Una spedizione per salvare il cane prigioniero sullo scoglio a Napoli

Una spedizione per salvare il cane prigioniero sullo scoglio a Napoli Una spedizione per salvare il cane prigioniero sullo scoglio a Napoli (Dal nostro corrispondente) Napoli, 2 settembre. Oggi, forse, una spedizione di volontari — formata da cinofili napoletani — tenterà di salvare il cagnolino « Robinson » che, gettato in mare da uno yacht o da un motoveliero, è riuscito a raggiungere lo scoglio detto « La Badessa », situato a nord di Posillipo Alto, fra le ville della Gaiola e la grotta di Trentaremi da un lato, e l'isola di Nisida — oggi collegata alla terraferma con un pontile — dall'altra. Il cane è prigioniero perché alle sue spalle vi è una parete di tufo a picco alta un centinaio di metri, di fronte il mare. Recentemente una gigantesca frana ha precipitato da quella parete migliaia e migliaia di tonnellate di materiale. Il luogo, dunque, è pericoloso da avvicinare. L'animale è senza acqua, sotto un sole rovente, da almeno cinque giorni (il recipiente recato ieri si capovolse- e « Robinson » rimase senza bere). Oggi motoscafi e barche hanno rasentato lo scoglio ma, dato il pericolo di possibili fra' ne, nessuno osa avvicinarsi troppo o addirittura scendere. Il cane non facilita le cose: appena vede gente, abbaia (sempre più debolmente per 'esaurirsi delle forze) e quindi fugge. I Vigili del Fuoco, sollecitati ad intervenire da un giornale, si sono rifiutati in quanto — hanno detto — il loro regolamento non contempla 'operazione di salvataggio dele bestie, ma solo di persone. c g. cane « Robinson » sugli scogl Napoli sotto la costa di Posillipo Alta (Te

Persone citate: Robinson

Luoghi citati: Gaiola, Napoli, Posillipo