La dc tedesca invita Adenauer a trattare coi liberali che lo respingono di Massimo Conti

La dc tedesca invita Adenauer a trattare coi liberali che lo respingono II vecchio Cancelliere sospinto su una posizione difficile La dc tedesca invita Adenauer a trattare coi liberali che lo respingono Egli spera ancora di indurli ad un accordo - Von Brentano dichiara : « In Occidente prendono corpo orientamenti favorevoli ad un'intesa con Mosca a spese della Germania ; dobbiamo formare un governo forte » - Verso un gabinetto di coalizione nazionale? (Dal nostro corrispondente) Bonn, 27 settembre. I 241 deputati democristiani delia nuova Camera di Bonn hanno incaricato oggi Adenauer di formare il governo con i liberali di Erich Mende. Il mandato ad Adenauer ha trovato l'unanimità dei consensi. Anche i 50 democristiani bavaresi di Joseph Strauss hanno votato per Adenauer. L'investitura odierna, però, non migliora le posizioni del vecchio Cancelliere. Se si considera il recente, < definitivo > rifiuto dei liberali di Mende ad un gabinetto con a capo Adenauer, ci si accorge che il vecchio statista è stato sospinto su posizioni difficili. Adenauer, però, continua a mostrarsi ottimista: < Con i liberali — ha detto c-gli ai giornalisti dopo la riunione — bisogna avere un po' di pazienza. La parola è d'argento, ma il silenzio è d'oro >. Ha voluto far credere, insomma, che con Mende ci si può mettere ancora d'accordo. Lo si vedrà nei prossimi giorni, quando Adenauer convocherà finalmente il leader liberale. > La coalizione con i socialdemocratici vagheggiata da Adenauer per restare al potere (ó per indurre i liberali ad un accordo) non è stata approvata dai deputati democristiani. Contro la coalizione con i socialdemocratici si sono battuti Strauss e i capi democristiani delle province del Nerd, guidati dall'influente von Hassel, capo del governo dello Schleswig Holstein. Favorevoli sono parsi invece i 47 deputati dell'ala sinistra del partito, i sindacalisti, che hanno il loro massimo esponente nel ministro per il Lavoro, Theodor Blank. Anche Ludwig Erhard, l'aniagonista di Adenauer per la Cancelleria, si è dichiarato contro il governo « rosso-nero». Erhard è un liberale nel senso più genuino, tarit'è vero che dopo la guerra fu incerto fra il partito di Adenauer e quello di Mende. I socialdemocratici restano i suoi irriducibili avversari, anche dopo il loro assenso, quasi incondizionato, ai principi dell'econo mia liberistica. Non deve meravigliare poi l'approvazione di Erhard alla investitura di Adenauer. Correva voce oggi che Erhard rompendo il riserbo mantenuto dopo le elezioni del 17 scorso, meditasse di chiedere oggi la fiducia del partito come futuro Cancelliere. A questa possibilità accennava l'autorevole Frankfurter Allgemeine. Invece Erhard ha preferito mantenersi sulle sue posizioni di attesa. II pericolo di scissioni viene tenuto d'occhio dai dirigenti. Oggi, per esempio, il signor Rasner, portavoce ufficiale della de, ha tenuto ad assicurare ai giornalisti che anche in futuro i bavaresi dì Strauss resteranno nel gruppo parlamentare democristiano. Era stato lo stesso Strauss poco prima a celiare con i giornalisti sull'unità del partito. Al riserbo di Erhard, che nella riunione di oggi ha raccolto applausi così calorosi da apparire dimostrativi, possono avere anche contribuito consigli di prudenza. Nel senso che forse Erhard non è incline a diventare il « liquidatore > di una politica reputata fallimentare da non pochi tedeschi. Anche Mende potrebbe esitare fra l'ineluttabilità di una « nuova Versaglia » e la patriottica ambizione di salvare il salvabile. Certo che anche la posizione di Mende non è fra le più comode: se è vero che esponenti dell'industria tedesca, in contrasto con le tendenze interne del partito liberale, stanno ora cercando di vincere le sue riluttanze ad un governo Adenauer. Anche questa può essere una spiegazione valida per l'ottimismo ostentato oggi dal Cancelliere. Se poi Mende dovesse persistere nel suo rifiuto, ,j democristiani riprenderebbero l'esame della situazione. Tornerebbero di attualità le due ipotesi formulate subito dopo le elezioni: o il governo Erhard con i liberali — tuttora possibile —, oppure l'iniziativa di una grande coalizione nazio naie. A proporla sarebbe il presidente della Repubblica Lubke con un appello ai tre partiti. Con facilità l'appello del Capo dello Stato potrebbe prevalere sulle" difficoltà pre senti, consentendo la sollecita formazione di un governo in grado di affrontare momenti giudicati decisivi per la Germania. L'eventualità di prove impegnative nell'immediato futuro ha permesso oggi ad Adenauer di definire « urgente » la costituzione del quarto gabinetto. Ed il ministro degli Esteri Von Brentano, anch'egli presente alla riunione democristiana, ha ammesso che < nel mondo occidentale stanno prendendo corpo orientamen ti favorevoli ad una intesa con Mosca a spese della Germania ». Naturalmente, ha sog giunto il ministro, essi non coincidono con le posizioni dei governi alleati. «Noi, ha concluso Von Brentano, dobbiamo raccogliere tutte le forze, dando vita quanto prima ad un forte governo tedesco > Massimo Conti

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