Lo «Stabat» di Szimanowski nel concerto di musiche slave

Lo «Stabat» di Szimanowski nel concerto di musiche slave Lo «Stabat» di Szimanowski nel concerto di musiche slave Son tornate iersera, dirette dal maestro Mario Rossi, musiche udite nella stessa sede gli anni scorsi e giustamente pregiate, d'artisti fra gli ottimi del Novecento, nei loro momenti migliori. Infatti il Divertimento per archi di Bartok attesta sia la vivacità fantastica, non ottusa da quella ossessione del ritmo che gravò su altre pagine, sia l'immediata appropriatezza formalistica ad un'ispirazione schietta, che più drammatica si accentua nell'Adagio. Anche la Sinfoniettn si collega alle vivaci e chiare e più note composizioni dell'Janacek. La prima osservazione dello Stabat Mater di Szimanowski si rinnova immutata intorno , t'Fter ad un atto di ragionamento, oltre che di spontaneità: l'aver egli escluso, come risulta evidente, qualsiasi preconcetto vincolante la creazione al « testo sacro », e l'aver sentito intensamente e cantato un dramma umano, lasciando alla potenza lirica il compito di trasumanare quel dramma. E un'altra dirittura dell'artista appare considerévole, quella della proprietà espressiva: nel '25 e nel '26, essendo egli quarantacinquenne circa, vivendo in Europa, consapevole di quante sopravvivenze e trasformazioni e di quante teorie e pratiche echeggiavano dall'Ottocento e s'annunciavano clamorose, potè dare quest'opera che, non sradicata dal proprio tempo, neppur cedeva alle influenze lontane e vicine. Così disposto, lo Stabat si colloca fra i canti, che, ispirati da quell'episodio, più liberamente sorsero e meglio si concretarono. Complessa, ricca di elementi, la composizione non reca segni di fatica, di gravezza, raramente suona turgida e troppo colorita. E' l'eloquio proprio di lui, agitato, impulsivo, prorompente, ma non enfatico; la passione lirica si sfogava in quelli accenti, e non potevano essere altri. Al compiacimento di tali riudizioni e di quella della rapsodia Saga del Sibelius s'accordò la soddisfazione recata dalla concertazione, felice nell'indagine acuta quanto nel fervido risultato, del maestro Rossi, che, festeggiatissimo ad ogni parte, spartì le calorose accoglienze con l'orchestra e con i valenti collaboratori allo 1 Stabat, il maestro Maghini, il |suo bravo coro, e i cantanti Orell, Luisella Ciaffi t Mario Boriello. a. d. Ci

Persone citate: Bartok, Janacek, Luisella Ciaffi, Maghini, Mario Boriello, Mario Rossi, Mater, Rossi, Sibelius

Luoghi citati: Europa