Angelini nel motocross di Voghera conquista il campionato italiano di Domenico Allegretti

Angelini nel motocross di Voghera conquista il campionato italiano Angelini nel motocross di Voghera conquista il campionato italiano Ostorero ha vinto due prove su tre - Il corridore di Avigliana era in testa anche nella terza "manche,, ma è stato fermato da un guasto meccanico - Sfortuna di Coscia e Moretti DAL NOSTRO INVIATO Godiasco (Voghera), lunedì mattina. La quinta prova del campionato di moto-cross della classe 250 è stata vinta da Lanfranco Angelini, che con questo successo si è riconfermato < tricolore > totalizzando 110 punti; Ostorero, dopo aver dominato da cima a fondo le tre prove, per un banale guasto meccanico era costretto a una fermata perdendo tre giri. Senza questo inconveniente, l'asso aviglianese avrebbe vinto la corsa, senza però poter impedire ad Angelini di assicurarsi 11 «casco tricolore), poiché al pilota romano sarebbe bastato anche un secondo posto per conquistare ugualmente il campionato prima ancora dell'ultima prova di Modena. Ostorero ha disputato una corsa magnifica anche se la sfortuna lo ha relegato al quarto posto della classifica finale. Caldo tropicale quando i concorrenti si portano sulla linea di partenza per la prima manche: tra le assen¬ ze di rilievo notiamo quella del pinerolese Soletti, dei giovani non sono presenti Ferrerò e Denna. SI parte in salita su un lungo tratto largo e rettilineo, dove 1 concorrenti hanno la possibilità di sgranarsi prima di affrontare la prima curva con strozzatura; l'avviò è regojarlssimo. Ostorero si porta subito al comando, seguito da Angelini, Coscia, Conti, Moretti, Jaffei: al primo giro passa Ostorero con oltre cinquanta metri di vantaggio; è chiaro che vuole imprimere alla corsa un ritmo sostenuto per costringere il suo avversario Angelini a impegnarsi a fondo. Così, mentre Ostorero continua a guidare la gara, il pilota romano deve cedere la seconda posizione al torinese Piero Coscia che mantiene un passo sostenuto e viaggia con molta regolarità; alle sue spalle, dopo. Angelini, si trovano Conti e Moretti che cercano di non perdere contatto con i primi. Dal terzo al settimo giro Ostorero aumenta il suo vantaggio mentre Coscia, che corre con sicurezza, è costretto a rallen¬ tare e infine a fermarsi per noie al cambio. Fra gli sfortunati c'è anche Conti, che al sesto giro deve metter piede a terra per rottura dell'acceleratore. Poi è la volta di Moretti che comincia a perdere tempo per noie alla carburazione: ne approfitta Jaffei per insediarsi in terza posizione seguito da Perozzo. La prima manche si conclude con la vittoria di Ostorero seguito da Angelini, Jaffei, Perozzo, Moretti, Castelli e Longo. La seconda manche vede alla partenza solo tredici piloti per il forzato abbandono di Coscia. E' ancora Ostorero che si assume il compito di guidare il gruppo; Angelini fa del suo meglio per mantenere la seconda posizione sufficiente ad assicurargli il titolo; Conti e Jaf-. fei al terzo e quarto posto garantiscono alle « Fiamme d'Oro » un margine di sicurezza in appoggio alla corsa del loro caposquadra; Moretti non ha la macchina a posto, perciò deve accontentarsi di tenere la quinta posizione. La gara non riserva -altre emozioni sino alla fine; seconda vittoria di Ostorero, poi tutti gli altri nell'ordine come 11 abbiamo citati. Nella terza prova si allineano ancora tutti i tredici concorrenti. Assistiamo anche questa volta alla indiavolata condotta di Ostorero che si getta allo sbaraglio: egli vuole cogliere una affermazione netta e dà fondo a tutte le sue risorse. Dopo il segnale dello starter parte come una furia e continua fino al sesto giro, poi una sosta improvvisa gli fa perdere terreno e passa in quinta posizione. Inizia così un rabbioso inseguimento: purtroppo, dopo tre giri, lo stesso inconveniente al carburatore lo costringe alla resa e giunge al traguardo spingendo la moto e classificandosi nono. La vittoria è toccata ad Angelini seguito dal tenacissimo Moretti, Conti e Jaffei. Domenico Allegretti

Luoghi citati: Avigliana, Godiasco, Modena, Voghera