Un'italiana chiede 55 milioni alla Francia per la morte del marito e del tiglio sul Bianco

Un'italiana chiede 55 milioni alla Francia per la morte del marito e del tiglio sul Bianco La funivia spezzata da un aereo militare durante un'esercitazione Un'italiana chiede 55 milioni alla Francia per la morte del marito e del tiglio sul Bianco E' una triestina, rimasta con una figlia diciottenne - La sciagura avvenne il 29 agosto scorso e fece sei vittime - Le prime indagini stabilirono la piena responsabilità del pilota - La causa sarà discussa tra breve (Nostro servizio particolare) Parigi, 17 ottobre. Una signora italiana che ha perso il marito e il figlio nella funivia tranciata , da un aereo militare francese, il 29 agosto scorso, nella Vallèe Bianche, ha intentato causa allo Stato per il tramite dell'avv. Ezio Volli di Trieste e di maitre Henri Monneray di Parigi. Quale risarcimento dei danni morali e materiali, la signora Opelia Biancolini chiede complessivamente, per sé e per la figlia, Enrica di 18 anni, la somma di 55 milioni e 750 mila lire. La famiglia Biancolini era unita e felice. Il padre aveva fatto una gita col figlio in Francia e, ritornando in Italia con la funivia del Monte Bianco il 29 agosto, avevano trovato entrambi tragica morte insieme con altre quattro persone. Un apparecchio a reazione della base di Lexeuil-lesBains, pilotato dal capitano Bernard Zigler, che effettuava sul Monte Bianco un volo di allenamento, affiancato da un altro aereo, urtò il cavo traente della funivia, facendo precipitare alcune cabine mentre le altre si immobilizzavano nel cielo. Più tardi il capitano Zigler spiegò ciò che era accaduto. L'aereo che l'accompagnava lo aveva avvertito per radio di averlo perso di vista, ed egli aveva quindi compiuto la manovra prevista in quei casi per ristabilire il contatto visi vo. Durante quelle manovre aveva avuto l'impressione di avere urtato qualcosa, ma non credeva fosse il cavo della funivia. Quando i primi soccorsi arrivarono trovarono alcuni cadaveri atrocemente mutilati tra cui quelli di Alfredo Biancolini e del figlio Lauro. La sciagura avrebbe potuto essere anche più grave. Se l'apparecchio del capitano Zigler avesse urtato il cavo portante e non soltanto il traente morti avrebbero potuto essere a n 9 e a e i i e e a a n e o o o ao a o o no r o. a o li asi i e di n urai na ear e parecchie decine. Con la caduta di tutte le cabine da oltre duecento metri non ci sarebbe stato neanche un superstite. Le indagini, nonostante la segretezza che le circondava, stabilirono la responsabilità del pilota e dei suoi superiori che avevano ordinato un volo di allenamento in un luogo dove funivie, seggiovie ed altri mezzi meccanici dì trasporto sono numerosi.' Si seppe poi che la. funivia del Bianco non figurava sulle carte di tio- 10 dei piloti francesi. Giorni or sono il capitano Zigler, che era stato sospeso dalle esercitazioni di volo, si è visto affidare di nuovo un apparecchio. Nessuna colpa gli è stata quindi addebitata. Poco importa, del resto, che egli sia personalmente responsabile o no. Responsabile infatti è lo Stato francese, secondo l'avv Henri Monneray11 quale ha dichiarato: < Lo nostra azione è fondata unicamente sull'articolo 36 del decreto SO novembre 1955 il quale stabilisce: "Chi sfrutta un'aeronave è responsabile dei danni causati dalle evoluzioni della detta aeronave, nonché da tutti gli oggetti che se ne staccano e vanno a ferire o danneggiare i beni situati sulla superficte della terra". Ora è evidente che l'aereo pilotato dal capitano Zigler apparteneva allo Stato francese, ed era "sfruttato" dal ministro delle forze armate. La loro responsabilità è dunque impegnata*.L'azione giudiziaria della signora Biancolini è la prima intentata ai responsabili della sciagura ed il processo si svolgerà a Bonneville, in Alta Savoia. TI verdetto avrà ripercussioni importanti perché farà giurisprudenza e servirà di base alle domande di risarcimento danni che potranno essere presentate dalle famiglie delle altre quattro vittime. I. m.

Persone citate: Alfredo Biancolini, Bernard Zigler, Biancolini, Ezio Volli, Henri Monneray, Henri Monneray11, Opelia Biancolini, Savoia

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi, Trieste