Estesa ai lavoratori agricoli la scala mobile dell'industria

Estesa ai lavoratori agricoli la scala mobile dell'industria l'accordo interessa 2.200.000 braccianti e salariali Estesa ai lavoratori agricoli la scala mobile dell'industria Il valore medio del «punto di variazione» del costo della vita per la terza zona (Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Toscana) sale da 8 a 16 lire al giorno - Per i sindacati hanno firmato Cisl e Uil (Nostro servizio particolare) Roma, 22 settembre. L'accordo per un nuovo meccanismo di « scala mobile» sui salari dei lavoratori agricoli, che sostituirà quello in vigore dal settembre 1952, è stato siglato oggi dalla Confagrlcoltura e dalla Confederazione dei coltivatori diretti da una parte, dalla Clsl e dalla Uil dall'altra. Interessa direttamente 1.950.000 braccianti e 250.000 salariati ed entrerà in vigore praticamente a partire dal 1° novembre, se vi saranno variazioni nell'indice del costo della vita registrato nel trimestre agosto-settembreottobre. Ogni c punto » di variazione di scala mobile determinerà un onere di oltre quattro miliardi per le aziende agricole, cioè circa due miliardi in più di quanto è stato speso s|pora in base al vecchio accordo. Cosi, anche in questo campo, si è. realizzato un sensibile avvicinamento del settore agricolo alle situazioni e ai metodi in atto negli altri settori produttivi. I rappresentanti della Cgll non sono stati ammessi alla riunione conclusiva, proseguendo oggi i lo sciopero di quarantotto ore dei braccianti e salariati agricoli indetto dalla Confederazione socialcomunlsta a scopi non strettamente sindacali. Infatti, a parte l'Intesa sulla « scala mobile », le due organizzazioni padronali hanno accettato recentemente di iniziare trattative per il nuovo patto nazionale dei braccianti avventizi e per il patto dei salariati fissi. Dovrebbe essere pure Imminente l'inizio di conversazioni per l'estensione « extra legem » dell'assistenza mutualistica ai lavoratori florovivaisti ed ai loro familiari. L'accordo di c scala mobile » prevede l'adozione dell'indice sindacale, elaborato dall'apposita commissione dell'Istat ed in uso nell'industria, nel commercio e nel pubblico impiego: à tal Arie un rappresentantedei datori di lavoro del settore agricolo è stato chiamato a far parte della commissione. Fra le altre innovazioni, è da sottolineare il sensìbile aumento del « punto » e la nuova ripartizione delle province in tre zone, a ciascuna delle quali è stato attribuito il valore del « punto a non soltanto per i lavoratori comuni, ma anche per quelli qualificati e specializzati Per la prima zona (di cui fanno parte tra l'altro le Provincie di Avellino. Benevento, Salerno, Agrigento, Enna, Messina, Trapani, nonché quelle della Basilicata, della Calabria e della Sardegna) la misura giornaliera del « punto » è stata fissata in L 10 per i lavori ordinari L. 12 per 1 lavori qualificati e L. 14 per i lavori speciali, per la seconda zona (Puglie, Perugia, Caserta. Napoli, Caltanissetta. Catania, Palermo, Ragusa, Siracusa ecc.) rispettivamente L. 12, L. 14 e L. 16; per la terza zona (Piemonte. Liguria, Toscana, Lombardia ed Emilia), rispettivamente L. 14. L. 16 e L. 18. Sino ad oggi il valore medio del « punto » è stato di L. 8. II particolare interesse dell'intesa è stato sottolineato dagli esponenti sindacali dei lavoratori agricoli. < Essa — ha dichiarato il segretario generale della Fisba-Clsl on. Zanibelli — riveste un'importanza per l'ambiente agricolo che può essere paragonata a quel¬ lazodastchgichinpepeloziriFCizie gllacipeunmchdeprauCLpPm(ladetelaLcovana■semtoneesziedti prunail'aFtivmle d'esfestal la dell'accordo per il riassetto zonale, stipulato di recente dalle organizzazioni dell'industria Alla stesura del testo, che sarà firmato nei prossimi giorni, si è estraniata la Cgll, che si trova impegnata in una inconcludente azione di sciopero ». Si profila, intanto, uno sciopero dei dipendenti degli enti locali, per sollecitare la soluzione dì una serie di problemi riguardanti il personale. La Federazione di categoria della Cisl reclama la regolamentazione del rapporto economico e giuridico dei dipendenti dagli enti locali; la riforma della legge comunale e provinciale; la riforma della Cassa pensione e la costituzione di un ente previdenziale autonomo; la revisione delle norme che regolano la ripartizione dei contributi assistenziali e previdenziali; la garanzia di autonomia degli enti locali.

Persone citate: Zanibelli