Per tremila bambini all'anno la nuova Clinica pediatrica di Angelo Viziano

Per tremila bambini all'anno la nuova Clinica pediatrica Sarò inaugurata domani dal ministro Sceiba Per tremila bambini all'anno la nuova Clinica pediatrica Si innalza per otto piani sulle rive del Po, di fronte alla collina - Modernissime attrezzature tra le quali un laboratorio di virologia e isotopi per le ricerche di medicina nucleare - 250 posti, alloggi anche per le madri Abbiamo documentato Ieri l'attuale sviluppo della pediatria, accennando alla indispensabile necessità di rinnovare gran parte dei nostri Istituti clinici pediatrici, per soddisfare alle esigenze, della loro triplice funzione, assistenziale, didattica e scientifica. Ci siamo riservati di illustrare l'« esempio-guida » costituito dalla nuova Clinica dell'Università torinese, per la cui inaugurazione (che avverrà domattina, alla presenza del ministro on. Sceiba) si riunisce il 28° Congresso nazionale della Società italiana di pediatria. SI tratta effettivamente di una splendida realizzazione, dovuta alla iniziativa e alla competenza del prof. G. Guassardo. Il grande edificio, che si erge al nuovo Valentino a sviluppo verticale di 8 piani, secondo un sistema funzionalmente vantaggioso, raccoglie nel suo interno un'organizzazione di servizi pienamente razionale, evitando nello stesso tempo sovraccarichi di gestione. L'opera ha anche il pregio di smussare il suo tono ospedaliero per virtù d'architettura e d'ambientazione. La clinica, che fronteggia la collina, ha 250 posti. Vi ruoteranno tremila piccoli ammalati ogni anno. Cento i medici (di cui sei interni), un centinaio le infermiere e il personale addetto ai servizi. Nella conferenza stampa tenuta ieri il prof. Guassardo ha sottolineato come la grandiosa costruzione sia stata impostata per corrispondere non soltanto alle esigenze della medicina curativa, ma anche di quella preventiva. Lo prova il fatto che accoglie pure un Istituto di puericultura, al quale è devoluto un importante compito didattico e assistenziale, al fine di combattere l'ancor troppo elevata mortalità nel primo biennio di vita. D'altra parte la nuova clinica è In grado di soddisfare alle richieste di ricovero sempre crescenti per l'intenso flusso immigratorio e la più diffusa assistenza mutualisti»-] ca, e anche perché in clinica il malato può disporre di mezzi diagnostici particolari, oltreché di cure con speciale sorveglianza. Vi è stato risolto, inoltre, un problema molto attuale, quello dell'assistenza materna ai bambini ospedalizzati (la cui importanza psicologica è nota) mediante una opportuna organizzazione che consente di sistemare la madre presso il piccino malato, anche durante la notte. Belle e linde camerette allestite per accogliere all'occorrenza coppie singole madre-figlio. Ed a proposito di camere ci vien da ricordare quelle con aria condizionata, tutte a vetriate, predisposte presso la stanza delle incubatrici degli immaturi, pronte ad accogliere le creature non ancora in condizione di passare In altri ambienti Son chiamate, pertanto, la « preuscita » degli immaturi I servizi relativi all'alimentazione dei bambini sono stati impostati con nuovissimi cri teri, che assicurano le più scrupolose cautele per evitare le tanto temute infezioni < endogeno, specie' negli immaturi e nei lattanti. Per questi c'è un lactarium, che comprende anche la « banca del latte umano. All'Importanza di esso, prevalente au ogni forma di allattamento artificiale, sai vGscscszapiEsmgtpzpefccsmsslpcra 111 m 11 11111 j 111 m i ! ! 11 ) il i n t 111111111 i r 11111 ri 1111 ve condizioni speciali, il prof. Guassardo e la sua Scuola restano tuttora fedeli, come egli ci ha incidentalmente dichiarato, confermando un punto di vista che qui recentemente sostenemmo. Le misure igieniche prese in cucina trovano d'altronde riscontro in tutta l'organizzazione della pulizia dei singoli ambienti,, per cui sono stati previsti percorsi distinti . per il c pulito » e per lo « sporco ». E' stata risolta anche la questione dello smistamento de' malati infettivi, sì da scori giurare ogni possibilità di contagi. L'assistenza diagnostico-tera peutica è stata prevista in funzione di quegli sviluppi della pediatria che illustrammo ieri, e che implicano tecniche perfezionate e collegamenti solleciti tra i diversi servizi e il corpo sanitario, medico e ausiliario. Il problema delle chiamate è stato risolto con l'installazione di un < cerca-per sone » collegato con la rete telefonica e di un altro in campo magnetico. Percorrendo la zona-ambulatoriale abbiamo rilevato anche un consultorio per lattanti sani, oltre ai vari mezzi terapeutici per forme morbose non richiedenti il ricovero; nella zona diagnostica ben nume¬ rsssC""" illuminili Hiiiiiiiliiiimiiiii rosi e particolarmente interessanti abbiamo notato i gabinetti per le indagini specialistiche sulla funzionalità dei vari organi, con 1 più moderni apparecchi d'analisi. Citiamo solo il metodo più nuovo, di assai delicato maneggio e per ora riservato a rari istituti, quello dei radioisotopi a scopo diagnostico. Così, come nel settore della ricerca scientifica, cui il prof. Guassardo rivolge speciale attenzione, dobbiamo limitarci a rilevare l'importanza che assumerà il laboratorio di virologia. Concludiamo additando una bella novità introdotta nella nuova clinica, l'esame della temperatura dei piccini mediante un apposito dispositivo a coppie termoelettriche. Esso è. montato su un carrello per il trasporto al letto del malato. Il grado della temperatura è rilevato appena l'elettrodo è portato a contatto col paziente. Angelo Viziano