completate il cambio di tensione sulla Alessandria-Genova. E questo avverrà, con ritardo dì un anno sul previsto solo nell'estate del '63. Torino - Airasca - Moretta Cuneo. Per questa linea invece le Ferrovie annunciano di aver quasi pronto un piano organico che accoglierà buona parte delle richieste. Torino-Casale. E' quasi certa l'istituzione dì una nuova coppia di automotrici dirette in arrivo a Torino al mattino (ore 9-10) ed a Casale nel tardo pomeriggio. Torino-Aosta. Saranno mi gliorate le coincidenze a Tonno e Chivasso e probabilmente istituito un nuovo treno in nartenza verso le 22,20 da Ivrea verso Chivasso. Torino-Torre Pellice. Un tre no in partenza da Torino verso le 21 verrà probabilmente istituito ma solo sperimentai mente nell'estate. 3, r, i ti I i1111 ! i 11 111111 11 11111111111II II 11111111111111 ti 11111; 9