L'FIn invita gli arabi a non provocare incidenti di Sandro Volta
L'FIn invita gli arabi a non provocare incidenti Oggi, 7° anniversaria della guerra in Algeria L'FIn invita gli arabi a non provocare incidenti Manifesteranno ordinatamente per dimostrare che la convivenza con i francesi è possibile • I colonialisti decisi a scatenare tumulti per far fallire i negoziati di pace - Mobilitati 40 mila uomini per tenere l'ordine QDal nostro corrispondente) Parigi, 31 ottobre. Domani, settimo anniversario dell'inizio della guerra di Algeria, il Fronte di liberazione nazionale ha organizzato grandiose manifestazioni in tutto il paese, manifestazioni che dovranno svolgersi in forma assolutamente pacifica, per dimostrare la possibilità di convivenza delle due comunitài la musulmana e l'europea. Le parole d'ordine diffuse da Tunisi dai dirigenti del Fronte sono a questo proposito tassative: nessuna violenza è ammessa, neppure per rispondere alle provocazioni. Se la manifestazione di domani riuscirà secondo le intenzioni di Ben Khedda, cadrà l'ultimo ostacolo che ancora si oppone all'accordo sull'indipendenza algerina. Dimostrato, infatti, che da parte dei musulmani non ci sono propositi di vendetta o, almeno, che le masse organizzate rispondono disciplinatamente agli ordini dei capi, saranno sensibilmente diminuite le preoccupazioni sulla sorte che subiranno gli europei quando l'Algeria sarà indipendente. L'accordo sembra d'altronde che sia già stato raggiunto nel corso delle recenti trattative segrete, a proposito del Sahara, il cui territorio rimarrà sotto la sovranità algerina, pur riconoscendo gli interessi economici che vi ha la Francia. Ma è proprio l'importanza che assumeranno le manifestazioni di domani a far temere il peggio: il loro svolgimento pacifico, il loro successo, sarebbero un disastro per i colonialisti, i quali faranno tutto il possibile per provocare gli incidenti e dimostrare così che la convivenza è impossibile. In una nuova emissione radiofonica clandestina, che l'Oas (Organisation Armóe Sécrète) ha diffuso oggi alle 13,10, sulla lunghezza d'onda di radio Algeri, l'ex generale Salan ha già rivolto ai musulmani l'invito a non seguire le parole d'ordine del Fronte di liberazione nazionale. Il generale fellone si è poi rivolto loro coir queste parole: <I1 governo attuale della Francia non cessa di ingannarvi da tre anni. Vi spinge scientemente verso l'odio e verso il sangue. La pace, che era ancora a portata di mano qualche mese fa, l'ha rifiutata. Ha coltivato la collera e l'ostilità e non sarà soddisfatto che quando avrà provocato degli urti. Piazza i suoi provocatori per mantenere questo clima di assassinio e d'odio ». L'intenzione provocatoria è evidente, tanto più che oggi 1 seguaci di Salan hanno compiuto sessanta attentati dinamitardi ad Algeri. Dalle parole dell'ex generale si rileva anche un tentativo di far ricadere sul -governo di Parigi la responsabilità di ciò che l'Oas prepara per domani. Di fronte a questa minaccia, che potrebbe far naufragare ancora una volta le possibilità di pace, considerate ormai imminenti, il governo francese ha preso tutte le misure per il mantenimento dell'ordine. Quarantamila uomini, dei diversi servizi di sicurezza, vegliano sull'ordine pubblico in Algeria e analoghe misure sono state prese anche nella Francia metropolitana. Dipende dalla fedeltà di quegli uomini il risultato della giornata di domani. Sandro Volta
Persone citate: Ben Khedda
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