Sullo schermo

Sullo schermo Sullo schermo La casa del terrore : brividi per una Strasberg a rotelle - Collina 24 non risponde : la guerra del 1948 tra Arabi ed Ebrei - Gorgo : mostro gigante terrorizza Londra o à i a a l e o a a i i o a e - (Lu.r) - Susan Strasberg, !a protagonista di « Kapò », degnamente circondata da Ann Todd, Ronald Lewis e Christopher Lee, è la sensibile interprete di questo film del brivido la cui trama non dispiacerebbe al Clouzot dei < Diabolici ». In una villa sul mare presso Nizza arriva, per rivedere il padre dopo sei anni di separazione, Pennie, una ragazza dalle gambe paralizzate in seguito a una caduta da cavallo L'accoglie un'ancor piacente matrigna, e: «Papà non c'è, le dice; è dovuto partire, né sappiamo quando tornerà». In compenso ci sono: un giovane autista, che la padrona tiene visibilmente a distanza, e un dottore con cui essa ha invece » I molta confidenza. Nella sua se si'dia a rotelle Pennie registra una quantità di cose che non tornano, finché, venuta la notte, sente del rumori sospetti, va a vedere, e scorge, o crede di scorgere, il cadavere del padre assiso su una poltrona. Il terrore è tale che nel venir via la paralitica mette la ruota sull'orlo della piscina e ci ruzzola dentro. Nei giorni che seguono le apparizioni del cadavere paterno si ripetono or qua or là; e la matrigna e il dottore ne deducono, con tutto il garbo possibile, che la ragazza abbia la mente un po' sconvolta. L'unico in cui la ragazza trova comprensione è l'autista, il quale le conferma il sospetto che il padre sia morto in qualche accidente, e che la vedova col suo amante dottore vogliano ora impaurire e far diventare pazza lei, Pennie, per godere intera l'eredità del defunto. I due da buoni amici si mettono a cercare la salma che serve da spauracchio, e la trovano in fondo alla piscina. Non resta che correre alla polizia. Collocate queste pianelle, il film si diverte a smuoverle una per una, e lo spettatore, che credeva di aver capito tutto, si ritrova a non aver capito niente. Matrigna medico autista e la stessa Penule entrano in una luce dubbia, e soltanto l'ultima scena mette a posto, non senza artifìcio, i pezzi del puzzle. Si sarà già capito che come ■ giallo », La casa del terrore ha le carte in regole, il che è merito in parte del calibrato copione dello stesso regista Seth Holt, il quale ha messo a profitto un soggetto di Jimmy Sangster. La prima parte, piuttosto lenta, genera inquietudine; la seconda, un vero gioco di bussolotti, sorprese su sorprese. Alla fine si resta con un pugno di mosche, ma anche questo appartiene alla tradizione. J, p. (Romano) - Già presentato a un festival di Cannes, Collina 24 non risponde diretto dal regista inglese Thorold Dickinson appartiene all'esigua produzione israeliana ed è di guerra: rievoca infatti alcuni episodi del sanguinoso conflitto scoppiato nel 1948 in Palestina tra Arabi ed Ebrei contemporaneamente alla proclamazione del nuovo Stato d'Israele. Gli episodi ci vengono narrati, in una serie di flashbaclcs, dagli stessi protagonisti: quattro ardimentosi, fra cui una donna, che nell'ultima notte della guerra vengono inviati ad occupare un'altura per assicurare all'esercito ebraico, al momento dell'armistizio, una vantaggiosa posizione. Un certo spicco, in questo film abbastanza dignitoso ma complessivamente modesto, hanno l'idillio tra un poliziotto inglese, passato più tardi con gli insorti, e una giovane patriota israeliana (Haya Hararet, l'attrice divenuta poi famosa con Ben Hur); e l'incontro a faccia a faccia, in una caverna del deserto del Neged, tra un ebreo e un ex nazista arruolatosi tra gli arabi. (Ideal) - Gorgo, di Eugene Lourie, presenta l'ultimo mostro del cinema inglese, un mostro stavolta di sesso femminile, alto più di cento metri e micidiale In proporzione 'diretta alla statura gigantesca e al carattere scomodissimo. La poco gentile creatura è particolarmente irascibile perché le è stato rapito il figlioletto, che misura venti metri (arriva perciò alle ginocchia della madre), e fa numero a sé nel recinto di un circo equestre che lo ha preso a pensione. Il film, abbondantemente truccato al solito modo ingenuo, vanta il pezzo forte nella sequenza di chiusura che ritrae «Gorgo» abile a scansare l'insidia molteplice degli uomini, a frantumare i più illustri monumenti londinesi, e a riguadagnare il fondo del mare ove alloggia col marmocchio, dopo aver seminato, peggio degli stukas tedeschi degli anni bellici, distruzione e morte nella capitale inglese. Una certa scaltrezza negli special effeets e l'abilità con cui appaiono manovrati il mostro grande e quello più piccolo sono le uniche cose da mettere all'attivo del film, che è a colori, e ricalca parecchi dei precedenti nello stesso genere.

Persone citate: Ben Hur, Christopher Lee, Eugene Lourie, Jimmy Sangster, Ronald Lewis, Seth Holt, Strasberg, Susan Strasberg, Thorold Dickinson

Luoghi citati: Cannes, Israele, Londra, Nizza, Palestina