Duilio Loi e Perkins pareggiano sul ring di Milano : l'italiano conserva il titolo dei welters-juniores

Duilio Loi e Perkins pareggiano sul ring di Milano : l'italiano conserva il titolo dei welters-juniores Clamoroso o contrastato epilogo del confronto por 81 campionato mondiale Duilio Loi e Perkins pareggiano sul ring di Milano : l'italiano conserva il titolo dei welters-juniores Al termine dell'incontro un giudice ha emesso verdetto di parità, il secondo si è pronunciato a favore del triestino ed il terzo ha dichiarato vincitore lo sfidante - Delusione del numeroso pubblico - Negli altri combattimenti successo di Masteghin sul francese Labay e del senegalese Diouf su Fortilli (Dal nostro inviato speciale) Milano, 21 ottobre. Duilio Loi ha vissuto stasera i quarantacinque minuti più drammatici della sua lunga carriera di pugile ed è andato a un pelo, proprio a un pelo, ripetiamo, dal perdere il titolo mondiale del welters juniores. Il fuori classe italiano, che conta quasi 33 anni ormai, si è trovato di fronte un avversario agilissimo, mobile come il Loi degli anni migliori, efficacissimo nella boxe di rimessa, una controfigura, insomma, dello stesso campione del mondo. Il triestino si è trovato logicamente a disagio contro un simile avversario 11 quale, solo per la sua troppo fredda personalità, per l'incapacità di osare qualcosa di più, ha mancato l'occasione per un clamorosissimo successo. Troppo poco, infatti, ha fatto sul ring Perkins per conquistare il titolo e giustamente hanno deciso 1 giudici decretando 11 verdetto di parità, Il giudice Martinelli di Bologna ha visto i due contendenti in perfetta parità, mentre l'altro giudice, il fiorentino Checchi, per la verità sin troppo severo col nostro pugile, ha visto Perkins in vantaggio per 71 a 69. L'arbitro Borrovecchio, invece, ha visto un punto di vantaggio a Loi (70 a 69). Con un giudice per la parità e gli altri due schierati uno per parte, non si poteva avere che un giudizio pari, e così è stato. Loi deve ringraziare il suo fisico ancora intatto se è riuscito ad evitare uno smacco e, comunque, non deve avere alcun rimpianto perché con un avversario sfuggente ed abile come il Perkins difficilmente si sarebbe potuto fare di meglio. Soltanto il Loi spettacoloso < edizione Ortiz > ci sarebbe riuscito, ma purtroppo certi miracoli non si ripetono. I due antagonisti per 11 titolo mondiale sono saliti sul ring poco prima delle 22,30, dopo i preliminari d'uso allietati dalla presenza, di una bellissima miss dalla pelle nera. Il confronto diretto dal romano Barrovecchlo con la collaborazione dei giudici Checchi di Firenze e Martinelli di Bologna, ha inizio alle 22,30 precise. Dodicimila persone per 38 milioni di incasso erano presenti al Palazzo dello Sport. Tra il pubblico numerose erano le personalità, tra cui il patron del Tour, Jacques Goddet e l'attore Paolo Stoppa. Perkins con i calzoncini rosso-fiamma, che risaltano sulla sua pelle color caffè, dimostra subito di avere sostanziali qualità. La sua boxe somiglia molto a quella di Loi e il campione del mondo è a disagio di fronte al ritmo e alla mobilità dell'avversario, di fronte alla perfezione del suo sinistro di disturbo e al colpo d'occhio che permette al negro di intuire regolarmente le intenzioni dell'avversario. Per la prima volta Loi appare battuto sul suo terreno e le prime riprese trascorrono in un'inutile ricerca da parte del campione del mondo del varco per entrare nella rigidissima difesa di Perkins. I due antagonisti fanno molte mosse ma si danno pochi pugni, occhi negli occhi, pronti a sfruttare la prima mossa falsa del rivale. Anche se nella boxe di entrambi non vi sono pecche, il combattimento si snoda monotono fra le