Quasi illesi nell'auto stritolata da un treno
Quasi illesi nell'auto stritolata da un treno Tremendo urto nella notte a un passaggio a livello Quasi illesi nell'auto stritolata da un treno L'incredibile avventura di tre cacciatori (due dei quali torinesi) presso Mombaldone - Trovate le sbarre alzate, la macchina irrompe sui binari mentre arriva un "merci", che la trascina per 30 metri sfasciandola - Dei tre passeggeri, uno non ha riportato ferite, gli altri guariranno presto Nostro servizio particolare Mombaldone, lunedi mattina. Tre cacciatori su un'auto — due torinesi ed 11 portalettere di Serale (Asti) — sono scampati la notte tra sabato e domenica ad una spaventosa avventura. La macchina sulla quale viaggiavano — una <1200> targata To 316858 — è stata travolta ad un passaggio a livello da un treno merci e letteralmente distrutta: dei tre, il guidatore, il meccanico Giorgio Traversa, di 30 anni, residente a Torino in via Gravere 27, è rimasto incolume. Gli altri due, il trentunenne Domenico Costa, dìpendente del macello comunale dì Torino, dove abita in via Exilles 34, ed il portalettere di Serale, il trentatreenne Teresio Bai-letti, sono stati ricoverati all'ospedale civile di Acqui-Terme per lievi ferite. L'incidente si è verificato alle 1,15 circa di Ieri mattina al passaggio a livellò al km. 28 più 256 della linea ferroviaria San Giuseppe di Cairo-Acqui-Alessandria, in territorio di Mombaldone (Asti). La zona era avvolta dalla nebbia e la visibilità notevolmente ridotta. Le sbarre del passaggio a livello erano state lasciate aperte dal figlio del casellante, il ventunenne Ezio Trincherò, il quale sostituiva provvisoriamente il padre, costretto a letto da un attacco di colite. I tre occupanti la < 1200 > avevano partecipato nella giornata di sabato ad una battuta di caccia, quindi si erano trattenuti a cena con amici rimanendo a conversare sino a notte inoltrata. Poco dopo l'ima, lasciata la statale n. 30, l'auto aveva imboccato la strada provinciale per Roccaverano: 1 tre erano diretti a Serale, da dove sarebbero partiti ieri mattina per una nuova battuta venatoria. Giunto, per la nebbia a velocità ridotta al passaggio a livello, il Traversa, che era al volante, visto che le sbarre erano completamente alzate, s'inoltrava tranquillo sui binari. Proprio in quell'istante, purtroppo sopraggiungeva da Acqui 11 treno merci n. 5293. Il primo ad accorgersi del tremendo pericolo, quando però era ormai troppo tardi, è stato il Costa, che sedeva a fianco del guidatore. Volto lo sguardo sulla destra, il giovane scorse la massa scura del locomotore che avanzava; lanciò un urlo: < Giorgio, attento, il treno! > poi, d'istinto, si gettò tutto sulla sinistra della macchina, mentre il guidatore cercava di innestare la retromarcia. Ma non c'era più niente da fare. Il treno, composto da una cinquantina di vagoni, fu addosso alla < 1200 >, nonostante la dispera ta frenata del macchinista. Duilio Benzi, di 40 anni, da Alessandria. Agganciata, l'auto venne trascinata per una trentina di metri; poi, ormai sfasciata, fini in un fossato lungo i binari mentre il con voglio si arrestava. Il perso naie viaggiante e il figlio del casellante accorsero inorriditi, credendo di trovarsi dì fronte a dei cadaveri; grande fu la loro sorpresa quindi quardo videro i tre automobilisti uscire con le proprie forze dai rottami della macchina. Il Barletti, che dormiva sul sedile posteriore, per il brusco risveglio e lo spavento prova to, ebbe una tremenda crisi di vomito. Mentre il Traversa, oome s'è detto, rimase incolume, gli altri due automo bilisti venivano trasportati con un'auto all'Ospedale civile di Acqui-Terme. I medici hanno riscontrato al Costa lesioni alla gamba ed al braccio destri, contusioni dorsali e stato commotivo; lesioni craniche e dorsali e stato commotivo lamenta il Barletti. Entrambi guariranno in pochi giorni. Sul posto dell'incidente si so no portati i carabinieri-di Rac- caverano e della Squadra di polizia giudiziaria di AcquiTerme. Il figlio del casellante, Ezio Trincherò, è stato interrogato. Il casello serve due passaggi a livello: quello dove è avvenuto l'incidente si trova a cento metri dall'edificio. Franco Marchiarci Il casellante Ezio Trincherò Il torinese Giorgio Traversa, uscito incolume dai rottami della vettura La « Fiat 1200 » travolta a letteralmente distrutta dal treno merci
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