Il "colpo di sonno,, è l'insidia dei camionisti

Il "colpo di sonno,, è l'insidia dei camionisti Il "colpo di sonno,, è l'insidia dei camionisti La causa della sciagura di Brandizzo è da ricercarsi In un « colpo di sonno > che ha sorpreso l'autista al volante. Quello della stanchezza e della conseguente sonnolenza del camionisti è un problema non nuovo, del quale si sono occupati anche illustri studiosi nel corso del « simposio > medico sugli incidenti stradali tenutosi a Salsomaggiore nel maggio 1959. Gli autocarri sono un bene prezioso e gli autotrasportatori cercano di farli rendere il più possìbile, cioè senza farli rimanere in sosta. Ne consegue che anche i camionisti vanno soggetti a gravi affaticamenti. 11 loro contratto prevede, nelle 24 ore, 10 ore di guida e 2 ore per la trasferta, cioè per la consumazione dei pasti. Mentre il primo autista guida, il secondo dovrebbe dor mire e viceversa. Ma il riposo su una cuccetta angusta collocata su un automezzo .n movimento, è senza dubbio molto relativo. 11 Codice della Strada, per parte sua, impone ai camionisti che viaggiano sui lunghi percorsi una sosta di almeno sei ore nelle 24 ore. Ma questa norma è scarsamente rispettata. Accade così che i conducenti di autotreni si affatichino oltre misura mettendo l'organismo in condizione d'essere preda del colpi di sonno. A questo stato di cose giungono non soltanto con una guida troppo prolungata, ma anche consumando pasti forse troppo abbondanti (la stanchezza accresce l'appetito e rende difficile la digestione). Altri elementi che favori scono la sonnolenza sono l'ec cessivo "onsumo di sigarette che, abbinato alla respirazione in un abitacolo chiuso, sh turo di fumo e di gas nocivi crea un accumulo di sostanze | e e tossiche nel sangue, tale da produrre effetti deleteri sulla visione, specie di notte. La fatica del guidatore di autoveicoli si riverbera sul sistema nervoso centrale e sugli organi dei sensi. Diventa una fatica psico-fisica che meno ma quel senso muscolare che presiede alla regolazione di ogni nostro più piccolo e delicato movimento. A questo punto l'obnubila mento nella funzionalità cere brale è facilissimo e molti ca mionisti (come pure gli automobilisti) quando lo sento no vicino, ricorrono agli ecci tanti, come il caffè e gli alcool ici, credendo di poter vincere la fatica e giungere alla mèta che si erano prefissata. Ma così facendo peggiorano la situazione perché l'organismo è ancor più in balìa della sonnolenza. Il medico e il fisiologo in | particolare sono i primi a raccomandare ai camionisti di non eccedere in questi strapazzi di guida. Le sei ore di sosta nelle 24 prescritte dal Codice sono assolutamente in dispensabili perché il sonno su un letto immobile è di gran lunga più ristoratore del son no su un letto traballante. E anche nelle altre ore libere dalla guida bisogna cercare dì dormire per mantenere l'organismo il più possibile libero dalla fatica. Altra condizione essenziale per evitare la sonnolenza e quindi gli incidenti, è una alimentazione magari frequente ma sempre leggera. E al minimo accenno di stanchezza fermarsi o cedere il volante al compagno. Chi vuole, in quelle condizioni, resistere cor. re il rischio di morire o di causare la morte di altri ripetendo In sogno: «Devo rimanere sveglio, devo rimanere sveglio...». i

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