Sforzi per aiutare la scuola in piena «crisi di sviluppo»

Sforzi per aiutare la scuola in piena «crisi di sviluppo» L'opera del Provveditorato e del Comune Sforzi per aiutare la scuola in piena «crisi di sviluppo» Forte aumento degli studenti per l'immigrazione - L'esperimento della riforma rende più arduo il problema di sistemarli - Novanta nuove aule pronte per Torino - Dichiarazioni del prof. Lama L'articolo pubblicato ieri da «La Stampa>, sulla confusione che regna nella scuola media alla vigilia dell'inizio delle lezioni, ha suscitato un vasto consenso. Molti lettori hanno telefonato al giornale, anche da fuori città; una lettera con '47 firme di genitori che chiedono « serenità e ponderatezza » nel procedere alla riforma, ci è stata presentata da un professore, nella sua duplice qualità, ha tenuto a sottolineare, di padre e di uomo della scuola. Non si tratta di una situazione locale. L'incertezza e il disagio sono diffusi in tutta Italia. La realtà è questa, e nessuno può nascondersela: quando si vuole fare una riforma profondamente innovatrice in un organismo così complesso e di urgenti esigenze qual è la scuola, bisogna predisporre gli animi e adeguarvi i mezzi. Ma questo non è avvenuto: la riforma è ancora lontana da essere approvata dal Parlamento, mentre 1 numerosi esperimenti ordinati dal ministero dimostrano che per ora mancano le basi per realizzarla Basti dire che esiste una tale confusione dei programmi per 1'* unificata », che non si sa ancora se soltanto il latino sarà materia facoltativa, oppure se anche le « osservazioni scientifiche » e la lingua straniera saranno considerate alla stessa stregua. Inoltre non esistono i libri. E nemmeno si è provveduto agli insegnanti. Per quanto riguarda Torino, bisogna riconoscere che l'autorità scolastica ha fatto tutto il possibile, fin dal giugno scorso, per prepararsi ad affrontare la crisi inevitabile che la riforma lasciava prevedere, senza per questo trascurare i problemi cronici della scuola: in primo luogo la mancanza di aule. Il provveditore agli studi prof. Lama, di cui è nota la appassionata dedizione alla scuola, si è prodigato, d'accordo con il Comune, per reperire Je aule necessarie all'aumentata popolazione scolastica e alle nuove richieste dal lfisclstsMlf9enscs_ rministeeromenta" JS85r«&5£| aula. Dopo, è stato necessario ricuperare il tempo perduto e far fronte ad un eccezionale aumento della popolazipne scolastica, causato dall'immigrazione. In sei anni, fra Torino e Provincia, il Provveditore ha. inaugurato 150 nuovi edifici scolastici grandi e piccoli. Particolarmente notevole è stato lo sforzo compiuto negli ultimi anni dal comune di Torino: l'anno scorso si sono costruite 92 aule, con una spesa di un miliardo e 200 milioni; quest'anno ne funzioneranno altre 90 in più. Un altro problema ha dovuto affrontare il Provveditorato: assicurare la scuola anche ai ragazzi tra gli 11 e i 14 anni e indurre le famiglie a mandare i figli alle lezioni. Come si sa, per questo settore la frequenza è molto bassa: si calcola che soltanto il 30-32 per cento dei giovani oltre i 10 anni assolve in Italia all'obbligo scolastico. Nel quadro della vasta opera di propaganda iniziata dal Provveditorato, il prefetto dott. Saporiti ha inviato una circolare a tutti i sindaci della provincia perché svolgano « un'azione capillare per convincere tutte le famiglie a iscrivere i propri figli a una scuola di completamento dell'obbligo, preciso dovere delle famiglie stesse e inalienabile diritto dei giovani >. In merito alla situazione presente il prof. Lama ci ha dichiarato: t Alla vigilia del nuovo anno scolastico, la scuola della provincia di Torino si presenta potenziata in tutte le rt l ■ 111 ii 111111111111111 f 1111111 (( 1 ■ 111111111 ■ 111111 ■ ■ 11 li sue strutture. Numerose scuole elementari e secondarie, inferiori e superiori, sono state istituite nei comuni della Provincia per dare a tutti la possibilità di frequentare fino al 14° anno. Per i centri più piccoli, dove non à stato possibile procedere all'istituzione di scuole scconOarie, il Provveditorato agli studi ha disposto, secondo le norme emanate del Ministero, l'istituzione di scuole per televisione. « A Torino saranno inaugurati quanto prima i nuovi edifici, per un complesso di circa 90 aule, costruiti dal Comune e saranno messi in uso moderni prefabbricati. In tutte le scuole le iscrizioni procedono con regolarità, malgrado l'imponente massa di studenti immigrati durante l'anno e che devono essere sistemati nelle scuole di ogni grado. La previsione fatta a suo tempo di uno spostamento del 20 per cento circa di allievi dalle scuole di avviamento alle medie, si sta rivelando assai vicina alla realtà. I presidi e gli insegnanti attendono ai loro compiti agevolando l'opera fiduciosa delle famiglie. « La circolare del Prefetto — ha concluso il Provveditore — a tutti i sindaci della Provìncia è un documento di sensibilità sociale, diretto a rendere sempre più compiuto l'obbligo della frequenza scolastica sta bilito dalla Costituzione. E' an che un atto di fiducia nell'opera della scuola che nell'attuale crisi di sviluppo e di rinnova mento, va diventando sempre ì>iù aderente ai bisogni reali*. NcRsmasRrdVggcszlèdgsrIldtassrfntsalslfèGdluhi mimi niun ihiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Lama

Luoghi citati: Italia, Torino