Formato il nuovo governo di Adenauer con i liberali

Formato il nuovo governo di Adenauer con i liberali Martedì si presenta al Parlamento Formato il nuovo governo di Adenauer con i liberali In un'agitata riunione, i deputati de hanno approvato ieri la coalizione - Erhard e Von Brentano se ne sono andati prima del voto - Adenauer annuncia che andrà presto a Washington e smentisce le voci di un viaggio a Mosca (Dal nostro corrispondente) Bonn, 4 novembre. n quarto governo Adenauer è stato approvato oggi dai deputati democristiani che hanno ratificato l'accordo di ieri con i liberali, in virtù del quale il protocollo di intesa stipulato fra i due partiti il 20 ottobre scorso resta inalterato, mentre le dichiarazioni integrative presentate ai due contraenti vengono considerate i documenti di lavoro > da inoltrare alla costituenda Commissione di coalizione. Ai sensi di questo protocollo, l'alleanza resterà in vigore per l'intera legislatura, indipendentemente dal ritiro di Adenauer prima della sua scadenza, preannunciato dalle lettere da lui inviate in questo senso ai leaders dei due gruppi parlamentari interessati. Nel campo della politica estera i contraenti si impegnano a promuovere il rafforzamento dell'Alleanza atlantica, mentre sottolineano che la riunificazione della Germania nella libertà costituisce un obiettivo irrinunciabile per il futuro governo tedesco. Contro la ratifica dell'intesa si sono pronunciati quattro deputati, mentre otto si sono astenuti. Gerstenmaier, Erhard e Von Brentano avevano lasciato la riunione prima che avesse luogo lo scrutinio dopo aver mosso varie riserve. In particolare il presidente del Bundestag aveva sollevato eccezioni sul carattere costituzionale del protocollo di intesa, riferendosi alla creazione di una Commissione di coalizione che finirà per sovrapporsi all'azione del Gabinetto, fungendo da < Gabinetto ombra >. Erhard appariva irritato per la creazione di un ministero per le aree sottosviluppate; finora i problemi relativi agli aiuti ai Paesi economicamente arretrati venivano risolti in perfetta armonia fra il ministero degli Esteri, quello delle Finanze e quello dell'Economia, per cui secondo il vice-Cancelliere la creazione c'è! nuovo dicastero provocherebbe conflitti di competenze. Il ministro degli Esteri uscente, Von Brentano, ha rinnovato le affermazioni contenute nella sua lettera di dimissioni, stando alle quali i liberali in realtà puntano a un mutamento della politica estera. Le riserve e le critiche dei tre esponenti non hanno peraltro suscitato eco fra gli altri deputati, ad eccezione di quelle di Erhard, a proposito delle quali il leader del gruppo parlamentare, Krone, ha detto che esse saranno poste in discussione sia prima che do- po la elezione del Cancelliere, prevista per martedì, da parte del nuovo Parlamento. Le critiche che hanno avuto maggiore risonanza sono state invece quelle relative alle concessioni fatte ai liberali del campo della politica sociale ed in ordine alla stabilità del bilancio statale, che sarebbe minacciato se venissero accettate le richieste di Mende per una riduzione degli oneri fiscali. Adenauer è intervenuto a questo punto nel dibattito, esibendo il suo portafogli con la osservazione: < Non si può spendere più denaro di quanto il portafogli contenga >. Adenauer ha altresì dichiarato al termine della riunione che intende recarsi a Washington entro il corrente mese. Come data più probabile, egli ha prospettato il 15 novembre precisando però che essa non è stata ancora fissata In mattinata si erano diffuse a Bonn voci secondo cui Adenauer sarebbe partito per Washington già la settimana ventura, anche se nel frattempo egli non avesse ricevuto una nuova investitura dal Parlamento. Inoltre si affermava che il Cancelliere non sarebbe stato alieno dall'lntrapr'endere un viaggio a Mosca dietro sollecitazioni dell'ambasciatore sovietico a Bonn, Smirnov. Ma tali notizie, che erano state diramate dal Neie York Herald Tribune, sono state smentite da un portavoce della Coblenzerstrasse, dopo che a Bonn esse erano state accolte con incredulità. Il presidente Kennedy — si faceva osservare — non avrebbe certamente invitato Adenauer negli Stati Uniti prima della sua riconferma in carica. H capo del governo ha reagito quindi con una battuta di spirito alla domanda se intendeva reeprsi anche a Mosca. «Lei vuole — ha detto Adenauear — che prenda il posto di Stalin? >. Infine, egli ha messo in risalto la necessità di formare al più presto il nuovo governo. m. c.