La nuova faccia del telegiornale

La nuova faccia del telegiornale La nuova faccia del telegiornale Da qualche tempo il notiziario è più vivo, agile, spregiudicato Si sarebbe tentati, dopo una settimana, di fare un bilancio del secondo canale. Ma è troppo presto: onestamente non sì può ancora dare un giudizio. Comunque una rubrica si è rivelata viva e positiva sin dalla prima sera: il telegiornale. Redatto in maniera spigliata, preoccupato di riportare sul video non il volto ufficiale ma il volto reale dell'Italia, abile nel riferire In sintesi le notizie più importanti da tutte le parti del mondo, questo telegiornale ci sembra un pregevole esempio di quotidiano tradotto in molte immagini e poche parole La presenza del redattori ohe si rivolgono al pubblico e il continuo avvicendarsi di collegamenti con le diverse citta, animano la trasmissione e la rendono interessante e piacevole. Piacevole, strano aggettivo per il telegiornale: quando mai, in passato, lo si era potuto usare? Del resto l'elogio al telegiornale del « secondo » bisogna estenderlo anche a quello del « primo » che pur mantenendo, più o meno, la sua struttura tradizionale, si è snellito, arricchito ed ha acquistato in libertà e spregiudicatezza. Speriamo che duri. * * Con « Studio Uno » si procede ad alti e bassi. Bene la prima puntata; cosi e così, per non dire mediocre, la seconda: bene la terza. Maluccio, ieri sera, la quarta puntata. La rievocazione del 1929 è stata molto debole: gli inserti cinematografici valevano poco e la rassegna canora dell'epoca si è ridotta ad un'unica canzone, per la verità pasticciata. Centro della trasmissione è stato un sempre gradito ma non originale omaggio alla memoria di Gershwin. L'omaggio non s'è concretato in nul- la di particolare: brani orche strali e, alla fine, Mina che ha cantato in corretto stile i più celebri motivi del grande musi cista americano. Oltre che a Mina lo spettacolo s'è aggrappato, come dì consueto, all'avvenenza delle Kessler e delle Bluebell e al sicuro mestiere del Quartetto Cetra. Ma altrove si registra no doleiti note: il « chanson niei » Marcel Amont non riesce a sfondare e nemmeno a ingranare; 1 gemelli Blackburn e il trio Mattison hanno già stancato; e il fantasista Mac Roney è bravo, però lo sfruttano con eccessiva insistenza e certe sue macchiette (vedi ieri sera quella del cliente del ristorante) sono di una lunghezza che rasenta la noia. Per concludere, alla puntata di ieri mancavano vivacità, ritmo, allegria. Era una imitazione sbiadita di « Giardino d'inverno ». * * Sui secondo, per contrasto, una trasmissione d'alto livello culturale: un concerto1 di musiche mozartiane egregiamente interpretate da Elisabeth Schwarzkopf.Chi da anni ascoltava l'illustre cantante alla radio, ha avuto così modo di vederla di persona: fra l'altro, una simpatica conoscenza. Ma il secondo, pur aspirando a toni raffinati, non intende essere un canale per intellettuali: e ne ha dato dimostrazione programmando dopo Mozart il primo telefilm della serie «Città controluce»: un episodio piuttosto truce, con sparatorie e cadaveri, ma abbastan za teso ed emozionante, di facile presa sul pubblico. * * Segnaliamo quattro trasmis sionl nella giornata d'oggi: alle 18,45 la registrazione del primo tempo di una partita dì calcio; alle 21,15 sul secondo lo show di Caterina Valente (in cui ricomparirà, come ospite d'onore, Mina) ; alle 22,35 sempre sul secondo la cronaca differita di un intero incontro di calcio di serie A; e infine alle 21,15 sul primo « Adriana Lecouvreur » di Cilea con Magda Olivero e il tenore Filacuridi. U- }JZm

Persone citate: Blackburn, Caterina Valente, Cilea, Elisabeth Schwarzkopf, Gershwin, Kessler, Mac Roney, Magda Olivero, Mattison, Mozart

Luoghi citati: Italia