proteste del pubblico impaziente, al quale l'arbitro dà ragione al nono round, iudvcgfv invitando 1 due contendenti a una maggiore combattività. Loi avrebbe ben voluto fare di più, ma è la boxe dell'avversario, una boote antlspettacolare al massimo, che non glielo permette. Perkins non fa molto per uno sfidante che vuole conquistare il titolo, ai limita ad attendere vigile gli attacchi di Loi e a rispondere abilmente di rimessa senza scostarsi di un palmo dalla sua azione e senza aumentare mai il suo ritmo. Il combattimento quindi continua a snodarsi con poche, anzi pochissime fasi brillanti. Loi sempre all'attacco alla ri cerca vana di un bersaglio inafferrabile, Perkins sempre pronto a rispondere quando è il caso e ad evitare con abili schivate e con un efficace' gioco di gambe 1 tentativi di Lo! Qualche fase più animata a partire dall'undicesima ripre¬ sa. Perkins accusa un sinistro al volto e barcolla sotto alcuni colpi di Loi, 11 quale vtnce la sua prima ripresa dopo essere stato praticamente per tutti 1 rounds precedenti in situazione di parità Al dodicesimo round il campione del mondo cerca ancora nei minuto finale di penetrare nella guardia dell'avversarlo e si scatena in attacco dando e prendendo colpi senza importanza, mentre Perkins non accenna a voler cambiare la sua tattica. Nella ripresa successivi , mentre Loi sanguina leggermente dal sopracciglio destro, Perkins sembra farsi più aggressivo, ma è soltanto.una impressione e anche questa frazione si*.chiude senza emozioni. Più combattuto invece 11 penultimo round nel quale Loi incassa un brutto' sinistro alla tempia Prontamente 11 triestino cerca di- reagire, ma il mobilissimo Perkins Riugge salterellando sul ring a tutti I suol tentativi di offensiva. Nell'ultimo round Loi incassa un gancio sinistro di Perkins e reagisce prontamente, ma senza ordine. Si hanno alcuni Bcambl di colpi piuttosto confusi e il match si chiude mentre 1 due avversari si studiano senza scambiarsi un colpo. Mentre si attende il verdetto il pubblico fischia e lancia sul quadrato delle mone Une. Quando viene annunciato II pari che ' garantisce ancora il titolo a Loi, 1 fischi e i lanci di ventini e di pallottole di carta raddoppiano di intensità. Poco interessanti 1 primi due incontri di contorno. Sfortunato l'esordio milanese del peso massimo Giorgio Masteghin, di Va lenza, più volte nazionale fra 1 dilettanti. U colosso piemon tese, che ha vinto 1 primi due incontri da professionista, non ha avuto il tempo di dare prova al pubblico delle sue notevoli capacità tecniche, che l'Insufficienza del suo terzo avversa rio e la fretta eccessiva dell'ar bitro glielo hanno impedito. Addirittura indecoroso il com battimento fra Fortini, camplo ne d'Italia dei pesi medi, e il negro senegalese Michel Diouf, un avversario ostico per chiunque e più pericoloso per la sua testa lanuta, che egli usa prò ditoriamente come un'arma di offesa che per l'efficacia dei suoi pugni. Fortilli colpito da una testata ha ceduto troppo facilmente. Meglio sono andate le cose per l'ex-olimpionico Lopopolo ed il peso leggero franco-tunisino Attar, saliti sul ring in anticipo sull'orario, precedendo, e non seguendo, com'era invece previsto, 11 campionato mondiale Loi-Perkins. Attar, un pugile smaliziato ed esperto, che anni fa' ha resistito, perdendo ai punti, di fronte a Loi, non è riuscito a frenare la boxe limpida brillante ed efficace del milanese. Burruni campione europeo dei pesi mosca ha vinto per k. o. alla T ripresa contro il francese Younsl. Gianni Pignata Un duro attacco di Perkins (a destra) a Duilio Loì nel combattimento che si è evolto ieri sera a Milano (Tel.)

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Italia, Milano