Arrestato il pilota del panfilo che straziò la signora a Viareggio

Arrestato il pilota del panfilo che straziò la signora a Viareggio Arrestato il pilota del panfilo che straziò la signora a Viareggio Il giovane ingegnere è accusato di omicidio colposo - Il 21 giugno, a qualche centinaio di metri dalla spiaggia, l'imbarcazione speronò un pattino: la donna, che s'era gettata in mare, fu dilaniata e uccisa dall'elica (Dal nostro corrispondente) Viareggio, 20 ottobre. I carabinieri di Viareggio hanno arrestato ring. Piero Luschl, il pilota del panfilo «Sangri Là» che il 21 giugno, nelle acque prospicienti il tratto di spiaggia che si apre su piazza Mazzini, speronò un pattino e uccise una giovane signora di Pistoia, Luciana Panichi. La vittima si era recata a fare una gita in barca con la cognata e una nipotina. II giovane ingegnere è stato tratto in arresto da due sottufficiali e tradotto alle carceri di S. Giorgio, a Lucca. L'operazione è stata condotta in tutta segretezza, su ordine emesso dal sostituto Procuratore della Repubblica di Lucca, dott. Antuofermo, che subito dopo la tragedia fu incaricato di svolgere un'accurata inchiesta. M giudice istruttore ha ordinato l'arresto dell'ing. Luschi ner omicidio colposo. La tragedia del < Sangri Là » fu per molti giorni al centro di un'aspra polemica sulla si¬ curezza delle acque prospiclen-1 ti gli stabilimenti balneari e sulle bravate di troppi piloti di motoscafi e di panfili. Verso le 18,30 del 21 giugno, la signora Panlchi, con la cognata Maria Vannucci e la nipotina Anna, pregò 11 bagnino Aldo Dalle Mura di portarle a fare una gita in pattino. Alla stessa ora dalla rimessa della società Lusben, del porto di Viareggio, si staccava 11 panfilo « Sangri Là ». L'imbarcazione — di tipo « Cruiser », lunga 18 metri e sviluppante una velocità di 16-17 nodi — usciva per una prova di collaudo, dopo alcuni lavori dl< riparazione. Al timone stava ring. Luschi, che aveva con sé tre uomini d'equipaggio. Poco dopo essersi staccato dalla banchina, il panfilo speronava il pattino che si trovava — secondo quanto sarebbe stato accertato dall'Inchiesta — a qualche centinaio di metri dalla spiaggia. Il bagnino Dalle Mura, che aveva notato la pazza corsa della gros¬ sa imbarcazione, dopo aver spinto in acqua la signora Maria Vannucci ed aver gridato alla signora Panichi di gettarsi in mare, afferrava la bambina e cercava scampo allontanandosi con un gran tuffo dal piccolo natante. La signora Panlchi veniva colpita e dilaniata dalle eliche del < San gri Là». Il bagnino, la signora Vannucci e la piccola venivano soccorsi dallo stesso equipaggio del panfilo e dall'lng. Luschi, che si era gettato per primo in mare, ancora ignaro dell'orribile sorte toccata alla signora Panichi. Mentre il panfilo entrava in porto, ring. Lu schl si rendeva irreperibile. Il giorno seguente, l'Ingegnere si presentava alla capitaneria di porto e veniva sottoposto a lungo interrogatorio: al termine veniva denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica, sotto l'imputa zione di omicidio colposo. a. v.

Luoghi citati: Lucca, Pistoia, Viareggio