Allarme per i morti sulle strade ma nessuno fa niente per evitarli di Gianni Mazzocchi

Allarme per i morti sulle strade ma nessuno fa niente per evitarli Strano modo di contare le vittime: solo i deceduti sul colpo Allarme per i morti sulle strade ma nessuno fa niente per evitarli La proposta di ritirare la patente per una sola infrazione al codice non risolve nulla - Con circa 300 mila incidenti l'anno, spetta ad una magistratura speciale non ad un vigile il compito di privare un cittadino della libertà di movimento - Quest'anno lo Stato incassa dalla motorizzazione seicento miliardi di lire Il 1° luglio 1959 entrò in vigore il nuovo Codice della Strada e già 47 giorni dopo il Ministro dei Lavori Pubblici del tempo, il 17 agosto fece diramare un comunicato in cui affermava che grazie al nuovo Codice gli incidenti stradali nei 3 giorni di Ferragosto erano diminuiti del 45 %, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Naturalmente non era vero e nonostante le affermazioni ministeriali morti e feriti in incidenti di circolazione sono continuati ad aumentare benché il compiacente Istituto Centrale di Statistica continui a consi derare morti per cause di traffico solo coloro che decedono immediatamente. Chi muore successivamente, anche appena giunto all'ospe dale, resta per le statistiche solo ferito. Questa strana procedura, pubblicamente dichiarata ed ufficialmente ammessa, è tuttora in uso e naturalmente impedisce un fondato confronto con gli incidenti che si verificano in altre nazioni. L'attuale Ministro dei LL. PP., on. Zaccagnini, è però un galantuomo e sapendo come la realtà sia grave e dolorosa non ha esitato, sul fatto incidenti, a mettere il Paese in stato di « allarme » cosicché il potere esecutivo sembra voglia ora, finalmente, prendere provvedimenti. Voi certamente pensate che per migliorare la situa zione circolatoria si sia messo mano subito a riordinare e ad estendere la segnaletica su tutte le strade, che si siano iniziati imponenti lavori stradali specialmente dove il traffico è più intenso e dove le strade sono evidentemente insufficienti. Voi pensate che si siano creati d'urgenza campi speciali e con attrezzature v adatte sia per addestrale coloro che desiderano acquisire la patente di guida, concessa naturalmente previo esame medico e psico-tecnico e con accertamento del senso di responsabilità e di civismo del futuro conducente. Voi pensate che per tutti i 102.365 km. di strade statali e provinciali della rete italiana notte e giorno circolino pattuglie di agenti della Polizia Stradale, voi pensate che tutti i Vigili Urbani addetti al traffico abbiano frequentato speciali corsi preparatori. Voi pensate che nelle scuole di ogni grado si andranno ad insegnare le regole del traffico e si formerà nei giovani quel senso di responsabilità, verso se stessi e verso gli altri, che impone la circolazione motorizzata. Voi pensate che siano stati presi provvedimenti fiscali per favorire le macchine più grosse e più sicure. Voi pensate che ci sia già l'assicurazione obbligatoria ed un fondo di solidarietà per le vittime di investitori sconosciuti. Voi pensate che per ridurre le conseguenze degli incidenti su tutte le strade siano già stati installati telefoni per chiamare le autoambulanze, autoambulanze che notoriamente sono sempre pronte ed efficienti e dislocate su tutte le strade per gli immediati interventi richiesti con i radio-telefoni. Voi pensate infine che molti altri provvedimenti egualmente indispensabili siano stati disposti dal potere esecutivo per far fronte al crescente numero degli incidenti e per placare « l'allarme sociale ». Se voi pensate tutto questo voi avete torto, siete degli ottimisti e degli inguaribili ingenui. Nulla di quanto ho elencato è stato fatto né sembra si voglia fare, mentre come unico rimedio il Ministro Sceiba vorrebbe ritirare la patente di circolazione, anche per una sola infrazione al Codice Stradale, infrazione constatata magari da un Vigile che preferibilmente fermo, in agguato, in posizione « favorevole » si sarà fatta premura di stendere verbale, su una infrazione ridicola come il toccare la riga bianca in una curva scoperta ed in assenza di traffico. Ed ora parliamo seriamente; non possiamo ammettere che una libertà fondamentale — garantita dal¬ la Costituzione — la libertà di muoversi e muoversi significa muoversi anche con un mezzo a motore, sia tolta su verbale di un agente non sempre all'altezza del compito. Unica a decidere sul ritiro della patente e quando necessario su più severe sanzioni, deve essere la magistratura. Con 300 mila incidenti l'anno occorre una magistratura speciale, competente e veloce, che giudichi immediatamente, come occorre naturalmente una polizia più numerosa, più preparata, meglio attrezzata e meglio remunerata. Con gli altri provvedimenti questi sono i mezzi per combattere veramente il dilagare degli incidenti. Né si dica che mancano i denari, quest'anno lo Stato incasserà dalla motorizzazione oltre 600 miliardi di lire. Sono inutili invece le « grida » ministeriali simili a quelle dei governatori spagnoli che prevedevano invano « tratti di corda » ad arbitrio di Sua Eccellenza.. Gianni Mazzocchi

Persone citate: Zaccagnini