Muore dissanguato per una fucilata fatta partire dal suo cane da caccia

Muore dissanguato per una fucilata fatta partire dal suo cane da caccia Muore dissanguato per una fucilata fatta partire dal suo cane da caccia Durante un temporale si era rifugiato con un compagno in una grotta di montagna -1 soccorsi sono giunti sul posto troppo tardi (Dal nostro corrispondente) Salò, 7 ottobre. (/.) Stamane il cacciatore Angelo Cocca dì 34 anni, residente a Campoverde di Salò, si era recato prestissimo a caccia con l'amico Angiolino Dolcini, diciannovenne, da Vobarno, sui monti che circondano quest'ultima località. Verso le 6,45 i due venivano sorpresi da un violentissimo temporale e si rifugiavano in una grotta in località € Ponte Faine », a circa mille metri d'altitudine. I due amici deponevano 1 fucili, ancora carichi, sul terreno: il cane del Cocca disgraziatamente urtava l'arma del Dolcini facendo cosi partire un colpo che andava a ferire il Cocca alla coscia sinistra. Data l'impossibilità di trasportare l'amico, Il Dolcini scendeva di gran corsa fin verso le case del fondo valle. Con alcuni volonterosi risaliva faticosamente, sul luogo della disgrazia e con una portantina improvvisata cominciava la fa¬ ticosa discesa del ferito per l'impervio sentiero. Ma le condizioni del Cocca andavano sempre peggiorando: la squadra di soccorso non era ancora giunta sulla strada carrozzabile che il giovane cacciatore, verso le 8,30, decedeva dissanguato. Sul luogo è accorso il vice Procuratore della Repubblica di Brescia che, dopo una breve indagine, ha concesso il nulla-osta per il seppellimento del Cocca. Il giovane lascia due figlioli e la moglie prossima alla terza maternità.

Persone citate: Angelo Cocca, Angiolino Dolcini, Campoverde, Dolcini

Luoghi citati: Brescia, Salò, Vobarno