Disgustosa esplosione di mimmo in Olanda contro gli emigranti italiani e spagnoli di Massimo Conti

Disgustosa esplosione di mimmo in Olanda contro gli emigranti italiani e spagnoli Imo. iwM*iboMM£Ìa M'issa M*otttMM*na cfi OMdeMMxaal Disgustosa esplosione di mimmo in Olanda contro gli emigranti italiani e spagnoli Il rancore contro i « latini » esuberanti e sentimentali covava da tempo - Domenica 300 giovinastri in divisa hanno fatto irruzione nella cittadina aggredendo i nostri connazionali - L'immediata reazione scatena per tre ore una vera battaglia - Ora tremila operai dei due paesi mediterranei hanno deciso di rimpatriare, ma gli industriali tessili olandesi lesinano le indennità (Dal nostro inviato speciale) Oldenzaal, 7 settembre. Duemila operai Italiani e mille spagnoli emigrati in Olanda hanno deciso di rimpatriare in seguito a gravi episodi di intolleranza razziale e di sanguinosi incidenti scoppiati negli ultimi giorni. Centro degli incidenti è la regione del Twentsche, a pochi chilometri dalla frontiera tedesca, dove sorgono numerose fabbricne di tessili che danno appunto lavoro ai nostri connazionali. La città presa di mira dai razzisti è Oldenzaal, dove una trentina di nostri compatrioti sono stati aggrediti e malmenati a più riprese da gruppi di fanatici. Parecchi di loro, colpiti da coltellate e bastonate, sono finiti negli ospedali. Gli italiani, di conserva con gli spagnoli, hanno reagito organizzando spedizioni punitive: ne sono derivate autentiche battaglie stradali con intervento della polizia, vetrine infrante e altri feriti ancora. Gli agenti della polizia olandese, rinforzati da uomini della guardia di frontiera, pattugliano le strade di Oldenzaal per impedire nuovi tumulti. Nella colonia italiana di Oldenzaal e delle città vicine c'è molta eccitazione. Ho trovato i. nostri connazionali riuniti nel « Centro di ricreazione italiano e spagnolo, al centro della città. Nessuno si arrischia ad uscire da solo per le strade per paura di nuove aggressioni. Vedo giovanotti con la testa ìncerottata: alcuni mi mostrano le ferite alle gambe e alle braccia riportate durante gli scontri. Parlano tutti assieme, minacciando di mettere a soqquadro il Paese se non li faranno subito rimpatriare: domani mattina arriverà il console italiano ad Amsterdam, Contarini, per rendersi conto della situazione. • Parla infine per tutti il signor Peter Vale, un italo-ameJsjcano che ha l'incarico di assistere i nostri connazionali e e funge anche da interprete. Riferisco le sue prime parole: <E' una vergogna quello che sta accadendo in questo paese. Trattano italiani e spagnoli alla stregua dei negri ». L'eccitazione porta a paragonare Oldenzaal a Little Rock, la cittadina degli Stati Uniti dove di tanto in tanto scoppia l'odio razziale. Come sempre accade in casi del genere, sono gruppi ristretti di facinorosi ì protagonisti dei vergognosi episodi. Stavolta si tratta di giovinastri che si spostano da un paese all'altro della regione con motociclette, col proposito di pestare i poco graditi ospiti. Sono ) teddy-boys olandesi, che qui vengono chiamati nozem; le loro uniformi sono dei pantaloni verdi, tipo bluejeans, con delle camicie a scacchettoni dai colori vivaci. Al collo portano dei fazzoletti alla cow-boy- Nelle tasche coltelli a serramanico e < pugni di ferro». Questi gruppi organizzati di teppisti piombano sul primo « latino » che gli capiti a tiro e lo bastonano di santa ragione. Mi indicano fra le vittime Luigi Caprano, dì Vicenza, raggiunto da una coltellata di striscio al polpaccio destro; Pln.tro Toscano, di Catania, pestato da cinque giovinastri; Giuseppe. Granata, un siciliano; Vincenzo De Luca, un romano; un certo Scalabrice, di Caserta; Giuseppe Patti, di Cnltagirone, che si è buscato anche lui una coltellata di stricelo Mi si fa Incontro Infine un giovanotto di Aosta, Gregoriu Cada, di 23 anni, che mostra un cerotto all'orecchia destra: un colpo di sfollagente del poliziotti intervenuti a sedare le risse. Occorre precisare qui che 1 nostri sanno difendersi bene; e che anche nel campo avverso ci sono stati contusi e ieritl: un nozem ha perso un'orecchia, recisagli di netto dal coltello d'un calabrese. Anche dei poliziotti sono andati a farsi medicare nell'ospedale cittadino. Da domenica scorsa gli italiani sono in sciopero, in seguito ad un incidente ancora più grave. Trecento nozem hanno fatto irruzione in città con le loro motociclette prendendo a pestare un gruppo di nostri connazionali fermi davanti ad un caffè. Uno degli aggrediti è corso via a chiamare rinforzi e di li a poco sono giunti 150 italiani Inferociti. La battaglia stradale, cominciata alle 11 di sera, è finita alle 2 del mattino. Anche i poliziotti accorsi a disperdere ì rissanti hanno dato e ricevuto legnate. Poi hanno dovuto sbarrare le strade di eccesso alla città per impedire ad altri italiani venuti dai vicini paesi di fomentare la mischia. Gli italiani accusano i poliziotti di parzialità nella distribuzione delle bastonate. Gli spagnoli naturalmente hanno prestato man forte agli italiani. Il contegno della popolazione di Oldenzaal in questi casi è passivo. Ma gli animi di parecchia gente devono essere con i nozem. Lo rivelano 1 cartelli .esposti agli ingressi di sale da ballo e di caffè con la scritta «Proibito l'ingresso a italiani e spagnoli ». L'intolleranza razziale è il motivo degli incidenti: questi bruni meridionali dai modi troppo disinvolti per il carattere riservato degli olandesi non sempre sono riguardati di buon occhio. OldenzatLl è una cittadina, come tutti 1 centri dell'Olanda, con linde case di mattoni rossi, uguali l'una all'altra; le strade di solito sono quiete, la gente silenziosa, molto attaccata al proprio lavoro. Di tutto ciò gli olandesi si mostrano gelosi; e gelosi sono anche delle loro donne e delle loro ragazze che con italiani e spagnoli vanno molto d'accordo. I nostri connazionali sono per lo più scapoli Qualcuno si è fidanzato con ragazze del luogo, altri ancora vantano < un paio di amiche fisse >. Le violenze di questi giorni sono il frutto di malumori che covavano da tempo Ora gli italiani e gli spagnoli sono ben decisi ad andarsene: ma esigono che le fabbriche riconoscano tutti i loro diritti. I proprietari delle industrie tessili invece accordano soltanto i soldi per il viaggio di ritorno, oltre venticinque fiorini di « liquidazione ». Non è colpa nostra, protestano gli emigrati, se si scioglie il contratto. Le loro buone ragioni trovano ora il sostegno d'una parte della stampa olandese !chè dòpo qualche esitazione ha ■prèso dirai a condannare^: con molta civiltà, l'intransigenza razziale. Massimo Conti

Persone citate: Contarini, Giuseppe Patti, Granata, Peter Vale, Toscano, Vincenzo De Luca

Luoghi citati: Amsterdam, Aosta, Caserta, Catania, Little Rock, Olanda, Stati Uniti, Vicenza