Rusk e Gromyko discutono per quattro ore e decidono di proseguire i colloqui su Berlino

Rusk e Gromyko discutono per quattro ore e decidono di proseguire i colloqui su Berlino II dialogo Ita su po'* aio la prima cliificilo fatato Rusk e Gromyko discutono per quattro ore e decidono di proseguire i colloqui su Berlino Hanno pranzato insieme, al Waldorf Astoria a New York - Dichiarazione americana: «Incontro amichevole e pratico» - La prossima settimana seconda riunione - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu incaricato di nominare H successore di Hammarskjoeld - Kennedy parlerà lunedi all'Assemblea generale (Dal nostro corrispondente) . New York, 21 settembre. L'incontro fra il segretario di Stato americano. Rusk e il ministro degli Esteri russo Gromyko è durato dalle 13 alle n,zs. Al termine del colloquio, Gromyko ha dichiarato ài giornalisti: * Abbiamo discusso vari problemi ai quali entrambi i nostri governi sono interessati ed abbiamo deciso Vii continuare i colloqui la settimana prossima. Si è trattato di uno scambio di punti di vista fra il segretario di Stato americano e me ». Un funzionario degli Stati Uniti ha detto: € L'incontro si è svolto in un tono amichevole e pratico ». La conversazione è avvenuta all'albergo Waldorf Astoria; Rusk aveva invitato Gromyko a colazione. Uno stretto riserbo viene osservato da ambo le parti sui particolari dell'incontro; ma è già un fatto positivo che si sia deciso di continuare i contatti. ■ Il segretario di Stato americano spera di capire quanto i russi siano veramente sinceri. Non solo, intende dire a Gromyko che gli alleati sono disposti a trattare, ma non sotto minaccia, sotto pressione di azioni unilaterali e nel presente stato di estrema tensione. Ogni negoziato è possibile, ma bisogna prima sforzarsi di ridurre l'esasperazione della guerra fredda. In base alle deposizioni fatta ieri da Rusk ai comitati del Senato e della Camera, si può dire che egli non ha iniziato i colloqui con troppo ottimismo, anzi, ritiene di dover far iiiiiiiiiniuiiiitniuiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiniiii fronte a colloqui duri, con un Gromyko ostinato e intransigente. Corre anche voce che, dopo il risultato delle elezioni tedesche, anche Gromyko, con i colloqui iniziati oggi, spera di poter contare su atteggiamenti occidentali più cedevoli. Oggi, alle tredici, quando è arrivato al Waldorf Astoria, Gromyko era gelido. E così i colleghi che lo accompagnavano: il ministro Semionov, e gli esperti Lapin, Kovdlev e Bondarenko. Ai giornalisti, ansiosi di sapere quali erano i suoi obbiettivi, ha risposto: « Sto andando a colazione dal segretario di Stato ». L'incontro con Rusk è avvenuto al 28° piano della Torre Astoria, nell'appartamento cosiddetto dei « Windsor », perché quasi sempre occupato dai duchi di Windsor, quando sono a Neiv York. Davanti ai fotografi, poiché fuori infuriava l'uragano Ester, i due uomini di Stato hanno parlato del tempo; hanno commentato anche il color grigio castagna cupo dei loro vestiti perfettamente uguali (< erano uguali solo i vestiti » si è osservato). Durante il colloquio di circa quattro ore si è parlato soprattutto di Berlino. Stevenson e Zorin per quanto invitati, non hanno partecipato alla colazione. Sono stati trattenuti in seno al comitato che sta preparando l'agenda dei lavori dell'Assemblea dell'Onu dove, insieme al delegato britannico, hanno aspramente polemizzato, per niiiiHiiiiiHiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiinii via dell'immediato inserimento della voce: € Bando dell'arma atomica, discussione con procedura immediata» richiesto dagli occidentali. Zorin non ne voleva sapere. A quel che pare, la mossa anglo-americana non se l'aspettava: « La questione del bando dell'arma atomica, va inserita — egli ha detto — nella questione generale del disarmo. Non va te* nuta distinta. La conferenza di Ginevra è fallita per la malafede degli occidentali ». Zorin si è molto accaldato nel difendere le proprie tesi, ma il comitato composto di ventun nazioni, le ha respinte, accettando la proposta angloamericana con 16 voti favorevoli, tre contrari (Russia, Bulgaria, Cecoslovacchia), l'astensione della Francia e del delegato algerino, Mongi Slim che, come presidente dell'Assemblea dell'Onu, non vota. Sul piano della nomina del « Segretario generale » ad interim tutta la faccenda è demandata al Consiglio di Sicurezza, cioè, secondo il suggerimento indiano, a una letterale interpretazione della Carta dell'Onu, che dà appunto il mandato al Consiglio di Sicurezza di designare il Segretario Generale, di proporne il nome all'Assemblea, cui poi spetta approvarlo. Nel caso che, come probabile, il Consiglio di Sicurezza si trovi nell'impossibilità di designare un nome per via del veto russo, allora si ricorrerà all'Assemblea, la cui delibera si ritiene deve essere considerata valida in modo indubitabile, anche se la Russia darà voto contrario. Inutile dire che questa procedura, per quanto giuridicamente accettabile, non soddisfa nessuno. Si spera, dunque, di poter convincere la Russia a qualche compromesso che potrebbe scaturire sia dai colloqui in corso Rusk-Gr'omyko, sia dall'effetto che eserciterà sui neutrali e i minori in genere l'intervento del Presidente Kennedy, lunedi all'assemblea generale. Si sa che egli affronterà energicamente il tema del disarmo e del potenziamento dell'Onu, della sua Carta, dei suoi principi istituzionali e delle sue strutture esecutive centralizzate. « a. b. il rogretario americano Rusk, a sinistra, parla con il sovietico Gromyko (Tel.) IIHlilllUnmiMÙlIllÌMIItlHHmilllllllllMUlilU