Medico, infermiere e tecnico citati per la morte dei due ragazzi

Medico, infermiere e tecnico citati per la morte dei due ragazzi Medico, infermiere e tecnico citati per la morte dei due ragazzi Per omicidio colposo - I bimbi spirarono in un ospedale di Roma: al termine di un intervento avevano ricevuto protossido d'azoto invece che ossigeno (Nostro servizio particolare) Roma, 11 novembre. L'inchiesta per la morte di due ragazzi, Raffaele Galli e Vittorio Auteri, spirati il 6 giugno all'ospedale c S. Giovanni » di Roma dopo un lieve intervento operatorio, è ormai giunta a conclusione. Il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Guido Guasco, ha emesso tre ordini di comparizione per omdcidio colposo contro l'anestesista dell'ospedale dott. Corrado Colonna, l'operalo tecnico Nazzareno Morelli e l'Infermiere che aveva incaricato l'operaio di eseguire la riparazione del due tubi dell'impianto di anestesia. La tragedia accadde nel corso di due banali Interventi operatori. Per un tragico scambio dei tubi dell'anestesia, invece dell'ossigeno ai due giovani pazienti fu propinato protossido d'azoto. Raffaele Galli, di 11 anni, e Vittorio Auteri, di 13, dovevano essere sottoposti a semplici operazioni: un intervento di plastica, il primo; l'asportazione di un ascesso freddo alle vertebre, il secondo. Dopo gli interventi, perfettamente riusciti dal punto di vista chirurgico, il primario dispose di propinare l'ossigeno ai due pazienti, per rianimarli. Dopo pochi minuti i due ragazzi erano morti. Una perizia tecnica condotta da due ingegneri e da due medici, aveva accertato che i due ragazzi morirono per l'inversione di due tubi dell'impianto di anestesia che portano l'ossigeno e il protossido di azoto al letto su cui si svolgono le operazioni chirurgiche L'errore fu compiuto dall'operaio Morelli durante alcuni lavori di riparazione. Nel corso delle indagini sarebbe •• > venute alla luce alcune responsabilità: quella dell'anestesista dott. Colonna per non aver ispezionato le apparecchiature prima dell'operazione e per non essersi accorto, nel corso dell'intervento, del progressivo pallore del due pazienti: quella dell'operaio Nazzareno Morelli per aver eseguito la riparazione senza averne la competenza; quella dell'infermiere per aver dato ordine di riparare i tubi del l'anestesia ad un operaio che non era competente e di non aver avvertito i suoi superiori della riparazione. g.

Persone citate: Colonna, Guido Guasco, Morelli, Nazzareno Morelli, Raffaele Galli, Vittorio Auteri

Luoghi citati: Roma