In vigore un per prevenire dispositivo di gii attentati sicurezza dei nazisti

In vigore un per prevenire dispositivo di gii attentati sicurezza dei nazisti In vigore un per prevenire dispositivo di gii attentati sicurezza dei nazisti Sotto il più stretto controllo delle forze dell'ordine i punti nevralgici di Roma, le stazioni ferroviarie, le centrali elettriche, i ponti e le principali vie di comunicazione - Particolarmente sorvegliata anche la zona di Orte e quella di Orbetello da dove transitano ogni giorno numerosi treni passeggeri diretti a Ventimiglia, a Torino e a Parigi - Continuano gli interrogatori dei fermati - Prime rivelazioni sul vasto piano d'attività dei terroristi, a favore dei quali è stata organizzata in Austria perfino una lotteria Roma, lunedì mattina. All'Ufficio politico della questura continuano gli interrogatori dei fermati; la polizia è ormai nulli tracce dei complici dell'austriaco Helmut Wintersberger, arrestato sabato sera in seguito alla esplosione di una bottiglia « Molotov » che aveva in tasca, esplosione avvenuta su un autobus delle linee urbane alla stazione Termini. Il Wintersberger, le cui condizioni permangono sempre molto gravi, è piantonato da due agenti all'ospedale dove è ricoverato. Auto cariche di poliziotti pattugliamo tutte le strade di uscita e .di accesso alla Capitale cercando una < Volkswageny, a bordo della quale «• troverebbero alcuni dinamitardi sudtirolesi. Altri dinamitardi, che erano a bordo di un'altra auto, sono già stati arrestati. A quanto sembra l'organizzazione terroristica a cui appartiene il Wintersberger sarebbe riuscita a fare penetrare in Italia parecchi elementi, di cui un folto gruppo a Roma, i quali avrebbero dovuto attuare un piano che viene definito < dimostrativo ». Gli attentati, cioè, predisposti in base a un piano che comprende varie città d'Italia, non avrebbero dovuto fare vittime, e al riguardo, a quanto sembra, gli attentatori avrebbero ricevuto ordini precisi, scopo essenziale degli atti terroristici essendo quello di creare uno stato di panico tra la cittadinanza. I membri delle organizzazioni sarebbero sparsi — a quello che risulta — negli ostelli della gioventù e nei canipings dove la polizia ha effettuato, nella notte tra sabato e domenica e ieri mattina, minuziosi controlli e perquisizioni. Nel corso dell'operazione sono state interrogate una quarantina di persone, di cui alcune sono state trattenute. Sui risultati di questi interrogatori viene mantenuto per ora il più stretto riserbo. In conseguenza degli attentati le autorità hanno adottato speciali misure di sicurezza; vengono eseguiti setacciamcnti a vasto raggio, e sono fetrmatc tutte le persone sospette. I punti nevralgici della città, come le stazioni ferroviarie, le centrali elettriche, i ponti e le principali vie di comunicazione, sono tenuti sotto controllo dalle forze dell'ordine, allo scopo di. evitare il ripetersi di fatti analoghi a quelli accaduti. Tra l'altro, agenti della polizia e carabinieri sorvegliano la zona di Orte, sulla via Flaminia, il più importante nodo ferroviario tra il nord e il sud dell'Italia, da dove transitano ogni giorno quarantuno treni passeggeri diretti al nord, dodici all'est (ad Ancona e a Rimini) e 25 convogli merci; è sorvegliata anche la zona di Orbetello, dove passano ogni giorno vari treni passeggeri, diretti a Ventimiglia, a Torino e a Parigi, oltre a numerosi treni-merci. Altre pattuglie di agenti in oorghese, hanno disteso cordoni protettivi sulle strade che conducono direttamente a Roma dal nord, e cioè l'Aurelio, la Cassia e la Flaminia, e sulle altre vie, che, pur non giungendo fino a Roma, sono caratterizzate da un intenso traffico, e precisamente l'Aurelio ìiis, la Tarquinia, la Cassia bis, cioè la variante montana Ira Viterbo e Manierosi, la Claudia e la Tiberina. Su tutte queste strade il controllo della polizia si estende fino ulln sorveglianza dei cavalcavia, dei passaggi a livello e dei binari ferroviari nelle due direzioni di marcia. Nel raggio del dispositivo di sicurezza sono comprese anche "tutte le centrali idroelettriche 'he