Charles ancora centromediano oggi nella Juventus ad Atene

Charles ancora centromediano oggi nella Juventus ad Atene I bianconeri impegnati nella Coppa dei Campioni Charles ancora centromediano oggi nella Juventus ad Atene II gallese confermato nel ruolo che occupò durante la partita con la Roma Mazzia mezz'ala - La squadra greca del Panathinaikos pericolosa per la velocità e la decisione dei suoi elementi • Inizio alle 15,30 (ora italiana) (Dal nostro inviato speciale) Atene, 19 settembre. Le Juventus gioca domani ad Atene per la Coppa dei Campioni. Questo torneo fra le squadre vincitrici dei tornei nazionali del rispettivi paesi, Ila attecchito rapidamente in Europa e sta facendo proseliti anche nell'America meridionale e centrale. L'idea originale è stata del massimo giornale sportivo francese, avversata dapprima dalle alte autorità sportive; poi la Federazione europea del calcio, quando vide che la manifestazione malgrado tutto andava imponendosi, la fece cosa sua, e ne diventò la organizzatrice. Seduce la folla, questo torneo, perché contrappone ogni volta quella che dovrebbe essere la migliore squadra di un paese alla più forte di un altro. Nella manifestazione stessa, com'è logico per il mondo del calcio, ogni volta una sorpresa segue ad un'altra. Il paese nostro non ha mai avuto soverchia fortuna in una competizione del genere. L'anno scorso la Juventus, vincitrice pure del campionato italiano, fu eliminata, a Sofia, dalla unità campione della Bulgaria, subito all'inizio della manifestazione. E questa volta le cose capitano per essa in un periodo che più disgraziato non potrebbe essere. La squadra ha avuto un inizio di campionato, in Italia, che più controverso non poteva essere. Essa è fuori di condizione fìsica e tecnica quasi in ogni suo singolo elemento nonché nel suo assieme. Dopo cinque giornate di gare, la Juventus ha vinto il suo primo incontro, soltanto l'altro giorno, in casa propria, con la Roma. Per trasferirsi in Grecia e curare come si conviene le sue magagne, ha dovuto lasciare a casa quattro elementi di importanza: Sivori, il suo attaccante più reddit.zio, — che è stato il cannoniere numero uno del campionato nostro della scorsa stagione — Emoli, il mediano laterale destro e capitano, Garzeria, il facente funzione di centromediano al momento, e Sarti, il terzino destro e difensore nazionale. E può ringraziare, la Juventus stessa, se ha potuto portare seco ad Atene anche Charles, che proprio ancora domenica scorsa si è beccato una brutta botta ad un occhio. Domani ì bianconeri si troveranno di fronte la squadra campione di un paese, dove la tecnica non ha veramente dei proseliti eccezionali, ma la velocità, l'impeto e la combattività regnano sovrani. Le doti fisiche che sì impongono sulle doti della classe autentica, cioè. E proprio quelle doti, combinazione, per cui la Juventus non ha nutrito mal e non nutre nemmeno adesso soverchia simpatia. Preferiscono < giocare > nel senso tecnico del termine, i bianconeri, al gran correre e al grande scalmanarsi, E questa costituisce una delle ragioni del cambiamento della formazione juventina, di cui stiamo per dare notizia. Impressionato dalle voci sulle intenzioni « decise > del Panathinaikos, voci che correvano e corrono in città, l'allenatore della squadra juventina, Parola, ha deciso di portare la squadra sul campo per una breve sgroppata adatta a sciogliere i muscoli ai giocatori, rimasti fermi fin dal pomeriggio di domenica scorsa; il trainer bianconero aveva pure in animo di modificare l'allineamento previsto dell'undici. Qualcosa ce lo aveva fatto prevedere fin da ieri. Così la squadra si presenterà in campo nel pomeriggio dì domani alle ore 16,30 — che equivalgono alle ore 15,30 italiane — nella formazione seguente: Anzolin; Caroli, Bozzao; Bercellino, Charles e Leoncini; Mora, Rosa, Nicole, Mazzia e Stacchini. Parola ha inteso in questo modo di conferire maggior solidità alla struttura difensiva della compagine, basandosi sull'esperienza e sulla saldezza anche fisica del gallese Charles, e pensando che Mazzia sarà in grado, come già avvenuto in precedenti occasioni, di giocare in posizione arretrata, e di sostituire così come mediano colui che passerà eventualmente a dare una mano ai terzini in caso di necessità. Il piano, tutt'altro che segreto della Juventus, è infatti quello di salvare il salvabile in questo incontro di Atene, riservandosi poi di dare la sua botta a fondo nella partita di ritorno a Torino, mercoledì della prossima settimana, quando spera di poter nuovamente disporre di tutti i suoi uomini, o per lo meno di presentarsi in una formazione meno precaria. Un piano che prende le sue origini dalla situazione, che si spera giustamente sia soltanto momentanea, in cui versa la squadra in questo particolare momento. Le condizioni di salute dei giocatori torinesi sono del resto ottime, qui ad Atene. Lo ha confermato il leggero allenamento svoltosi oggi — all'ora precisa in cui avrà luogo domani la partita — sul campo del Panathinaikos. Poco più di una mezz'ora di sgambate è durato l'allenamento, seguito da oltre cinquemila spettatori che hanno così dato una idea dell'attesa che precede il confronto di domani. I biglietti di accesso allo stadio sono ormai completamente esauriti ed i bagarini hanno già iniziato a « lavorare > con un certo profitto. Al termine delia breve sgroppata i bianconeri, servendosi del medesimo autobus che V. aveva porta;1, sul campo, sì sono recati a visitare la città. portandosi Beo all'Acropoli e spingendosi anche fino si Pireo. Per i'ers dì cena, l'intera comitiva aveva fatto ritorno aì'.'aiberìc La temperatura è stata elevata quest'oggi ei-* ì'ìr-circa cerne ir: Italia! "e nonls: può sperare :n nessun cambiamento ai riguardo per domani. Vittorio Pozzo