Le salme delle quattro vittime valdostane accolte nelle loro case dal pianto dei parenti di Giorgio Lunt

Le salme delle quattro vittime valdostane accolte nelle loro case dal pianto dei parenti Cordoglio per gli otto piemontesi periti nel trogico circuito Le salme delle quattro vittime valdostane accolte nelle loro case dal pianto dei parenti Amici e familiari attendevano i furgoni al casello di Santhià - Il doloroso corteo lungo la valle avvolta dalle tenebre • Ad Arnaz e a Issogne si vegliava da domenica sera - Il fratello di Rinaldo Girod è svenuto davanti alla bara del congiunto - La disperazione delle madri - Stamane si svolgono i. funerali delle due ragazze ■ (Dal nostro inviato speciale) ■ Arnaz, 12 settembre. ■Le spoglie delle quattro viiUrne valdostane della sciagura di Monza sono tornate questa sera, verso mezzanotte, alle loro case. I quattro furgoni avevano lasciato la città lombarda alle 20,30, dopo le solenni onoranze ai resti di coloro che conclusero tragicamente una giornata di festa e di passione sportiva. In un primo tempo da Monza era stato annunciato ni familiari delle vittime di Arnaz e di Issogne che i feretri sarebbero partiti alle 17, in modo da essere in Val d'Aosta nelle prime ore della sera. La partenza ha dovuto essere differita di alcune ore per poter trasportare al paese natio an che la quarta vittima, Rinaldo Girod, deceduto lunedi sera all'ospedale, in seguito alle ferite riportate nella stessa sciagura che aveva ucciso tre dei suoi compagni. La legge, infatti, prescrive che una salma non può essere rimossa prima che siano trascorse ventiquattro ore dall'accertamento di morte. Verso sera, al casello di Santhià, cominciarono ad affluire macchine e motorette. Erano parenti e amici degli sventurati giovani. Desideravano porgere ai cari scomparsi il primo omaggio della popolazione valdostana, accompagnandoli alle loro case dove altri familiari e altri amici at¬ tendevano in angoscia. Il doloroso corteo è sfilato lungo la valle avvolta dalle tenebre, alle finestre e sulle strade sostavano numerose persone, in pietoso silenzio. Ad Arnaz, nell'abitazione del falegname venticinquenne -Augusto Valleise e in quella dell'operaio Rinaldo Girod, di 19 anni, si vegliava. Dal momento dell'annuncio della tragedia, le madri dei due giovani non avevano più potuto chiudere occhio né toccare cibo. Anche ad Issogne, a pochi chilometri da Arnaz, la popolazione si è stretta con affettuosa comprensione intorno ai familiari della diciottenne Franca Duguet e della ventinovenne Claudina Polognìoli. Eccetto quest'ultima, le vittime del dramma erano tutte imparentate fra loro. Ci diceva stasera un' fratello di Augusto Valleise, mentre con lo sguardo offuscato dal dolore aspettava il ritorno del fratello morto: « Avrei dovuto andar io, a Monza, al posto di Augusto. All'ultimo momento non ho potuto partire. Quassù di giovani siamo rimasti in pochi, ma siamo tutti legati da profondi vincoli di amicizia o di parentela. L'unico nostro svago, dopo una settimana di duro lavoro, è quello di recarci ad assistere alle manifestazioni sportive più importanti. L'altra domenica eravamo andati in Svizzera, per i campionati mondiali di cicli- La disperazione di Silvio Girod fratello di una vittima smo. Domenica scorsa si era combinato di andare a Monza. L'aveva proposto Renato Janin, che è. rimasto ferito dal bolide del povero Von Trips. Lui era il solo, tra noi, che si interessasse veramente all'automobilismo, perché aveva fatto anche il corridore. Doveva essere una gita emozionante, al ritorno chissà quan- te cose avrebbero avuto da raccontare il mio povero fratello, il Girod, la Duguet, la Polognioli ». Anche in questo caso la sorte ha voluto mostrarsi tragicamente imparziale. La comitiva valdostana si componeva di otto persone, a bordo di due macchine. Tra gli occupanti si sono avuti due morti per ciascuna macchina, un ferito, uno scampato. L'arrivo dei quattro furgoni mortuari era atteso, all'inoro ciò della stradicciola che dalla statale porta alla segheria della famiglia Valleise e alla abitazione di Rinaldo Girod, da un folto gruppo di amici e vicini di casa dei due giovani. Erano scesi sulla strada parecchie ore prima, nell'attesa rievocavano gli scomparsi, la loro bontà d'animo, l'attaccamento al lavoro, la tenacia tipica dei valdostani Quando il funebre corteo sì è fermato ai piedi di Arnaz, per scaricare le bare del Valleise e del Girod, la gente è ammutolita, gli occhi si sono velati di lacrime- In un silenzio impressionante la piccola folla ha seguito i due feretri nelle camere ardenti, per rinnovare il cordoglio ai familiari. La madre di Augusto e quella di Rinaldo si sono ac casciate singhiozzando sulle bare, stringendole in un abbraccio convulso. Il fratello di Rinaldo, Silvio, è svenuto. Eguali, strazianti scene, si sono ripetute poco dopo a Issogne, nelle famiglie di Franca e di Claudi na. Le esequie delle due ragazze saranno celebrate domattina alle 10£0 nella parrocchia dell'Assunta, quelle dei due giovani di Arnaz sono fissate per giovedì mattina, nel santuario dedicato a San Martino. Giorgio Lunt