Le ultime criminali azioni dei terroristi

Le ultime criminali azioni dei terroristi Le ultime criminali azioni dei terroristi A Monza una «bottiglia Molotov» esplode ferendo un artificiere e un brigadiere - Bombe anche a Rimini e a Rovereto - Fermati a Sarzana due austriaci complici del dinamitardo catturato a Roma Monza, lunedi mattina. E' stata scoperta nella stazione di Monza una bomba « Molotov » depositata dai nazisti austriaci. Il ritrovamento è avvenuto alle 7,30 di ieri mattina, ad opera di un agente della polizia ferroviaria, in servizio alla stazione, il quale scopriva sotto l'ultima panchina di marmo del marciapiede n. 4 una bottiglia di mezzo litro piena di benzina e agganciato al collo della bottiglia un rudimentale detonatore. Immediatamente, l'agente prendeva la bomba «Molotov» e con estrema circospezione la consegnava al suo superiore, nell'ufficio della Polfer. Pochi minuti dopo, la «bomba Molotov» veniva depositata in un magazzino per attrezzi delle ferrovie. Sul posto accorreva 11 commissario di polizia di Monza, dott. Setaiolo, il dott. Provenza, dell'ufficio politico di Milano, l'artificiere Eugenio Ferrini, della stazione staccata di artiglieria di Milano, un fotografo della polizia di Milano, e il brigadiere Giacomo Catalano. La « bottiglia» era presa in consegna dal Ferrini e trasportata In una località deserta, lungo il fiume Lambro. Qui, mentre li brigadiere Catalano, ne prendeva alcune fotografie, esplodeva e la benzina contenutavi s'incendiava, investendo in pieno l'artificiere Ferrini, che ha 48 anni, e abita a Locate Triulzi in via Cattaneo 2. Il Ferrini ha riporato ustioni di secondo e terzo grado alle mani, alle ciglia e al capo, tanto che è stato ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Monza, dove è stato giudicato guaribile In venti giorni. Anche il brigadiere Giacomo Catalano, 39 anni, abitante a Milano in via Ba- : lomeo D'Alviano n. 5, ha riportato ustioni al collo e una grave contusione alla gamba destra. Le forze dell'ordine avevano nel frattempo provveduto a perquisire tutta la zona della stazione e quelle adiacenti all'autodromo, nel timore che i dinamitardi vi avessero collocato altre bombe. Rimini, lunedi mattina. Due valìgie contenenti alcuno bombe « Molotov » sono scoppiate bruciando una porta, rovinando una cassaforte e provocando vari danni ad alcuni bagagli depositati nel bagagliaio della stazione ferroviaria di Rimini. Il pronto intervento degli addetti al servizio ha scongiurato ogni pericolo. Le due valige, di fibra comune e di normali dimensioni, erano state depositate verso le 18,20 di ieri, come risulta da | uno scontrino, nel bagagliaio della stazione da una persona'della quale non è stato possi- a o i n o goe » e ma zi ra l oe e ie ta n il li nouo i, o2. ni e o, n e ii. o a o o e a. ao lti e luo a, e laoniiuae bile ancora ricostruire i connotati. Le valigie erano state poste in una sala attigua al deposito principale assieme a varie centinaia di altri colli. La prima esplosione, talmente piccola da sembrare lo scoppio di un tappo di bottiglia, avveniva verso le ore 19,15. Il personale addetto al servizio, si recava allora nella sala, individuando le valigie che puzzavano di benzina e le portavano nel locale principale per asciugarle. Nessuno sospettò di trovarsi di fronte a materiale esplosivo. Verso le 22, invece, avveniva una seconda e più violenta esplosione. Il fuoco, che è divampato improvviso, si è appiccato alla porta di comunicazione delle due sale semtdlstruggendole, fondendo la maniglia d'ottone della porta stessa e avvolgendo la cassaforte le cui pareti finivano arroventate anche nella parte Interna tanto da bruciare parzialmente un documento contenuto nell'interno. Sembra che nei due colli fossero contenute cinque « bottiglie Molotov », delle quali soltanto tre avrebbero preso fuoco. Rovereto, lunedi mattina. Anche a Rovereto (Trento) è stato compiuto stanotte un attentato ai danni della stazione ferroviaria. Verso le 1,30 nel bagagliaio della stazione è esplosa, infatti, una valigia, contenente alcune bottiglie di benzina con detonatore a tempo, che era stata depositata qualche ora prima da una persona rimasta sconosciuta. I danni provocati dall'attentato sono minimi, in quanto 11 personale ferroviario è riuscito a circoscrivere l'Incendio. La Spezia, lunedì mattina. Due giovani austriaci, presunti complici di Helmut Wintersberger, arrestato sabato a Roma, sono stati fermati a Sarzana presso un posto di blocco istituito dalla polizia genovese lungo la via Aurelia di Levante. I presunti complici del Wintersberger sono: Mauritz Beiner e Ricard Schevach entrambi di 21 anni e residenti a Vienna. I due austriaci viaggiavano a bordo di una « Wolswagen ». I loro connotati corrispondono a quelli diramati dalla Questura di Roma come quelli degli attentatori. Il Maurltz Reiner, studente universitario, e il Richard Schevach, anch'egll studente, ed entrambi di Vienna, sono stati portati al commissariato locale. Sull'auto e stato trovato un giornale romano, con sottolineate le notìzie degli attentali, e due valigie contenenti indumenti personali. Dopo un breve interrogatorio alla Questura di La Spezia i due giovani sono a o |sta*: condotti a Roma dove a ,proseguiranno gli accertameli i-Iti e gli interrogatori.