Siete stanchi in officina? Attenzione alle «surrenali» di Angelo Viziano

Siete stanchi in officina? Attenzione alle «surrenali» Il Congresso nazionale di medicina del lavoro a Milano Siete stanchi in officina? Attenzione alle «surrenali» Sono forse le glandole più importanti del corpo, in quanto comandano a tutte le funzioni fisiologiche - Interessanti relazioni sull'effetto di veleni, rumori, vibrazioni sulla secrezione degli ormoni - Domani i lavori si trasferiscono a Torino (Dal nostro inviato speciale) Milano, 19 ottobre. Che cosa sono le capsule surrenali? Due ghlandolette piccine piccine, ma si ricche di varietà d'ormoni, che se ne stanno, a guisa di berretti, sul polo superiore dei reni, perciò dette anche surreni. Importanza estrema osse hanno per tutta l'organizzazione funzionale della fabbrica corporea. Sicché per una particolare progressiva Insufficienza di esse, che caratterizza i portatori del morbo di Addison, quei poveretti erano inesorabilmente condannati a vita breve, pur essendo per tutto il resto sanissimi. Ciò fino a che, or sono pochi anni, scoperti e isolati nella corteccia delle ghlandolette in discorso gli ormoni cortisonici, si cominciò a somministrarli a quel pazienti a titolo di- terapia sostitutiva, sì da conservarli alla vita e al lavoro, tal quale da decenni si ricuperano mirabilmente 1 diabetici con l'insulina. Quella scoperta portò, poco più tardi, a pratiche terapeutiche assai ardite. Consenti, cioè, di concepire e attuare addirittura l'asportazione del surreni, In quel casi di cancro ir ammano che siano già sfuggiti alla portata curativa del l'Intervento chirurgico locale, nonché su altre ghiandole, e minaccino filiazioni In altre sedi, proprio perché sollecitati da particolari ormoni che pure le surrenali si Incaricano di allestire. A parte 1 casi estremi di insufficienza, molte situazioni della stessa vita comune pos sono mettere in un transitorio stato di debolezza la funzione surrenalica, legata sia agli or moni di più recente accerta mento della corteccia del surreni, . sia alle altre sostanze, come l'adrenalina, formate dalla parte midollare di tali ghlandolette. Basta un'influenzetta alle volte; conseguenza un prolungamento di spiccata stanchezza. Ma c'è il lavoro professionale più o meno intenso; c'è la stessa attività sportiva; ci sono stati emotivi ed altro ancora, che possono sollecitare l'attività surrenalica o In qualche modo alterarla. Studi In proposito ne sono già stati eseguiti molti; ma talune divergenze di risultati ne sonò venute imponendo una revisione in base a criteri più uniformi. Orbene a queste finalità sf è attenuta la relazione scientifica con cui si è iniziato stamane 11 XXIV congresso nazionale di medicina del lavo* ro, dopo l'inaugurazione ufficiale svoltasi nell'aula magna dell'Università, ed al quale partecipano anche studiosi stranieri, tra cui il prof. Sven Forssman, presidente della commissione internazionale permanente per la medicina del lavoro. I relatori, prof. A. Morelli, direttore della cllnica del lavoro di Firenze, e A. Jannacone, aiuto, oltre al lavoro fisico hanno preso in esame 11 contegno dei surreni nel 'avoro prevalentemente ps; co, riconoscendo che ent bi i tipi di lavoro in te ine circostanze richiedono ur aumento dell'attività surre. " ;a consueta. Di interesse sono stati anche i rilievi che i relatori hanno fatto circa il comportamento delle ghiandole surrenali di fronte agli stimoli di eventuali sostanze tossiche am bientali, nonché a rumori, ul trasuoni, vibrazioni e, d'attualità, a radiazioni ionizzanti Nozioni tutte che potranno essere messe a frutto nel ere scente perfezionamento dei mezzi igienici e profilattici moderni, atti a rendere il lavoro seaipre più salubre; per cui è doveroso affermarlo, 1 complessi industriali bene organizzati da qualche tempo precedono sovente o superano le stesse prescrizioni legislative Apparentemente curioso è il fatto che talora la medicina del lavoro, nel corso di sue ricerche particolari finisce di apportare utili cognizioni alla stessa medicina generale, di cui è filiazione, per la soluzione di taluni problemi ancora oscuri. Oggi, ad esemplo, nel corso di una , comunicazione del prof. E. C. Vigliani, diret tore della cllnica del lavoro di Milano, e dei suoi collabo ratorl Pernls, Cavagna e FI nulli, sono stati apportati ul teriori dati all'interpretazione di certe febbri e febbricole che sovente sono avvolte da un alone misterioso circa la loro origine e, nella vita comune, danno filo da torcere al medico curante in cerca della rispettiva causa, abile a sottrarsi alle più comuni in dagini diagnostiche. (Per cui possono al più fregiarsi del titolo «criptogenetiche», quanto diro di origine nascosta!) E' stata difatti riconosciuta la genesi di certe febbri dovu te all'inalazione di certi fum (come quelli di zinco) all'azione che particelle minutissime di sostanze svariatissime fini scono con lo svolgere nei glo bui' bianchi del sangue una volia che siano state ingloba te da essi, dopo la loro inala zione. Da buòne Intruse causano modificazioni tali nelle cellule bianche, da indurle liberarli di una speciale so sptgnvpstsdum stanza, detta « plrogeno > per la sua capacità di attizzare, per cosi dire, il fuoco, comunque calore. Il che fa, una volta che sta veicolata dal sangue al cervello, stimolandovi i centri della termoregolazione, quindi della febbre. SI è visto, d'altronde, che anche per Inalazione sovente insospettata di polveri diverse contenenti, ad esempio, germi per se stessi innocui ma capaci di ' generare tossine avviene un fenomeno analogo; cosi come possono provocarlo virus. Altre comunicazioni interessanti sono state fatte nel pomeriggio da G. Pancheri, di Roma, sul fattore umano nel determinismo dell'infortunio; L. Pecora, di Napoli; A. Granata, di Messina; D. Zannini, di Genova; B. Erber, M. Governa e F. Mollo, di Torino. Il congresso continuerà 1 laorl domani a Milano, e sabato si trasferirà per la giornata conclusiva a Torino. Angelo Viziano

Persone citate: A. Granata, Cavagna, D. Zannini, Erber, L. Pecora, Morelli, Pancheri, Sven Forssman, Vigliani