La vedova di Trotsky chiede a Kruscev la riabilitazione del marito assassinato

La vedova di Trotsky chiede a Kruscev la riabilitazione del marito assassinato La vedova di Trotsky chiede a Kruscev la riabilitazione del marito assassinato Il fondatore dell'Armata Rossa fu esiliato da Stalin nel '29 - Undici anni dopo, nel Messico, cadde vittima d'un sicario - Sollecitate un'inchiesta sul delitto e la revisione dei processi contro i vecchi compagni di Lenin - Natalia Sedova domanda anche notizie del figlio Sergio arrestato nel '35 e scomparso (Nostro servizio particolare) Parigi, 4 novembre. La vedova di Leone Trotsky, il grande collaboratore di Lenin nelle giornate della rivoluzione d'ottobre e fondatore dell'Armata Rossa, assassinato a Città di Messico nel 1940 da un sicario di Stalin, ha scritto a Kruscev per chiedergli la riabilitazione del marito e una indagine sul delitto. La lettera di Natalia Sedova Trotsky chiede inoltre che sia fatta luce sulla morte del figlio Leone Sedov, avvenuta a Parigi nel 19S8 in circostanze molto sospette, e aggiunge: « Vi chiedo infine di volermi informare sulla sorte dell'altro mio figlio Serghei Sedov, arrestato in Russia nel 19S5 e la cui unica colpa era stata di essere figlio di Leone Trotsky >. < Avete recentemente svela i , a i o n i . i a i e i o a a to — dice fra l'altro la lettera della vedova '. rotsky rivolgendosi a Kruscev — le provocazioni commesse da Stalin, sotto il pretesto dell'assassinio di Kirov, contro i vecchi bolscevichi. Io vi chiedo ora di procedere alla revisione totale e pubblica dei processi di Mosca, nei quali i principali accusati furono Leone Trotsky e mio figlio Leone Sedov. Io vi domando una inchiesta pubblica e cojnplcta sui mezzi impiegati dalla Ghepeu contro Trotsky, sull'assassinio di Leone Trotsky nel Messico e sugli ispiratori e gli esecutori di questo crimine. E vi chiedo di curare l'edizione in lingua russa delle opere complete di Leone Trotsky, iniziata ai tempi di Lenin, e della quale ZZ tomi erano già stati pubblicati prima che intervenissero l'interdizione e le falsificazioni di Stalin >. La richiesta di Natalia Trotsky ripropone all' attenzione una delle vicende più tempestose e tragiche dell'era staliniana. Espulso dall'Urss nel 1929 per ordine del dittatore georgiano, che lo odiava con un furore implacabile e lo temeva come l'unico possibile rivale per il potere, Leone Bronstein Trotsky cercò dapprima asilo in Turchia, poi in Scandinavia ed infine, dopo un breve soggiorno in Francia, si stabili in Messico, mentre suo figlio, Leone Sedov, fondatore insieme al padre della TV Internazionale, rimaneva. a Parigi. A partire dal 19S6 i due uomini furono al centro d'una furibonda violenta campagna condotta dalla stampa comunista del mondo intero, che lì accusò, senza la minima prova, di essersi alleati agli imperialisti, per fomentare incidenti, e di organizzare l'opposizione contro Stalin ed i suoi collaboratori. Anche i verdetti dei grandi processi epurativi organizzati a Mosca nel 'S6-'S8 (quando Vishinski dirigeva l'accusa e gli imputati confessavano le più incredibili colpe) fecero espressamente richiamo ad attività dei Trotsky, padre e figlio, € per aver diretto dal loro esilio attività terroristiche e sabotaggio ». Gli imputati Zinoviev, Kamenev, e via via la grande . maggioranza dei compagni di Lenin, vennero condannati a morte e giustiziati. Poco dopo l'inesplicabile decesso di Leone Sedov, in seguito ad una operazione di appendicite benigna, subita in una clinica parigina nel '38, provocava grande emozione e suscitava nuovi interrogativi. In effetti, le circostanze della morte di Sedov erano state più che sospette. Egli era già in convalescenza, quando venne scoperto il suo cadavere in un corridoio della clinica, con delle ecchimosi sul ventre. L'autopsia giunse alla conclusione di attribuire il decesso ad una peritonite acuta, dovuta ad avvelenamento o a dei colpi ricevuti. Trotsky, che si trovava già in Messico, incaricò un avvocato parigino, Gerard Rosenthal, di presentare un'istanza giudiziaria. Un processo venne infatti istruito dal tribunale della Senna. Tuttavia, per insufficienza di prove, il tribunale emise una sentenza di non luogo a procedere, mentre gli amici di Bedov, tra i quali lo scrittore Victor Serge, avevano una conferma dei loro sonprtti, scoprendo tardivamente che il segretario di Be¬ naluscv dov, nel quale il defunto riponeva assoluta fiducia e che era andato spesso a trovare il malato in clinica, era in realtà un agente della Ghepeu. La vedova di Trotsky chiede al momento attuale ai dirigenti sovietici di far luce anche su questa misteriosa vicenda, come pure sulle circostanze dell'assassinio di suo marito, che venne perpetrato nel 1940 nel Messico da un agente sovietico, tale Jackson-M ornard. Quest'ultimo è stato recentemente liberato dal carcere ed ha trovato rifugio in Cecoslovacchia. |. m.