La salma di Stalin cremata nella notte le ceneri in una nicchia del Cremlino di Enzo Bettiza

La salma di Stalin cremata nella notte le ceneri in una nicchia del Cremlino Cliiiiso a Mosca il 22° Congresso comunista La salma di Stalin cremata nella notte le ceneri in una nicchia del Cremlino Sulla Piazza Rossa il figlio del generale Iakir, che Stalin fece fucilare, tiene un violento comizio contro il defunto dittatore - Nelle elezioni per le cariche è confermato il dominio di Kruscev - La Furtseva estromessa dal Praesidium - Le cellule di Molotov, Malenkov e Kaganovic decideranno se espellerli dal partito (Dal nostro corrispondente) Mosca, 31 ottobre. Questa notte le spoglie di Stalin sono state tumulate nelle mura del Cremlino, in una cripta dietro al mausoleo, dove sono tutti i membri del Politburo precedente e il giornalista americano John Reed, che scrisse il famoso libro «I dieci anni che sconvolsero il mondo ». Questo vuol dire che la salma è stata cremata alla chetichella e portata via dal mausoleo sempre in segreto. Si è concluso oggi il XXII Congresso comunista. Nella breve allocuzione di chiusura il segretario generale del pcus Kruscev, formalmente riconfermato nella carica, ha detto : « Si può affermare con piena giustificazione che il XXII Congresso segna un passo importante nella vita del partito e del paese. Questo congresso, lanciando il nuovo programma del partito, dà prova al mondo che noi alziamo la bandiera della lotta per la costruzione 'lei comunismo nell'Unione Sovietica. A nome del pcus, ringrazio i partiti fratelli che hanno assistito alla nostra discussione e assicuro che terremo alta la bandiera del comunismo e dell'internazionalismo proletario, promoveremo senza sosta il principio della coesistenza pacifica: per realizzare il comunismo ci serVe lavoro, lavoro e soltanto lavoro ». Il nuovo programma, il nuovo statuto o l'indirizzo tracciato dai dirigenti per la politica estera e interna sono stati approvati ad unanimità dal congresso. Sono stati comunicati cambiamenti avvenuti nei due organi direttivi del partito, la segreteria e il Praesidium del comitato centrale. Dal confronto delle liste sintetizziamo le novità che saltano subito agli occhi nel rimpasto gerarchico. Kruscev, Kozlov e Suslov, gli unici dirigenti (insieme con l'ottantenne Kuusinen) che fanno parte tanto della segreteria quanto del Praesidium, risultano i capi più forti del partito. Parlare comunque di una « troika » sarebbe eccessivo, perché Kruscev resta, rispetto agli altri due. che gerarchicamente si equivalgono e controbilanciano, in posizione nettamente dominante. La Furtseva è stata estromessa dal Praesidium. Per spiegare la caduta di quella che fu la prima donna dell'equipe krusceviana, non possiamo dire altro, per il momento, che questo: molte critiche, soprattutto da parte di delegati scrittori, si sono levate al congresso verso il lavoro svolto dalla Furtseva quale ministro della cultura. L'altro fatto da mettere in rilievo è l'ascesa di un nuovo nome, Voronov, il giovane ucraino tirato su personalmente da Kruscev dai ranghi più semplici del partito ed ora eletto, appe na quarantenne, al Praesi dium. La segreteria è stata portata da 5 a 9 membri: Kru scev, Kozlov, Suslov, Kuu sinen, Ilisciov, Demicev, Spiridinov, Sceliepin e Po nomariov. L'unico membro sostituito della vecchia segreteria a cinque è il rap presentante usbeco Mikhitdinov, estromesso anche dal Praesidium. I cinque nuovi vengono tutti dalla giovane leva dei quarantenni che Kruscev sta largamente immettendo nei massimi organismi del partito: Demicev ( segretario dell' organizzazione di partito di Mosca), Ilisciov (earA) della propaganda), Fonomariov (capo delli sezione Affari esteri del comitato centrale), Spiridinov (capo dell'organizzazione di Leningrado) e Sceiiepin (capo della polizia politica). 