L'assassino dell'ex fidanzata s'è ucciso subito dopo il delitto

L'assassino dell'ex fidanzata s'è ucciso subito dopo il delitto L'assassino dell'ex fidanzata s'è ucciso subito dopo il delitto Dopo tre settimane dì inutili ricerche il suo cadavere è stato ritrovato nei pressi della tragica baita di Carrega Ligure - Si è tolta la vita con un colpo di rivoltella (Dal nostro inviato speciale) Serravalle Scrivia, 16 ottobre. La tragedia di Carrega Ligure si è conclusa: Davide Bellomo, l'assassino della ventenne Maria Franco si è ucciso con la stessa arma che gli era servita per compiere 11 delitto. Il suo cadavere, già in stato di decomposizione, è stato ritrovato da un contadino nel pomeriggio di ieri in una località non troppo distante dalla baita dove aveva compiuto il delitto. Maria Franco di vent'anni e Davide Bellomo, trentunenne, erano cugini, figli di due sorelle. I Bellomo abitano alla frazione Reneussi di Carrega; poco distante dalla frazione Ferrazza vi era la casa dei Franco. Davide che, come la cugina, aveva lasciato questa depressa zona dell'Appennino ligure-piemontese in pochissime occasioni, si era innamorato di Maria. La ragazza, che in un primo tempo sembrò corrisponderlo, aveva poi respinto l'innamorato. Gli stessi genitori di Maria erano contrari alla relazione, considerando gli stretti legami di parentela fra i due giovani. Il contadino non aveva saputo mai darsi pace e quando apprese che la famiglia Franco si sarebbe trasferita in un cascinale nelle campagne di Busalla, Intuendo che avrebbe definitivamente perduto la ragazza era passato alle minacce. «Se parti, piuttosto ti sparo », disse un giorno a Maria. Così la mattina del 22 settembre scorso, mentre I Franco stavano traslocando, attese la ragazza che procedeva distanziata dal genitori. Nascosto dietro un cespuglio, quando Maria gli passò a pochi metri sparò due colpi con una vecchia rivoltella, un ricordo che il padre aveva portato dall'America. I colpi raggiunsero di striscio alla nuca Maria che trovò ancora la forza di fuggire per circa duecento metri, rifugiandosi in una baita in località Arvecehia. Davide la raggiunse -e, come prova la perizia necroscopica, fece fuoco altre sei volte uccidendola. Poi la seviziò e fuggì.' Il delitto venne scoperto due ore dopo e più nessuno vide l'assassino. Ieri un contadino di Reneussl, Dino Terragno, ha scoperto il cadavere di Davide Bellomo. Il Terragno quasi quotidianamente sì reca col suo cavallo da Reneussi a Vegnl e da due giorni notava che transitando in un tratto di sentiero incassato fra la roccia l'animale scalpitava e nitriva. Ieri pomeriggio, attratto anche dà uno sgradevole odore, volle vederci chiaro e compì una battuta nella zona. Ad una cinquantina di metri dalla mulattiera, dietro un cespuglio- scoprì 11 • cadavere di Davide che giaceva supino; la rivoltella era a poca distanza della mano destra-:» - Oggi il cadavere è stato trasportato al cimitero di Vegnl dove domattina si reche¬ rà, accompagnato da un medico, il pretore di Serravalle Scrlvla per le constatazioni di legge. E' fuor di dubbio che il giovane si sia sparato con la stessa arma usata per uccidere Maria, e con ogni probabilità ha posto fine al suoi giorni poco dopo il delitto, sconvolto forse dal suo folle gesto. Un cacciatore che il 22 settembre si trovava nella zona, aveva udito distintamente i primi due colpi, poi gli altri sei aparati contro la ragazza; infine, qualche tempo dopo, udì un altro colpo ancora. Come appunto si era pensato allora, quest'ultima detonazione deve aver segnato la fine di Davide Bellomo. La tragedia si è conclusa così come la madre dell'orni-1 clda-sulcida, Rosa Franca Bellomo,. aveva previsto subito dopo 11 delitto. «Davide si è ucciso, lo troverete morto! », ripeteva tra 1 singhiozzi la povera donna, f# m>

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