La settimana all'estero

La settimana all'estero La settimana all'estero A New York posizioni immutate, dopo una serie di sedute burrascose - A Londra l'indice dei titoli industriali segna il minimo per il 1961 • Parigi e Francoforte in regresso llllllllIMllllllllllItlItllllUHIIKIIIlllllllllItnilIlB (Nostro servizio particolare) New York, 30 settembre, (a.) Benché la congiuntura economica, se la si considera in sé e si oerca di dimenticare la congiuntura politica, appaia ottima, ìa Borsa ha attraversato un'altra settimana burrascosa. Lunedi, senza cause apparenti, un'ondata di vendite in un mercato molto animato (3.700.000 titoli trattati) ha fatto scendere di colpo la media Dow Jones dei titoli industriali sino a 688 per chiudere a 691,86, con una perdita di 10 punti sulla chiusura precedente. Un tentativo di ripresa si è avuto martedì in apertura, ma non ha Insistito e solo mercoledì si è potuto registrare una piuttosto brillante reazione. Il movimento però non trovava seguito né giovedì né per la maggior parte d'ella riunione di venerdì e I prezzi rimanevano stazionari, per segnare poi qualche progresso solo al: l'ultima ora di ieri. La chiusura trova la media Dow Jones a 701,21, e cioè solo di una piccola frazione al di sotto della chiusura di venerdì 22 settembre (701, 57). Londra, 30 settembre. (b.) La Stock Exchange ha avuto ancora una settimana di generale apatìa ed ha chiuso ieri un altro periodo quln- dicinale In tono minore. Da venerdì scorso a ieri l'indice generale Reuter è passato da 373 a 363, l'indice del Times per 150 valori industriali da 132,28 a 128,85, segnando cosi un nuovo minimo per il 1961. I più marcati ribassi sono stati registrati nella riunione di martedì ed in quella di ieri. Nel mercato dei cambi, la sterlina continua a comportarsi brillantemente e il rapporto col dollaro ha chiuso ieri a 2,81 Vi, il più alto livello toccato nell'anno In corso, molto vicino al margine ufficiale massimo di 2,82. Parigi, 30 settembre. (I.) Le buone disposizioni manifestatesi nella prima riunione della settimana, durante la quale il mercato dimostrava un contegno piuttosto brillante che aveva , permesso di iscrivere parecchie plusvalenze di qualche entità, specialmente fra i tessili, 1 petroliferi e le costruzioni elettriche, non si sono mantenute. Già martedì il listino si appesantiva, anche sotto l'influenza del forte ribasso del giorno prima a New York, e i valori francesi e internazionali rispondevano irregolarmente. Giovedì la Borsa è stata più animata e se ne sono avvantaggiati soprattutto I valori petrolìferi sahariani per le rinate speranze di una possibile ripresa di trattative con il F.L.N.; ma ieri il mercato è stato di nuovo depresso e II fcstino chiude in generale regresso. Oro In leggera tensione a 5650 nuovi franchi il chilogrammo. Francofone, 30 settembre. (s.) Un'altra settimana di mercati incerti e di oscillazioni Irregolari anche se non mol to ampie. La chiusura risulta nettamente improntata a debolezza. Per aumentare la liquidità la Banca Federale ha autorizzato la liberazione di un altro 5 per cento delle riserve obbligatorie di credito ordinario. Ecco le variazioni, da un venerdì all'altro, delle quotazioni di alcuni titoli primari: A.E.G. da 431,3/4 a 424; Brown Boveri da 895 a 889; Daimler da 1.540 a 1.513; Deutsche Bank da 801 a 800; Dresdener Bank da 616 a 614; Farben Bayer da 680 a 674; Metalges da 1.090 a 1.060.

Persone citate: Brown Boveri, Farben Bayer

Luoghi citati: Francoforte, Londra, New York, Parigi