«Non uccidere» vietato dalla censura italiana

«Non uccidere» vietato dalla censura italiana «Non uccidere» vietato dalla censura italiana Roma, 9 novembre La commissione di censura dei Ministero del Turismo e dello Spettacolo ha vietato oggi la proiezione in Italia del film *Non uccidere » (Tu ne tueras point) del repista francese Claude Autant-Lara. Pur ammettendo che la pellicola è un'opera di atto livello artistico, i censori hanno ritenuto che essa non possa essere proprammata in pubblico nell'attuale edizione. La commissione ha rilevato che ili film esalta in sostanza la figura dell'obiettore di coscienza e cioè del cittadino che, chiamato alle armi, si rifiuta di obbedire alle leppi in nome di un asserito imperativo categorico della propria coscienza Si concreta quindi una forma indiretta di istigazione consistente nella esaltazione di fatti costituenti reato, in modo da suggestionare altri a commetterli ». Si conclude così il primo atto di una vicenda che non ha mancato di turbare l'opinione pubblica e di suscitare gravi interrogativi. <Non uccidere*, interpretato da Laurent Terzieff, c un film contro la guerra. Alla condanna della violenza esso giunge attrai'erso l'accostamento di due episodi realmente accaduti in Francia: l'assoluzione di un ex seminarista che aveva ucciso obbedendo ad un ordine; la condanna di un giovane che per non uccidere rifiuta di indossare la divìsa. Fin dall'inizio il film non ebbe vita facile. In Francia in un primo tempo ne vietarono le riprese; quando la pellicola fu portata a termine all'estero il ministro Malraux ne vietò la proiezione. In Italia le cose non sono andate meglio. Ad innumerevoli pressioni di vari ambienti, fece seguito dapprima il divieto di proiezione del film in due serate private, una organizzata da cineasti romani, l'altra dal Comune di Milano. Ora il visto è stato negato definitivamente. Appena appresa la notizia del verdetto della censura, gli on. Pieraccini e Pertini (psi) hanno rivolto una interrogazione al ministro del Turismo e dello Spettacolo per conoscere « come intende giustificare il divieto di proiezione pubblica del film di Autant-Lara "Non uccidere ", decisione che rappresenta un evidente inammissibile caso di censura ideologica e politica ». Gli interroganti chiedono inoltre di « conoscere se, come reso noto dalla stampa, vi sono state pressioni del ministero della Difesa e degli ambienti militari ». Il sindaco di Firenze La Pira ha infanto annuncialo di voler organizzare una vistane privata del film nella sua città.

Persone citate: Claude Autant-lara, La Pira, Laurent Terzieff, Malraux, Pertini, Pieraccini

Luoghi citati: Comune Di Milano, Firenze, Francia, Italia, Roma