Kennedy invia un messaggio a Kruscev

Kennedy invia un messaggio a Kruscev le è latore Gromyko Kennedy invia un messaggio a Kruscev Pessimismo di alcuni ambienti occidentali sul recente colloquio del Presidente con il ministro sovietico Un commento dell'ambasciatore di Bonn: «La fine della conversazione è stata più negativa dell'inizio» ostro servizio particolare Washington, lunedi matt. «Mi avete offerto une mea in cambio di un frutteto. E' un genere di scambio che nel nostro Paese non si usa>: con questa frase 11 Presidente Kennedy avrebbe commentato alcune delle condizioni che il ministro degli Esteri sovietico, Gromyko, ha posto all'inizio dei colloqui sul problema di Berlino. La rivelazione . è stata fatta da Max Frankel, in lina corrispondenza dalla capitale al New, York Times. Alcuni circoli occidentali Bono apparsi pessimisti, nei loro commenti, dopo l'incontro Gromyko-Kennedy. Essi affermano che la posizione sovietica sulla questione berlinese è sempre rigida, e dà adito a ben poche speranze di un prossimo colloquio. Ad esempio, In una intervista alla televisione, l'amba sciatore della Germania occidentale a Washington Wilhelm Grewe, ha dichiarato ieri sera ci .e il colloquio Kennedy-Gromyko sulla crisi di Berlino ha costituito un passo indietro. < La fine del colloquio è stata più negativa dell'inizio > ha sostenuto il diplomatico. Gre we ha affermato che è neces sarlo accertare se esistono le basi per una soluzione della crisi di Berlino. < Per ora non ne vedo >, ha detto. La valutazione del diplomatico sarebbe conforme alle notìzie, riferite dalla stampa nazionale, secondo cui anche Kennedy avrebbe tratto la stessa impressione pessimistica dal colloquio. Secondo quanto afferma il giornalista Frankel nella sua corrispondenza, una buona metà del colloquio tra il Presidente americano e 11 Ministro degli Esteri sovietico sarebbe stata dedicata alla lettura e alla traduzione di un documento presentato da Gromyko. Questo documento, a quanto scrive 11 commentatore del New York Times, lascerebbe un ben scarso spiraglio per utili negoziati. Tra l'altro esso affermerebbe che ogni accordo tra le due parti dovrebbe essere ~< di-' durata limitata > e sancire,5 tra tro, una effettiva riduzione delle attuali posizioni alleate a Berlino. Per quanto riguarda 11 famoso progetto di Kruscev per una Berlino « città libera », Gromyko avrebbe chiarito le intenzioni sovietiche. In base a queste intenzioni, almeno & quanto scrive Frankel, « Berlino dovrebbe diventare tuia città con non maggiori legami nei riguardi della Germania e degli Stati Uniti, che nei riguardi dell'Unione Sovietica o. ad esempio, dell'Indonesia. Ciò priverebbe naturalmente Berlino del suol numerosi contai ti con la Germania Occiden tale ». Nelle prossime giornate il presidente Kennedy e 11 segretario di Stato Dean Rusk hanno in calendario alcune consultazioni con gli alleati occidentali e con gli ambasciatori americani, a Mosca e a Bonn. Il rappresentante diplomatico americano nella capitale sovietica, Llewellyn E. Thompson, è negli Stati Uniti da venerdì e vi rimarrà fino alla fine di questa settimana. Egli farà ritorno a Mosca qualche giorno prima dell'inizio del congresso del partito comunista dell'Unione Sovietica, che terrà la sua seduta Inaugurale il 17 ottobre. L'ambasciatore degli Stati Uniti a Bonn, Walter C. Dowling, è atteso a Washington nelle prossime ore. E' probabile che il Presidente americano intenda avere uno scambio di vedute con Dowling prima di rispondere al messaggio Inviatogli dal cancelliere Adenauer, e giuntogli poche ore prima del colloquio con Gromyko. Gromyko, a sua volta, è latore di un messaggio di Kennedy a Kruscev. Più precise informazioni sulla posizione sovietica sono attese, come è evidente, dal discorso che Kruscev terrà al 22' congresso dèi partito comunista dell'Urss. Ma, quali che siano le prossime prese di posizio ne sovietiche, è già in calertela rio una riunione tra i ministri degli Esteri delle quattro potenze occidentali, che avrà luo go assai probabilmente al pri mi di novembre. Questo incori tro avrà due scopi fondamen tali: precisare le « mosse » diplomatiche nei riguardi dell'Urss e rinsaldare il campo occidentale, ancora diviso su alcune questioni. Non 6 un se greto per nessuno, infatti, che il governo francese giudica troppo « arrendevole » la posi zione americana nei riguardi di eventuali negoziati con l'Unione Sovietica. La Germania di Bonn, a sua volta, manifesta il sospetto che l'Occidente possa accettare una soluzione del problema di Berlino che leda le aspirazioni dei tedeschi occidentali. Un circostanziato esame delle esplosioni nucleari sovietiche è stato fatto dagli esperti americani, tra i quali spicca la figura del dottor Linus Pauling. In base a questo esame risulterebbe che i recenti esperimenti condotti nell'Urss hanno come obiettivo la messa a punto definitiva di una testata per un « missile anti-missile » e la riduzione del peso delle testate nucleari degli attuali missili Intercontinentali. u. p. CPuIedchsevussvImgddctagtumcPId