Tra salute e progresso economico esistono stretti e profondi rapporti

Tra salute e progresso economico esistono stretti e profondi rapporti Un congresso internazionale da venerdì a Saint-Vincent Tra salute e progresso economico esistono stretti e profondi rapporti Almeno due miliardi di uomini soffrono ancora per mancanza di cibo, di casa, di scuola, di assistenza sanitaria - Soltanto Io sviluppo industriale può liberarli dalla fame e dalle malattie; ma il progresso economico crea altri problemi e, su scala minore, altri rischi - Basta pensare all'inquinamento dell'aria e delle acque - Medici e biologi di 25 Stati discuteranno scientificamente tali questioni Forse tre quarti degli uomini, donne e bambini che vivono nel mondo non si nutrono in modo sufficiente, non abitano in case decenti, non dispongono di acqua pulita, non possono andare a scuola, non sono difesi dalle malattie contagiose, non sono in grado di utilizzare le risorse del loro paese per migliorare le proprie condizioni di vita. Dove invece, con l'impetuoso progresso delle applicazioni tecniche della scienza, si sono sviluppati mezzi e costumi radicalmente più evoluti, molte di quelle piaghe sociali, anzitutto le carestie e le epidemie, sono eliminate o grandemente contenute. I centri industriali e le grandi città che ne risultano, coi loro perfezionati servizi e i loro complessi rapporti di vita, comportano gigantesche risorse per ogni genere di produzione e di consumo. Tan t*è, che il fattore più potente di cui oggi l'umanità dispone per migliorare le condizioni di vita tanto nelle città come nel le campagne, è certamente la impronta e l'incremento industriale, che sviluppa ogni lavoro dell'uomo. Tuttavia le insidie dell'indi genza e quindi della sottonutrizione, dell'ignoranza, delle malattìe non combattute si annidano ancora, sia pure come focolai relativamente limitati e In verità spesso come effetto di cattiva distribuzione, nelle comunità più progredite. E d'altra parte gli stessi progressi della tecnologia scientifica possono, per così dire, prende re la mano rispetto alle esigen ze di una vita sana e possono sconvolgere gli equilibri necessari affinché la vita si trovi in armonia col suo ambiente. Politici, economisti, scienziati, filosofi, tutti gli uomini che sono in grado di pensare « dove si va a finire », dovreb bero oggi più che mai sentirsi scossi dalla tempesta di questi problemi, gravi e difficili In verità, troppi tendono a rinunciare a interessarsene: per apatia, per scetticismo, per amore del quieto vivere, per incapacità a collaborare, per tendenza a rifugiarsi nel lavoro di esclusiva « competenza»: quasi che occuparsi di queste cose spetti sempre ad altri. ' In effetto, della trasformazione dei paesi sottosviluppati — si tratti di villaggi o di continenti— qualcuno si è sempre occupato e grandi progressi nelle condizioni di vita si dovettero e ancora si devono appunto a chi, soprattutto per proprio conto, per il proprio spirito di iniziativa e di impresa, ha avuto il coraggio di entrare nel giuoco. Ma non sono mancate le gravi contropartite, delle quali episodi cruenti di conquiste, Wvoluzio ni e repressioni non rappre sentano che l'aspetto, per così dire, militare e poliziesco. Ricordo, per spiegarmi, che lo sfruttamento industriale delle risorse del sottosuolo ha portato a cacciare sotto terra, nella stessa Europa e poi nelle colonie, chi aveva bisogno di pagare questo prezzo per sopravvivere, e Senza che dapprima nessuno si curasse di indagare quanto ciò significava per la salute. La presa di coscienza di queste situazioni ha poi portato a miriadi di accomodamenti, molti dei quali in favore del benessere, o del minor malessere, delle popò lazioni interessate. Le industrie, tanto più quanto più intrinsecamente compatibili con l'igiene, sono state all'avanguardia nel miglio rare le condizioni di vita di grandi comunità. Oggi colos sali imprese studiano in pri ma linea ì paesi abitati da po pqlazioni incolte e povere, do ve esse potranno impiantare loro stabilimenti, e nello stes so tempo collocare i loro prò dotti. Ciò può costituire e co stituisce un potentissimo ìm pulso al progresso sociale al miglioramento della salute. Ma nello stesso tempo e ancora oggi, quando un paese sottosviluppato interessa, per esempio, perché se ne può cavare petrolio, là l'iniziativa degli uomini tenderà a fare correre prima i tubi per il petrolio, solo in seguito quelli dell'acqua potabile e delle fo gnature. In ogni paese che è passato per la rivoluzione industriai