Arrestato il «rapinatore col coltello» Ha aggredito 4 donne in una settimana

Arrestato il «rapinatore col coltello» Ha aggredito 4 donne in una settimana Era in attesa ili processo per furti iti auto Arrestato il «rapinatore col coltello» Ha aggredito 4 donne in una settimana Cent'anni : improvvisamente smette di lavorare per vivere d'espedienti - Ruba macchine che poi getta nel Po - La serie delle rapine - Scoperto alia Gran Madre e catturato con uno strattagemma Un gióvane di 20 anni in una settimana, dal 20 al 27 settembre, ha "compiuto quattro rapine", mentre si trovava a piede libero in attesa di essere processato per furti di aulo La polizia lo ha arrestato ieri. Si chiama Felice Cumino, abitante con i genitori in corso Casale 357 Alto, bruno, spavaldo E' il rapinatore solitario che si serviva come arma ai un coltello Sino allo scorso anno aveva lavorato in un'officina, poi aveva smesso preferendo vivere di espedienti. Il padre lo aveva esortato, rimproverato, punito. Accortosi die la sua autorità oramai non aveva più peso, si era persino rivolto alla polizia nella speicuiza che l'ammonimento di un commissario nel suo ufficio di PS. potesse ottenere un risultato migliore. Ma Felice Cumino era rimasto insensibile. Nella scorsa primavera si era messo a rubare auto insieme con cinque amici. Venne fermato il 25 maggio e denunciato alla Procura della Repubblica Due particolari sono emersi dalle indagini e chiariscono il suo animo. Alla guida delle auto rubate si divertiva a spaventare donne e vecchi puntando a forte velocità contro di essi, scansandoli all'ultimo momento, facendo stridere 1 freni. I passanti avevano un sobbalzo, terrorizzati, e il giovane rideva soddisfatto. (Questi episodi furono riferiti alla Mobile dai suoi complici). Secondo particolare: usava lo auto rubate sino a che c'era benzina, poi le inabissava nel Po. Il fermo e la denuncia per alcuni mesi lo calmarono. Ma il 20 settembre riprese la sua attività e in maniera più grave. In accordo con due amici egli rapinò una giovane donna, Luisa Spagnolo. Rubò una € 600 », la invitò a salire, la condusse in corso Polonia. Fermò l'auto in una zona d'ombra. All'improvviso due giovani spalancarono le due portiere e si fecero consegnare dalla donna quel che aveva, 10 mila lire Finsero, perché la messinscena l'osse completa, di derubare anche lui. Poi se ne andarono E Fi lice Cumino ebbe tanta galanteria da riaccompagnare la Spagnolo a casa. Le altre tre rapine le compi da solo. La cera del 22 settembre giunse in piazza San Carlo con una «1100» rubata, invitò a bordo Laura Briandino e si avviò per via Roma. All'angolo con via Bertola puntò un coltello ali gola della donna, la costrinse dargli la borsetta con dentro 2500 lire, la fece scendere e fuggi. Il bottino era troppo misero rispe! to al rischio. Volle ritentare. Si recò in corso Marconi, fece sali re a borilo della vettura rubata Edda Ceccnìn. la condusse all'angolo di corso Dante, fermò, le puntò il coltello alla gola. Ma quella sera non aveva fortuna: la donna possedeva soltanto 50 lire Il 27 settembre su un'altra « 1100 » rubata accompagnò Elsa Patuni, 27 anni, in corso Polonia e con il solito coltello la rapinò di 5500 'ire e di un pacchetto di sigarette. Ne! tornare a casa la sciò l'auto rubata dietro la chiesa della Gran Madre di Dio, anzi l'abbandonò distante dal marciapiedi mal messa in obliquo. Il mattino del 28 settembre passava per la piazza per' recarsi al suo lavoro, al commissariato ili borgo Po, il brigadiere di P.S De Matteis. Notò la « 1100 » ed ebbe subito il sospetto che fosse rubata. La portiera inoltre non era chiusa a chiave. Andò in ufficio, controllò i fonogrammi. Già la Patuni aveva denunciato la ra pina ed aveva segnalato il nume- ']1'" della targa della «1100». Era jduella. Il brigadiere tornò alla 'Gran Madre, con una chiavetta fece scattare la lancetta del li vello della benzina, vide che 11 serbatoio era pieno a metà. Gli venne la speranza che il ladro tornasse per usare ancora l'auto. Pazientemente attese tutto il giorno. A sera scorse un lovane j avvicinarsi sicuro alla «1100» ! aprire la portiera. «E' lui — e 1 il brigadiere ebbe un sorriso di ' soddisfazione — : questa volta lo ! prendo ». Invece il giovane, dopo essersi guardato attorno, con un I gesto quasi di stizza richiuse vio| leni emente la portiera e se ne I andò a piedi. Il volto del brigaIdiere dal sorriso passò alla smorltla di disappunto Pedinò lo sco nosciuto sino alla sua abitazione, j in corso Casale 357. Alla porti I Se lo avesse condotto in commissariato per Interrogarlo, non 'ne avrebbe ottenuto nulla. Que- sto di'-'sicuro. Che cosa poteva contestargli? Che aveva aperto e chiuso la portiera dì un'auto''- non sua E poi? Giocò di intelligenza Il giorno dopo lo mandò a chiamare per un incidente d'auto, mai accaduto. Felice Cumino si presentò puntuale ieri mattina alle 10,30. « Qui c'è uno sbaglio — disse subito. — Io non ho avuto nessun incidente. Né ho investilo, né sono stato investito. E' ch:aPosso andarmene?» «Calma, giovanotto Siediti, perché il discorso può essere lungo ». SI aperse la porta di un ufficio]accanto e apparve Elsa Patuni: « E' lui il mio rapinatore, lo riconosco — e rivolgendosi al giovane —: Hai il coraggio di tie-gare?». Felice Cumino fu subitoportato alla «Mobile», il dott.Maugeri e il maresciallo Trovato lo interrogarono per un paio di ore e si fecero confessare anche le altre tre rapine. 11 cumino rivelava al dott. Maugeri il nome del suoi due complici e si scopriva che uno d: questi era stato arrestato poche ore prima perché sorpreso su una auto rubata. Non ha ancora 18 anni ed è stato rinchiuso al Ferrante Aporti. L'altro complice Invece ha 22 anni: Claudio Nicastro, abitante in via Verdi 24. Agenti della polizia lo hanno atteso ieri dinanz; al portone di via Verdi 24. E' arrivalo anche lui su un'auto rubata, però, accortosi della polizia, con prontezza è sceso dalla vettura, si è infilato in uno de: tanti corridoi dell'edificio (una ex caserma) ed è scomparso. Indossava una maglia a righe bianche e blu. Gli agenti nel lungo girare hanno trovato un ragazzetto con una maglia simile, lo hanno condotto In Questura e poi rilasciato ■■iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiii e e Felice Cumino, vent'annì, al momento dell'arresto