Allarmati giudizi in Francia sulla situazione politica interna di Sandro Volta

Allarmati giudizi in Francia sulla situazione politica interna Scioperi, disordini, minaccia fascista Allarmati giudizi in Francia sulla situazione politica interna « Le Figaro » lancia un appello all'unione nazionale contro. la decadenza dei poteri - Mònito a De Gaulle: .«Sarebbe pericoloso confondere solitudine con grandezza » - « Le Monde » ritiene imminente un altro colpo di Stato in Algeria (Dal nostro corrispondente) Parigi, 19 ottobre. L'allarme suscitato dal continuo peggioramento della situazione politica francese va diffondendosi in ogni settore dell'opinione pubblica, per assumere aspetti sempre più angosciosi. Non sono soltanto i partiti dell'opposizione che denunciano la decadenza dei poteri pubblici, ma anche gli organi conservatori, quelli che evitano generalmente ogni interpretazione drammatica degli avvenimenti. Oggi, per esempio, Le Figaro, i cui commenti sono sempre i più cauti di tutta la stampa parigina, pubblica un editoriale che dipinge la situazione in termini così foschi da giustificare le più serie preoccupazioni. Dopo aver osservato che ci si batte ad Orano e ci si batte a Parigi, i trasporti sono semiparalizzati, l'elettricità, il gas e l'acqua vengono distributi secondo l'umore del personale, il giornale afferma che < ci si crederebbe ritornati ai brutti giorni della Quarta Repubblica, quando la guerra d'Indocina si prolungava e gli scioperi molteplici dei servitori dello Stato facevano apparire evidente l'impotenza dei poteri pubblici >. Neil' artìcolo vengono illustrate le circostanze in cui l'autorità dello Stato fondato dal gen. De Gaulle è caduta in poco tempo ancor più in basso che ai tempi dei suoi predecessori. « Siamo su una cattiva china — vi è detto infatti —. L'autorità, che doveva essere 11 frutto della continuità, si indebolisce a dispetto delle innumerevoli misure di eccezione previste per rafforzarla. Il malessere che regna nell'Esercito, nella magìstra-i tura, tra gli insegnanti, presso gli alti funzionari, inquieta gli osservatori politici. La Francia adotta verso i suoi alleati atteggiamenti d'intransigenza e di isolamento che rischiano di compromettere la solidità dell'alleanza atlantica di fronte alla minaccia imperialista dei sovietici ». A conclusione di questo quadro, rivolto a scuotere l'opinione pubblica dal suo assen¬ aiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiii teismo, Le Figaro lancia un appello all'unione nazionale: « Davanti a tante violenze — scrive —, davanti a tanta viltà, sarebbe tempo che tutti coloro che rimangono attaccati alle libertà e alla democrazia si unissero finalmente ». Il giornale osserva che chi esercita il potere non può contentarsi di fare eternamente delle promesse senza mantenerle e dovrebbe essere il primo a dare l'esempio. Rivolgendosi direttamente al gen. De Gaulle, afferma: c Diventerebbe pericoloso confondere solitudine con grandezza ». Contemporaneamente all'organo conservatore, anche Le Monde fa stasera un'analisi della situazione, con particolare riferimento ad una nuova insurrezione fascista, giudicata ormai da tutti imminente. Secondo il giornale, l'Oas (Organisation de l'Armée secrète) sta per prendere il potere ad Algeri e ad Orano, e l'ex-generale Salan, condannato a morte in contumacia, proclamerà in quella occasione la Repubblica francese d'Algeria, c I manifesti sono già pronti — scrive Le Monde —. Salan si rivolgerà alla metropoli perché riconosca questa spartizione di fatto dell'Algeria >. Le rivelazioni del giornale non si limitano però alle circostanze in cui i faziosi si preparano a riprendere il potere in una parte dell'Algeria. «Una volta proclamata la Repubblica francese d'Algeria — prosegue Le Monde — l'Oas spera che in capo a qualche giorno i ministri, a cominciare dal Premier, i partiti, dalla sinistra alla destra, gli esponenti politici, da Guy Mollet a Pinay, i militari, dal maresciallo al caporale, convinceranno o costringeranno il generale De Gaulle a riconoscere Algeri o a ritornarsene a Colombey ». Per la riuscita dei loro piani, Le Monde scrive che i fascisti « sì presentano come i difensori e persino i restauratori dell'ordine repubblicano e delle libertà fondamentali: lo dimostrano i loro manifesti ». Dopo aver esaminato a lungo le molte possibilità che'la Repubblica ha ancora per sven- (cqtoutrsuelgbcosep| viiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiittiiiiititiiiiitacol'OgoorlodetaQd(rescSSpè edcostdaSudedamgiriuia tare questi piani, il giornale conclude che «la disfatta dell'Oas sarebbe più certa se il governo non disdegnasse di organizzare, prima del pericolo, l'associazione del potere e della popolazione metropolitana». Sandro Volta

Persone citate: De Gaulle, Guy Mollet, Pinay