le trasformazioni dei costumi sono state radicali. Ma quando un'industria in incremento trova disponibili lavoratori che abbandonano un paese sovrapopolato o afflitto per esempio dalle alluvioni, potrà essa as sicurare sempre agli immigratabitazioni, servizi, scuole -ade guate? Chi consiglia, chi pre scrive quanto si deve provve dere, per accogliere le fami glie sradicate dalla loro terra nelle nuove condizioni ambientali? Progressi enormi e rapidi si sono ottenuti in paesdapprima arretratissimi, peopera delle pianificazioni so cialiste. Quali sono i risultatcome si affrontano oggi i prò bleml, secondo i vari critereconomici e politici dominanti Evidentemente non tocca ad una sola categoria di espertfare i rilievi e gli studi che ri guardano tutte queste cose non solamente ai politici, nssOnmqgcddpncstnsvS a o i o n i ì e a , o r i i i i l solamente agli economisti, né solamente agli igienisti, ecc. Oggi parliamo di un'occasione che si presenta particolarmente ai biologi e ai medici in questi giorni: cioè del III Congresso dell'Associazione Medica Internazionale per lo Studio delle Condizioni di Vita e della Salute (presieduta dal prof. Josué De Castro, dell'Università di Rio de Janeiro); congresso che si terrà quest'anno in Italia, e precisamena Saint Vincent dal 29 settembre al 1° ottobre prossimi. Medici e biologi, appartenenti a istituti scientifici e a servizi sanitari pubblici e privati, converranno da oltre 25 Stati di ogni parte del mondo, governati da ogni varietà di girne politico, per ritrovarsi discutere sull'importanza della salute come fattore dello sviluppo economico, sull'influenza dello sviluppo economico sulla salute, sui legami tra problemi della salute e pianificazione economica. Ai medici si affiancheranno esperti in altri rami, quali l'economia politica, l'urbanistica, ecc.; e non ci nascdndiamo che non sarà facile dominare tutti gli argomenti, data la loro vastità complessità. La denuncia di condizioni alle quali si deve porre riparo, che riguardano soprattutto le aree depresse e sottosviluppate, i problemi delle malattie e dell' assistenza medica nelle campagne e nelle zone montane, verranno messi a confrónto con gli effetti di trasformazioni economiche, quali sono attuate dall'industrializzazione del lavoro agricolo o dall'impianto di industrie locasi ascolteranno voci diverse, per la diversità delle situazioni, ma anche perché variano i criteri di politica sanitaria neivarl paesi, dominati rispettivamente -dalle iniziative industriali private .o dagli interventi statali. Se i medici che hanno raccolto le loro esperienze nell'Italia del Nord in quella del Sud, oppure negli Stati dell'Europa orientale od occidentale, nell'America del Nord o del Sud, nell'Asia Minore o in quella meridionale o estremo-orientale sapranno, come . confidiamo, esprimersi-nel -naturale -linguaggio che deriva dalla loro comune cultura scientifica e dalla loro comune umanità, certamente molto essi potranno istruirsi fra loro, é molto potrà da loro imparare chi vuole intendere. A Saint Vincent verranno inoltre discusse questioni speciali, come quelle dell'inquinamento delle acque e dell'aria, legato allò sviluppo delle industrie. Una riunione partici lare interesserà il pubblico, nel senso più eolidariamente umano, di tutto il mondo: illustri colleghi giapponesi hanno preannunciato la loro venuta, col proposito di volerci ulteriormente informare sulle conseguenze Nielle bombe ato miche esplose a Hiroshima e a Nagasaki nel 1945. Essi intendono promuovere un dibat tito, su fondamento biologico medico, riguardo all'inammis si'bilità civile di ogni impiego e sperimentazione delle esplosioni nucleari. La scottante questione verrà trattata al di fuori di ogni riferimento alle responsabilità o alle opportunità strategiche o agli equilibri di potenza. Ma noi medici non intendiamo rinunciare al nodocomcotapadetinl'iIitrifiunfrtiSdt■llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllf II nostro specifico, preminente dovere di giudicare le terribili conseguenze della bomba atomica, sopra e contro a ogni considerazione politica o militare o di prestigio nazionale. Ci saluteremo dunque con la parola d'ordine della ricerca del miglior benessere per tutti Benvenuti quelli che si sono mossi per incontrarsi, e che l'incontro sia proficuo. Prof. Giacomo Mottura dell'Università di Torino '

Persone citate: Benvenuti, De Castro, Giacomo Mottura

Luoghi citati: America Del Nord, Asia Minore, Europa, Hiroshima, Italia, Nagasaki, Saint Vincent, Saint-vincent