11 nuovo Praesidium (è questo il i.oine ciato dono la morte di Stalin al vecchio « Politburo >.) è stato ridotto da 15 :i 11 membri e risulta composto così: Kruscev, Kozlov, Suslov, Kuu- s(nPcdelViFisdtteananod(tmrmCuzmpnopsrscpKusudmepMc| crpè Mikoyan. sinen, (capo dello Stato), Voro nov, KosSighin, Podgorni, Polianski, Shvernik. Risulta così definitivamente escluso dal Praesidium (finora si era incerti) Aristov, attuale ambasciatore sovietico a Varsavia. L'altro escluso, insieme con Aristov, la Furtseva e Mikhitdinov, è il vice presidente del Consiglio dei ministri e capo della pianificazione Ignatov. Tra i membri candidati al Praesidium è stato escluso Pervuchin, l'attuale ambasciatore nella Germania Orientale, il cui nome al Congresso è stato messo nel gruppo antipartito. I membri candidati sono ora: Griscin (esponente) dei sindacati). Rascidov (primo segretario del partito usbeco ) Mazurov ( primo segretario della Bielorussia), Mgiavanadze (primo segretario georgiano), Cherbitzi (primo ministro ucraino). Con l'ultima condanna senza appello di Stalin e la messa al bando degli antipartito coincide la formazione e la crescita sul piano organizzativo di un partito plasmato da Kruscev con le sue stesse mani. Dalla analisi del nuovo rimpasto e dalle estromissioni appare chiarissimo il consolidamento del potere pressoché incontrastato di Kruscev. Ancora stasera, ultima giornata, si sono succedute le approvazioni unanimi sul trasferimento della salma di Stalin dal mausoleo e la richiesta di espulsione per i tre principali antipartito : Molotov, Malenkov e Kaganovic. Il congresso non ha potuto | comunque prendere nessuna risoluzione definitiva in proposito perché formalmente è la cellula sui appartengo- Brezhnev| no gli accusati che li deve direttamente espellere. E ciò non potrà non avvenire. Voroscilov che . ha fatto 1' « autocritica », Bulganin, Scepilov, Pervuchin, Saburov, certo rimarranno ancora per parecchio tempo, seppure esautorati d'ogni autorità, nel partito. E' stato eletto il nuovo comitato centrale con 175 membri effettivi, rispetto ai 133 membri del comitato uscente. Di questi 110 sono nuovi; 65 invece ne facevano già parte; 68 membri del vecchio comitato sono stati estromessi. Tutti quelli che sono stati estromessi dal Praesidium sono stati eletti nel comitato centrale, tranne Pervuchin. Sulla Piazza Rossa continuano ad assembrarsi i capannelli. La gente, con senso di profonda liberazione, parla ad alta voce dei crimini e delle persecuzioni staliniane; molti raccontano al primo sconosciuto la loro odissea o nelle carceri o nei campi di concentramento siberiani. E' apparso sulla Piazza Rossa il figlio del generale Iakir, uno degli ufficiali dell'armata rossa che, prima di essere giustiziati, furono peggio trattati da Stalin. Egli ha additato alia gente che gli si assembrava intorno incuriosita il mausoleo e si è espresso con inusitata violenza contro il defunto dittatore che gli fece assassinare il padre. Diversi si sono messi a raccontare come Stalin fece fucilare i prigionieri di guerra che, riuscendo a scappare dai tedeschi, rientravano in Rus sia e come dopo la guerra i prigionieri sovietici rimpatriati dalla Germania venissero avviati, punitivamente, nei campi siberiani, donde a migliaia non fecero più ritorno. Enzo Bettiza

Luoghi citati: Bielorussia, Germania, Germania Orientale, Leningrado, Mosca, Unione Sovietica, Varsavia