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Valentin Angelillo cerca una rivincita contro la squadra allenata da Herrera Valentin Angelillo cerca una rivincita contro la squadra allenata da Herrera Attacco di tipo sud-americano tra i giallorossi - Hitchens, Suarez e Bettini, elementi di forza tra gli interisti - Spettacolo di folla Il Campionato di calcio italiano avrà tutti i difetti che si vuole ma certamente è pieno di vitalità. Non è venuto al mondo che da una settimana: e già morde voracemente. Si è ancora ben lontani dal definire chi ne debba essere il protagonista principale, e già due fra le compagini che riteniamo abbiano i maggiori titoli, si danno battaglia aperta. Per entrare nel vivo della lotta non si potevano scegliere contendenti di calibro diverso della Roma e dell'Internazionale, con la prima operante sul proprio terreno. Si erano lanciate, da due o tre mesi, una specie di sfida a distanza, le due unità: dal momento in cui avevano fatto le loro grandi manovre per preparare quadri nuovi per la nuova stagione. Al centro della situazione, che rende eccezionalmente interessante l'urto fra le due squadre, stanno due fatti. Il primo è determinato dalla presenza nell'undici neroazzurro di due elementi come lo spagnolo Suarez e l'inglese Hitchens, tutto tecnica l'uno, tutto efficienza l'altro. Una coppia di giuocatori che pare destinata a fare parlare di sé, in questo campionato. L'uno prepara, l'altro eseguisce: e qual- cun altro, accanto a loro, vedasi Bettini, interviene a fare la parte del terzo che approfitta. Forte di questo suo eccezionale settore d'avanguardia, non fa mistero delle sue aspirazioni al primato, l'Internazionale. Contro di questo corpo contundente, la Roma, che da anni mira al primo posto della classifica, presenta pure una prima linea che ha un carattere tutto suo. Una prima linea che è o può essere tutta quanta di origine sudamericana, e che appunto in questa sua natura speciale trova un motivo di polemica vivacissimo. Si chiama Angelino, questo motivo. E' stato ceduto dall'Internazionale proprio alla Roma al termine della stagione scorsa, per cause che hanno Intronato le orecchie all'intero ambiente calcistico italiano. Per ragioni, sulle quali non è il caso di riandare in questa particolare sede, il giuocatore argentino era andato In uggia alla persona che detiene il comando tecnico In casa nerazzurra, l'uomo che ama molto parlare e far parlare di sé. Uno dei casi di simpatia e di antipatia quello di cui parliamo, che determinano tanti movimenti nell'ambiente nostro. Ora, la sorte vuole che si giunga ad una specie di redde rationem. Subito all'inizio della stagione; come per stabilire se l'ostracismo dichiarato al sudamericano a Milano avesse origini esclusivamente tecniche oppure d'altra natura. An^olillo ha fatto 11 proponimento di trarre vendetta su Herrera: ha occasione di farlo, magari in modo clamoroso, dimostrando sul campo che il suo valore ancora non è morto. Tutta una schiera di uomini dalle sue stesse orìgini, lo può sostenere: fra altri Lojacono, il giocoliere alla Slvori, e Manfredini, " collezionatore dì reti, in inizio di stagione. Una grossa questione che dovrebbe dare luogo ad una gran lotta. Forse la gran calura interverrà a metterci lo zampino. La temperatura che infierisce in questo momento sull'intero paese ha delle punte acute — trentadue od anche trentacinque gradi — nella Capitale, è può aver ragione delle energìe fisiche di qualcuno degli elementi protagonisti della tenzone. Il rimedio apportato dalla Lega — posticipando dì mezz'ora l'inìzio delle partite — non risolve gran che. Un gran temporale soltanto sarebbe in grado di risolvere il caso. Certo, l'esito della partita avrà un'influenza notevole sull'andamento delle lotte che dovranno fare seguito per la conquista, se non proprio del primato, per lo meno dei posti d'onore. Sarà la partita della giornata, e richiamerà la gran folla: per la prima volta..nella stagione. Vittorio Pozzo Scesa (a destra) e l'inglese Law durante l'allenamento del Torino (Foto Moisio)