Tre morti su un'automobile schiantata dal treno in Lucania
Tre morti su un'automobile schiantata dal treno in Lucania Ad un passaggio a livello lasciato incustodito Tre morti su un'automobile schiantata dal treno in Lucania Il casellante si è costituito alcune ore dopo - Un pullman in una scarpata a Messina : 16 feriti A Mortara una donna uccisa da un cavalletto per lavori stradali proiettatole contro da un'auto A Cannobio un motociclista salvato dai rami di un castagno mentre precipita nel burrone Potenza, lunedì mattina. Tre persone che viaggiavano & bordo di un'automobilesono state uccise dal treno ad un passaggio -a. livello lasciato aperto da un casellante, in prossimità di Rionero in Vulture, al km 73 della linea ferroviaria Foggia-Potenza. L'incidente è accaduto sabato sera poco dopo le ore 22, ma soltanto ieri se ne è avuta notizia. Sull'auto, che percorreva la statale 93, si trovavavano il Seenne Michele Crudele, che guidava la « 1100 », l'allevatore di bestiame Giuseppe Donato Massaro di 55 anni ed una terza persona che non è stata ancora identificata. I tre sono rimasti uccisi sul colpo. Il treno « AT 253 » ha trascinato l'auto per alcune decine di metri sulle rotaie. 11 conduttore Vittorio Patruno di 45 anni, aveva intravisto all'ultimo momento l'auto, ma, benché abbia frenato, non ha potuto evitare l'investimento. Danni ha subito anche l'automotrice del convoglio che è ripartita con un'ora di ritardo. Il casellante, Domenico Santomauro, di 56 anni, che in un primo momento si era reso irreperibile, si è costituito ieri mattina ai carabinieri di Rionero in Vulture, ai quali ha dichiarato che, colto da un improvviso malessere, si era trovato nell'impossibilità di compiere il suo dovere. Sulla sciagura è stata aperta un'inchiesta. MESSINA — Un pullman della Società Sats in servizio sulla linea Messina-CastaneaSpartà è precipitato questa sera in una scarpata. Il grosso automezzo, per cause ancora imprecìsate, nell'abbordare una curva è uscito di strada a poco meno di un chilometro dal capolinea. Sedici passeggeri sono rimasti feriti nell'incidente e dì essi uno solo in modo abbastanza .grave, 11 trentenne Letterio Tomasello, dipendente della Sats, che ha riportato la frattura delle ossa frontali. L'incidente avrebbe potuto assumere conseguenze ben più gravi so il pullman non si fosse arrestato, dopo circa venti metri di corsa fuori strada, contro un albero di olivo. Sul posto sono giunti prontamente gli agenti della «Stradale» che hanno provveduto al trasporto dei feriti all'ospedale. Sono intervenuti anche I vigili del fuoco che hanno riportato il pullman sulla sede stradale. MORTARA — Ieri mattina una donna che stava andando a Messa ha perso la vita in un singolare incidente stradale. La vittima, Costantina Mazzini, di 57 anni, era uscita alle 6,20 dalla propria abitazione e sì accingeva ad attraversare via Gorizia. Prima di avventurarsi in mezzo alla strada, la Mazzini si soffermava un istante per assicurarsi che nessun veicolo stesse per sopraggiungere. In quel momento arrivava un'automobile milanese guidata da Camillo Baldan, di 46 anni, agente di P. S. in pensione, che investiva alcuni cavalietti sistemati sul ciglio della strada per alcuni lavori in corso. Per la velocità dell'urto, un pesante cavalletto veniva proiettato con violenza addosso alla Mazzini. Il Baldan, fermata l'auto, scendeva e soccorreva la donna, trasportandola al vicino ospedale. Purtroppo alle 10,30 la Mazzini decedeva a causa delle gravi ferite riportate. Il sostituto procuratore della Repubblica di Vigeva no, dott. Maiani, portatosi sul luogo dell'incidente ha ordinato il sequestro del cavalietti. Sono in corso di accertamento le cause che hanno provocato il mortale incidente. VARALLO SESIA — Un mortale incidente è accaduto ieri sera alle ore 20 sulla statale della Valsesia, ad una decina di chilometri da Varallo. II decoratore Carlo Uberti, di 57 anni, residente a Balmuccia, dopo aver partecipato ad una manifestazione benefica organizzata dal Gruppo alpini varallese, stava facendo ritorno a casa in motocicletta quando, in regione Giavine Rosse — forse per un improvviso malore — perdeva il controllo della sua moto e andava a sbattere con violenza contro uno spigolo di roccia. Soccorso da alcuni automobilisti di passaggio, l'Uberti veniva trasportato all'ospedale di Varal¬ lo, ma moriva poco dopo per la commozione cerebrale riportata. CANNOBIO — Sulla tortuosa via che da Ponte Falmenta scende verso Cannobio il motociclista Gianni Catenazzi di 34 anni, uscito improvvisamente di strada a causa di un guasto. Il burrone sul cui fondo scorre il torrente Cannobino è in quel punto profondo circa ottanta metri. Il Catenazzi insieme alla sua moto, è volato nel vuoto per una decina di metri, poi fortunatamente il suo salto verso la morte è stato arrestato dai rami di un grosso castagno. Dopo esservi rimasto per qualche tempo aggrappato nel buio ad un ramo, l'uomo è riuscito affannosamente a togliersi senza aiuto dall'incomoda posizione ed a raggiungere un casolare, ove riceveva soccorso. La sua motocicletta è stata trovata il mattino dopo frantumata sul greto del torrente Cannobino. PINEROLO — Ieri mattina in una strada di periferia, il ciclista, Francesco Galosso, di 49 anni, è stato investito da un'auto che viaggiava nella sua stessa direzione, guidata da Alessio Valsania di 43 anni, abitante a Torino in corso Sebastopoli n. 243. Secondo quanto ha potuto accertare la polizia stradale il Galosso, che percorreva via Saluzzo in direzione di Ponte Chisone, ha svoltato improvvisamente a si¬ nistra per immettersi in una stradina laterale senza accorgersi dell'auto che in quel momento stava già iniziando la manovra di sorpasso. Urtato con violenza, il ciclista è stato scagliato a diversi metri di distanza ed ha riportato la frattura della base cranica. Le sue condizioni sono gravissime. ACQUI — In condizioni disperate è stata ricoverata, nella tarda serata di ieri, all'ospedale civile di Acqui la cinquantaseienne Margherita Leva. La donna, moglie di un invalido di guerra, Pietro Ravera, mentre stava attraversando via Marconi veniva investita da una motoretta alla cui guida si trovava il ventitreenne Alfredo Cappellato, domiciliato a Castelnuovo Belbo. Trasportata all'ospedale la donna vi è stata accolta con prognosi riservatissima
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