Il generale Gursel candidato alla presidenza della Turchia

Il generale Gursel candidato alla presidenza della Turchia Iniziò la rivolta che abbatté il regime di Menderes Il generale Gursel candidato alla presidenza della Turchia Propone un governo d'unione nazionale fra i quattro partiti - Non ancora noti i risultati ufficiali delle elezioni - Il nuovo Capo dello Stato sarà nominato il 25 ottobre (Nostro servizio particolare) - Ankara, 19 ottobre. Il generale Cemal Gursel, cqpo dello Stato, ha dichiarato oggi d'essere favorevole a una coalizione di tutti i quattro partiti politici al fine di superare la crisi aperta dalle elezioni di domenica. A suo giudizio una coalizione sarebbe preferibile ad ogni altra combinazione « perché il Paese deve traversare adesso un periodo di comprensione ». Ai giornalisti che gli chiede vano se avesse consultato i iiiiiiiiiiiiiiiii(iiiiiiiiiiitiiiiiiititiiiiiitiiiiitnin capi-partito, Gursel ha replicato che per ora tali contatti non sarebbero stati « utili » essendo egli un capo di Stato provvisorio. Il generale ha però detto di avere posto la sua candidatura alla presidenza, e dal tono s'è avuta l'impressione che egli consideri quasi certa la sua elezione alla carica suprema. L'elezione del nuovo presidente costituirà il primo compito della nuova « assemblea nazionale » quando si convocherà fra il SS e il SS ottobre. In base alla nuova Costituzione, il presidente è nominato per sette anni da entrambe le Camere in seduta comune. Nel suo incontro con i giornalisti Gursel è apparso calmo e sereno: la malattia che lo aveva colpito lo scorso novembre pareva non aver lasciato traccia. Egli ha detto che i quattordici ufficiali < radicali » allontanati dalla exgiunta e indi esiliati lo scorso autunno, possono tornare in Turchia quando vogliono: e ha aggiunto che, se sarà eletto presidente, studierà se farne « alcuni » senatori. Martedì, in un comunicato ufficiale. Gursel definiva questi quattordici uomini « patrioti » e sosteneva che essi, insieme con i ventidue membri dell'attuale giunta, avevano « sostenuto le responsabilità della rivoluzione ». Quando vennero espulsi, i quattordici furono invece chiamati < traditori fascisti». E' stato indi chiesto al generale se, in questa atmosfera di riconciliazione, egli vedesse favorevolmente una eventuale liberazione dell'ex-presidente Bayar e di altri membri del regime Menderes, condannati all'ergastolo e rinchiusi nel penitenziario di Kayseri, nell'Anatolia centrale, Gursel ha replicato che è ancora troppo presto per rispondere a tale domanda, ma ha aggiunto che « la liberazione dei prigionieri potrebbe essere presa in considerazione ad una data futura ». ' La commissione governativa non ita ancora diffuso i risultati ufficiali delle elezioni, previsti per stanotte o per domani. Calcoli ufficiosi danno queste cifre: Assemblea Nazionale: partito della giustizia, 159 seggi; partito repubblicano del popolo, ns seggi; partito repubblicano dei contadini e della nazione, SI seggi;:'- partito della nuova Turchia, 68 seggi. Senato: partito della ' giustizia, 70 seggi; partito repubblicano del popolo 3B seggi; partito repubblicano dei contadini e della nazione, 16 seggi; partito della nuova Turchia, S9 seggi. Copyright di c The Times » e per l'Italia de «I* Stampa»

Persone citate: Bayar, Cemal Gursel

Luoghi citati: Ankara, Italia, Turchia