torniscono energia a Boia, le sottostazioni di distribuzione e di smistamento, i caselli di controllo alle nhiuse, i lepositi alimentari ed idrici a nord e a nordest della tale, nonché' le antenne. <"<//>i-della Roi-tv di Prato Smeraldo, di Santa Palomba, di San Paolo e di Papa Alessandro' Inflne, all'interno della città si è intensificata la vigilanza nelle zone di maggior richiamo turistico e archeologico, per prevenire eventuali atti di vandalismo. > Evitando, poi, ogni disturbo ai forestieri di qualsiasi nazionalità, è stato messo in atto un controllo quanto mai oculato, continuo e severo su quei turisti che, per una qualsiasi ragione, abbiano destato sospetti. ' Mentre, come dicevamo più sopra, sono ancora in corso gli interrogatori delle persone sospette da sabato sera, dalle dichiarazioni di alcuni dei fermati è risultato che la esecuzione materiale degli attentati doveva essere eseguita da un piccolo gruppo, composto da quattro o cinque individui, i quali dovevano agire separatamente e quasi contemporaneamente. L'azione criminosa era stata predisposta da tempo, e faceva parte di un vero e proprio piano organico che aveva come primi obiettivi Roma, Verona e Trento. È' stato precisato che di tale disegno la polizia era informata ed il piano di sicurezza, \che da ieri mattina è etato attuato con maggior rigore, era già in atto dal luglio scorso. Le misure precauzionali adottate hanno petmesso di sventare il complotto, con il fermo delle persone maggiormente implicate. In realtà, l'Ufficio politico della questura di Roma seguiva da qualche tempo con attenzione le mosse di alcune persone sospette, senza tuttavia poter prendere contro di esse pi avvedimenti, non essendovi a loro carico alcuna prova. Comunque, da tempo, per tutti gli austriaci e tedeschi che entravano in Italia era stata disposta un'attenta sorveglianza. Non si conosce per ora né il nùmero esatto dei fermati, né i loro nomi. Sui risultati delle indagini gli inquirenti hanno redatto un rapporto, che verrà inviato all'autorità giudiziaria. Ieri mattina il ritrovamento di una scatola, nell'ufficio telefonico di San Silvestro, al centro della città e in cui si credeva vi fosse dell'esplosivo, ha destato un certo allarme. L'intervento immediato degli agenti ha però subito accertato che nella scatola non vi era esplosivo. Si è infine appreso che la nota associazione nazista utstriaca <Berg Isel Bund>, di Innsbruck, di cui è presidente il prof. Franz Gschnitzer'e segretario generale il dott. Eduard Widmoser, ha organizzato una lotteria, a beneficio del < Sudtirol>, regolarmente autorizzata dal ministero federale delle finanze austriaco con provvedimento £6 giugno 1961 numero 66.MS.17. L'estrazione dei biglietti della lotteria avrà luogo a Vienna il SS ottobre. I biglietti in numero di 300 mila, posti in vendita a tre scellini, pari all'importo di lire 75 ciascuno, recano sul verso la dizione < 3. Sudtirol lotterie des Berbisel-Bundes », nonché l'aquila tirolese stampata in rosso con sovraimpresse le tre parti del Tirolo. « Nordtirol, Osttirol, Sudtirol s e sul retro l'elenco dei premi I biglietti, oltre ai numeri d'ordine, recano le seguenti pa iole: < L'importo netto serve per acquisti di generi, per l'as sistema ai bambini ed ai gio vani sudtirolesi mediante co Ionie, per sovvenzionare gli stessi che si trovano in Austria ed anche per propagandare e far conoscere la situazione dei sudtirolesi alla popolazione au striaca e per potenziare le re lozioni culturali fra l'Austria ed il Sudtirolo ». Con la lotteria, in effetti la < Berg Isel Bund » — secondo ambienti qualificati — si prò pone di sovvenzionare i fami liari dei dinamitardi arrestati in Alto Adige, di assistere i di namitardi che sono riparati in Austria e di intensificare lo propaganda antitaliana tra gli altoatesini di lingua tedesca I biglietti della lotteria reco no fra le altre le firme del ministro degli affari esteri au siriaco dr. Kreisky e del prò fessor Gschnitzcr

Persone citate: Berg Isel Bund, Berg Isel Bund>, Cassia, Eduard Widmoser, Franz Gschnitzer'e, Ira Viterbo, Kreisky, Molotov, Palomba