Tre piemontesi tra i debuttanti nella stagione d'opera "dei giovani,,

Tre piemontesi tra i debuttanti nella stagione d'opera "dei giovani,, Stasera si riapre a Milano il teatro d'Avviamento Tre piemontesi tra i debuttanti nella stagione d'opera "dei giovani,, Un basso di Cuneo interprete "I pescatori di perle" - Due baritoni di Casale Monferrato in "Pagliacci" e "Fra Diavolo" (Nostro servizio particolare) Milano, 9 settembre. Domani sera al « Nuovo » s'inaugura la ie° stagione lirica del Teatro di Avviamento, organizzata dall'Associazione lirica e concertistica italiana, che ha il compito di scoprire, preparare e « lanciare » giovani cantanti. Quest'anno alla manifestazione prendono parte tre piemontesi tra i ventisei giovani che appaiono sul cartellone; ogni anno, uva rappresentanza del Piemonte viene al « Teatro Nuovo » e sempre con risultati soddisfacenti. Oddino Bortolo, un basso di ss anni, nato a Cuneo ma residente a Torino, debutta domani sera nell'opera inaugurale I pescatori di perle di Bizet. Sosterrà la parte del sacerdote. E' alto e ben piantato, proprio come sono di solito i bassi. Giuseppe Scalco, di £8 anni, è un giovane baritono di Casale Monferrato: ha studiato canto privatamente e si è presentato nel gennaio scorso al concorso dell'Associazione lirica milanese. E' riuscito a superare le successive prove e ora è ìi ci l'equipe dei Pagliacci farà la parte di Silvio. Anche il baritono Vittorio Sarzano, di 19 anni, è di Casale Monferrato: sta studian do con passione la parie che gli hanno affidato nell'opera Fra Diavolo ^di Auber, che sarà rappresentata al « Nuovo > fra una decina di giorni. Rita Orlandi, di H anni, debutterà in Suor Angelica; Nal'ia Maria Goltara, di 15 anni (arrivata seconda al recente concorso nazionale di Busseto) nei Pescatori di perle; /Silvana Tumicelli, di 24 anni, sarà Nedda nei Pagliacci. E ancora Gianni Maffeo, di 25 anni, interpreterà Tonio nei Pagliacci; Licinio Montefusco, di 15 anni, canterà domani sera pure nei Pescatori di perle. Su ventisci, venti sono effettivamente debuttanti; gli altri hanno avuto piccole, anonime esperienze in concerti e in isoIati recitals in qualche centro di provincia. Ma sono tutti emozionati perché è a Milano — la città della Scala.— che vengono « battezzati ». E il loro battésimo è organizzato nel quadro di una stagione d'opera che ha poco da invidiare a tante altre stagioni di teatri più importanti. Hanno per loro cori, masse di comparse, costumi, armi, scene, una grande orchestra e un manipolo di maestri e di registi che li guida, li aiuta, li sorregge mentre il pubblico li esamina e, se tutto va bene, li promuove. In platea ci sono i critici, i giornalisti, gli impresari. E ci sono i parenti, venuti già alla vigilia da lontani paesi: sono impacciati e ancor più emozionati del debuttante e a tutti chiedono, quasi imploranti, com'è andato l'esame. Una volta superate le selezioni dell'Associazione, i piovani possono considerarsi laureati artisti lirici. La stagione comprende cinque opere: I pescatori di perle, Fra Diavolo, Suor Angelica, I Pagliacci e II barbiere di Siviglia. Quest'ultima sarà eseguita da piovani artisti americani, in base a un accordo di interscambio fra l'Associazione milanese e una consorella di Cincinnati, l'* American Opera Audition », che è presieduta dall'italo-americano John L. Magro. Gli americani vengono a debuttare a Milano e i migliori italiani vanno, in primavera, a cantare a Cincinnati, c. b.

Persone citate: Bizet, Gianni Maffeo, Giuseppe Scalco, John L. Magro, Licinio Montefusco, Oddino Bortolo, Rita Orlandi, Suor Angelica, Vittorio Sarzano