Il mediatore di Cuneo torna in carcere sotto nuove accuse di usura e truffa

Il mediatore di Cuneo torna in carcere sotto nuove accuse di usura e truffa Il mediatore di Cuneo torna in carcere sotto nuove accuse di usura e truffa Era stato posto in libertà provvisoria sette giorni fa - Il suo arresto sarebbe connesso alle indagini sulla « Anonima usurai » (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 26 settembre. Nuovo colpo di scena nel clamoroso affare dell'i; Anonima usurai >. Il mediatore Armando Pascale, abitante a Borgo S. Dalmazzó, in via Cuneo 55 che in base ad elementi in possesso della Magistratura avrebbe agito anche come mediatore dell'Anonima usurai — oggi pomeriggio è stato di nuovo rinchiuso in carcere per ordine del sostituto procuratore della Repubblica, dott. Aldo Spaziani. Il Pascale era già stato arrestato' domenica 17 settembre ed era stato posto in libertà provvisoria tre giorni dopo. Al momento del primo arresto, l'accusa era dì appropriazione indebita aggravata di cambiali per un importo di quindici milioni ai danni di una società di Orbassano. Ora, il nuovo mandato di cattura, a carico del Pascale è stato emesso per reati di usura e truffa. Pare che l'arresto del mediatore sia connesso alle indagini che l'autorità giudiziazia svolge da tempo sull'attività di una organizzazione di uomini d'affari che, attraverso intermediari, sconterebbero assegni e cambiali a persone in difficoltà economiche, riscuotendo interessi varianti dal trenta al duecento per cento. L'attività dell'«Anonima usurai» venne alla luce nel giugno scorso quando il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Santucci, chiuse l'inchiesta sul suicidio della signora Rita Rossi ved. Ballatore e rinviò a giudizio, sotto l'accusa di truffa e falso, l'esercente Luigi Alfio Dall'Ara che dopo aver spogliato di ogni sostanza, l'amica, l'avrebbe affidata a persone che le avevano prestato denaro ad un tasso d'interesse variante dall'84 al 180 per cento. Per tale ragione Giovanni Eula, Rosario La Barbera, Galdino Gallo, Giuseppe Giraudo, tutti residenti a Cuneo, e Arturo Colonna, di Torino, erano stati incriminati per usura. Il Pascale era già coinvolto nell'attività dell'cAnonima usurai ». Due mesi fa, Giorgio Dalmasso — già titolare di un ristorante di corso IV Novembre, fallito lo scorso anno — aveva presentato una denuncia contro il mediatore, l'Eula e il panettiere Riccardo Frivoli. Il Dalmasso, con l'acqua alla gola, si sarebbe rivolto al Pascale sapendo che egli era uno dei principali intermediari del gruppo che si sostituiva alle banche, prestando denaro a chi ormai era privo di «fido». Secondo l'accusa, il Pascale non solo non avrebbe consegnato al Dalmasso la somma pattuita, ma avrebbe posto in circolazione le cambiali avute in garanzia. Giova ricordare che lo scorso anno, allorché il nome • del Dalmasso comparve più volte sul bollettino dei protesti cambiari, l'esercente aveva voluto inserire nel periodico questa postilla: « Questi effetti sono andati in protesto perché sono stato truffato da agenti privati di una società anonima di cambio. n. m.

Luoghi citati: Borgo S. Dalmazzó, Cuneo, Orbassano, Torino