Un treno merci deraglia sulla Torino-Mi: evitata per pochi secondi una tremenda sciagura

Un treno merci deraglia sulla Torino-Mi: evitata per pochi secondi una tremenda sciagura Un treno merci deraglia sulla Torino-Mi: evitata per pochi secondi una tremenda sciagura L'incidente alle 19,55 di ieri, tra Villafranca e Villanova d'Asti - Cinque vagoni sfasciati, altri quattordici usciti dai binari Un aiuto macchinista corre a dare l'allarme alla stazione più vicina : stava giungendo, a 100 km. all'ora, il direttissimo dell'Etna carico di passeggeri • Bloccato dal semaforo rosso all'ultimo istante - Il traffico sarà, riattivato oggi su un binario solo (Nostro servigio particolare) Villanova- d'Asti, 20 ottobre.. La linea ferroviaria TorinoGenova è interrotta nel tratto Torino-Asti per il deragliamento di un treno merci. Non si sono avute vittime, ma potevano essercene a deqine perché soltanto per una frazione di secondo il personale delle ferrovie è riuscito ad arrestare un direttissimo che viaggiava a cento all'ora e che sarebbe piombato contro una I1IIMtiMllinUI]llMlllll>!IIIIfl!IMI]Illl MIIMIII muraglia di carri contorti e ammonticchiati e il loro carico di materiale ferroso. L'incidente è accaduto alle 19,55, tra le stazioni di Villafranca e Villanova. Stava viaggiando in direzione di Torino il treno, merci 6138 proveniente da Genova. Era formato da 28 vagoni, in parte chiusi, in parte planali, carichi di lamiere e di sbarre, trainati da due locomotori. La velocità, a detta dei conduttori, poteva essere di circa 50 chilometri all'ora. Sul primo locomotore c'erano 11 macchinista Giuseppe Castagno e l'aiuto Carlo Fortunato: sul secondo il macchinista Giuseppe Jacomuzzi e l'aiuto Andrea Consoli, nonché il capotreno Sirboni del deposito di Alessandria. Superata la stazionclna di S. Paolo Solbrlto e il tratto di ferrovia che per lungo tempo fu soggetto a franamenti e che venne solidificato dopo lavori durati alcuni mesi, il convoglio si trovava circa a metà di un trìncerone che taglia la collina e che è lungo un chilometro. Ancora un chilometro e mezzo poi sarebbe transitato per la stazione di Villanova che è a 31 chilometri da Torino. Le cause dell'incidente non sono ancora state accertate; le supposizioni sono varie: il cedimento di una rotaia, lo scarnicolamento del cerchione di una ruota All'improvviso il primo vagone attaccato al secondo locomotore è uscito dalle rotaie e s'è staccato dalla parte trainante. E' finito sulla destra e si è rovesciato sul binario libero. Da questo momento, e per circa un minuto, il trago, re è stato altissimo: l'hanno udito anche a parecchi chilo metri di distanza. Il secondo è il ters^O, carro sono stati sbalzati sulla sinistra e si sono frantumati; il quarto s'è rovesciato di traverso e spezzato in due sul binario di destra; il quinto vagone, pressato dall'enorme spinta di tutto il convoglio che. lo seguiva, ha scavalcato i carri che sbarravano il passaggio sulla destra ed ò andato a finire in coda al secondo locomotore, dove si era fermato, molte decine di metri più avanti. Chetatosi l'assordante frastuono, il personale balzava a terra. I cinque uomini si rendevano conto immediatamente della gravità dell'accaduto, non soltanto per i. danni che il convoglio aveva subito, ma soprattutto per quanto poteva ancora succedere. Infatti di li a pochi minuti il merci 6138 avrebbe dovuto incrociare il c treno dell'Etna », partito da Torino alle 19,32 con vetture da Parigi per Napoli e da Torino per Siracusa. Non c'era un attimo da perdere. Il capotreno e i due macchinisti hanno inviato uno degli aiuti conducenti — Carlo Fortunato che ha 54 anni ed abita ad Alessandria — alla stazione di Villanova per tentare di fermare il direttissimo in arrivo. Il Fortunato, nonostante la sua età un po' avanzata, 11 buio della notte e il difficile percorso, ha raggiunto la stazione di Villanova pochi attimi prima del transito del convoglio carico di passeggeri. Il capostazione ha fatto in tempo a bloccare la linea con 11 semaforo rosso e pochi secondi dopo il convoglio si è fermato con grande stridore di freni. Se il semaforo, non fosse potuto scattare in tempo, il treno dell'Etna si sarebbe schiantato contro l'enórme groviglio di rottami che bloccavano la linea. Dalla stazione di Villanova si provvedeva immediatamente a dare l'allarme ad Alessandria e a Torino. Da queste stazioni partivano due carri attrezzi e una cinquantina di operai guidati da alcuni ingegneri. Nella notte, al lume di torce e riflettori, è iniziata l'opera di sgombero della linea. Gli operai devono usare la fiamma ossidrica per riuscire a farsi un varco fra il groviglio di rottami e di materiali trasportati. Si calcola che soltanto per il pomeriggio di domani sia possibile liberare il binario di destra, quello, cioè, di linea per i convogli che da Torino vanno in direzione di Genova. Dopo 1 primi cinque vagoni che aono andati completamente distrutti, altri 14 sono usciti dai binari, senza tuttavia subire gravi danni. m. 1. I vagoni del treno merci deragliato nel pressi di Villanova d'Asti sono rovesciati lungo la linea ferroviaria