Era con l'ucciso di Pré St. Didier una francese che faceva l'"autostop,,?

Era con l'ucciso di Pré St. Didier una francese che faceva l'"autostop,,? Si ricosiruisce il viaggio verso la morte del misterioso automobilista Era con l'ucciso di Pré St. Didier una francese che faceva l'"autostop,,? Il giorno del delitto un giovane valligiano diede un passaggio sulla sua moto ad una ragazza fino al limitare del bosco di abeti sotto i quali fu poi trovato il cadavere dello straniero ■ Identificato il guidatore della vetturetta che entrò in Italia dal Col di Resia con quella del Khaiete e ne uscì per il Piccolo San Bernardo: è un ebreo polacco residente nella «banlieue» parigina Pré-St-Didler, lun. mattina. Anche la giornata festiva è passata senza che emergesse qualcosa di nuovo e di determinante fi. proposito del delitto di Pian del Bosco, sulla strada del Piccolo San Bernardo fra. Pré St. Didier e La Thuile. Lentamente, con una parsimonia esasperante giungono da Parigi e da altre località i dati che dovrebbero servire a ricostruire le ore trascorse in Italia dalla vittima, il francese George Leon Khaiete, di 45 anni, residente a Parigi in rue du Marche de Saint Honoré 11. E' importantissimo stabilire cosa fece il Khaiete da quando entrò in Italia il 21 agosto dal valico italo-austriaco di Resia fino a giovedì 24 quando venne massacrato a colpi di pietra ai margini del boschetto di abeti, dove, presumibilmente, si era fermato per scaldarsi al sole. Abbiamo già detto che usci dal casello dell'autostrada a Chivasso il giorno 23. C'è da pensare che egli si avviò a bordo della propria auto, una « Citroen 2 Cv », verso il valico del Piccolo San Bernardo. Conferma questa ipotesi ciò che ha detto ai giornalisti parigini la zia del Khaiete di ritorno a Parigi da un vaggio in Spagna. L'anziana donna ha parlato di una lettera scrittale dal nipote nella quale egli diceva che ritornando a Parigi dall'Austria, sarebbe passato per l'Italia per prendere un po' di sole. « Sarò alla Gare de Lyon il giorno 26, ti aspetterò al treno per accompagnarti a casa>. A quel treno il Khaiete non andò mai. I carabinieri che conducono le indagini qui, dividendo il loro tempo fra Morgex, Aosta e il luogo dei delitto, hanno compiuto una ricerca accuratissima in alberghi, pensioni e ristoranti nel tentativo di ritrovare le tracce del Khaiete dal 23, all'uscita dall'autostrada. Sembra che il francese abbia dormito la notte fra il 23 e il 24 in una pensioncina di Saint Vincent Da quel momento di lui non si sa più nulla fino alle ore 14,35 di giovedì (ora approssimativa dell'omicidio) quando l'autista Guido Collomb, che pilota la corriera fra Pré-Saint-Didier e La Thuile vide la Citroen 2 Cv già situata nella posizione nella quale fu poi trovata il giorno successivo. Lo stesso Collomb ha dichiarato ai carabinieri di non aver visto l'auto quando, mezz'ora prima circa aveva compiuto lo stesso percorso, ma nel sento contrario. Sempre in quel lasso di tempo un altro giovane valligiano transitò sulla strada che porta al Piccolo San Bernardo e vide qualcosa. Si tratta del ventitreenne Alberto Per rod, abitante a La Balma, frazione di Pré, situata verso La Thuile, oltre il luogo del delitto. Egli stava salendo verso casa sulla sua Gilera 125 quando, poco oltre il capoluo go incontrò sulla strada una giovane che gli fece cenno di fermarsi e che in francese gli chiese di portarla fin oltre la prima galleria dove c'era il suo fidanzato con l'auto bloc cata da un guasto. < Je suis allée jusqu'à Courmayeur pour chercher un mecanicien » aveva aggiunto ancora la ragaz za. Il Ferrod la portò fino a Pian del Bosco, dove la lasciò. II giovane ha dichiarato che in quel momento (erano le 15 circa) sul piazzaletto c'erano cinque auto, ma ha aggiunto di non aver notato la Citroen 2CV. Quando, due ore dopo, il Perrod ripassò davanti al Pian del Bosco la ragazza non c'era più e anche le auto gli parvero in numero minore, Ora, si chiedono i carabinieri la ragazza che fece l'autostop era la misteriosa amica del francese assassinato? Oppure si trattava di una turista che con il delitto non ha avuto nulla a che fare? Da Parigi è giunta un'altra notizia che potrebbe rivelarsi molto importante. E' stato identificato il proprietario del l'u-ito che entrò in Italia dal passo di Resia lo stesso glor no della Citroen 2CV del Khaiete e che uscì dal Picco lo San Bernardo il giorno del delitto. Si tratta di un ebree polacco a nome Dominique Lazeisski, nato a Varsavia nel 1903 e residente a Parigi in quai du Petit Pare 38, nella « banlieue », a Saint Maur, anch'egli proprietario. di una Citroen ma giardinetta. Il La' zeisski non è ancora stato in terrogato dalla « Sùreté ». Si pensa che egli abbia stretto amicizia con il Khaiete in Au stria e che si sia inteso con lui anche perché entrambi erano israeliti. I suoi genitori mo rirono in un campo di con centramento in Germania. Altre due persone sono at tivamente ricercate per esse re interrogate. Si tratta di due coniugi che avrebbero compiu to parte del viaggio con l'ucciso e che si suppone siano marito e moglie abitanti nella stessa casa del Khaiete a Parigi. Non sono ancora stati trovati. Dalla loro deposizione si pensa di poter gettare un po' di luce sulla misteriosa vicenda. Danilo Ferrerò Alberto Perrod (a destra), il giovane-valdostano che accompagnò a Pian del Bosco, il giorno dei delitto, una francesina, forse la donna che i carabinieri cercano

Persone citate: Balma, Collomb, Danilo Ferrerò Alberto Perrod, Dominique Lazeisski, Ferrod, George Leon Khaiete, Lyon, Perrod, Petit