Allarme per due sospetti casi di tifo petecchiale a Pescara
Allarme per due sospetti casi di tifo petecchiale a Pescara Allarme per due sospetti casi di tifo petecchiale a Pescara Colpiti madre e figlio abitanti in una ex-caserma occupata da immigrati L'edificio piantonato ■ Tranquillante comunicato del medico provinciale (Dal nostro corrispondente) Pescara, 10 novembre. I sospetti casi di tifo petecchiale verificatisi a Pescara nel recinto dell'ex-caserma Cocco sono al centro delle indagini da parte delle autorità civili e sanitarie. Ieri sera a tarda ora erano state ricoverate al locale ospedale civile due persone, una madre e suo figlio, affette da sintomi di tifo petecchiale. Un campione del sangue dei malati veniva inviato a Roma per essere sottoposto ad esame da narte del Centro superiore scientifico della sanità. L'ex-caserma Cocco, situata nei pressi della pineta, è stata immediatamente piantonata da agenti di Pubblica Sicurezza; nessuno può entrare, o uscire. Sono stati anche allontanati dalle due scuole rionali tutti gli alunni ohe abitano nell'interno dell'ex-caserma. Non si sa ancora se le scuole verranno chiuse per un periodo di quarantena. L'ex-caserma è diventata, da una quindicina d'anni a questa parte, il ricovero di povere famiglie, di zingari e di immigrati, che tentano con lo strattagemma di abitare provvisoriamente in quelle case diroccate, di ottenere la residenza a Pescara e un'abitazione a cura dell'amministrazione comunale. Più volte le autorità hanno fatto evacuare i'ex-caserma, facendo anche murare le abitazioni, ma sempre è continuato il ripopolamento dei locali. E' opinione generale che i due sporadici casi di tifo petecchiale — tuttavia non confermato dalle superiori autorità sanitarie — vadano attribuiti alla mancanza di norme igieniche. A tarda sera il medico provinciale ha emesso un comu nicato che suona così : c In re lazione alle notizie diffuse dalla stampa nazionale in merito ai due casi di malattia infettiva verificatisi nell'interno dell'ex-caserma Cocco, si precisa che l'Istituto Superiore della Sanità Pubblica di Roma ha comunicato che l'accertamento sierologico effettuato sui campioni inviati permette l'orientamento che il male trae origine da una forma tossica, anziché epidemica, per la sintomatologia clinica dei pazienti. Gli esiti definitivi di tutti gli esami di laboratorio saranno conosciuti entro la settimana » m. a.
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