Ancora interrogato il fratello dell'ucciso di Pré Saint Didier

Ancora interrogato il fratello dell'ucciso di Pré Saint Didier Ancora interrogato il fratello dell'ucciso di Pré Saint Didier Pre St. Didier, 30 agosto. Per tutto il giorno alla caserma dei carabinieri di Morgex il capitano Brovida ha interrogato Luciano Khalete, fratello del cittadino francese rinvenuto ucciso giovedì in località Pian de) Bosco sulla statale 26 del Piccolo S. Bernardo. Nessun elemento nuovo è venuto a far luce nell'intricata vicenda nella quale tutte le ipotesi, per ora, sono valide. La domanda: c Khalete fu ucciso da un uomo o da una donna?:», dopo sei- giorni di indagini non ha ancora trovato risposta. Si pensa ad un suo incontro casuale, ora che il fratello ha assicurato che l'ucciso era partito solo dalla Francia. Forse è stato un autostoppista al quale il Khalete, con troppa fiducia, potrebbe aver dato ospitalità sulla sua auto. Egli infatti conduceva, in Francia, una vita molto riservata mentre, per le sue idee europeistiche, era amico di tutti quando si trovava all'estero: questo è quanto Luciano Khaiete, da ieri, va ripetendo ai carabinieri sul conto del fratello ma' gli inquirenti non sembrano convinti di questa tesi che appare troppo semplicistica. E' impossibile che il Khalete — il quale camminava con molta difficoltà aiutandosi con un bastone per i postumi della poliomielite che lo aveva colpito in gioventù — si sìa av vieto per quel sentiero scosce so, andando inconsa'pevolmente incontro alla morte. Da solo egli non l'avrebbe mai potuto risalire: qualcuno perciò deve averlo aiutato. Questo qualcuno, secondo gli inquirenti, i certamente l'assassino. Nessun oggetto e nessuna impronta sono stati trovati sul posto; nulla insomma che possa indicare una pista da seguire.

Persone citate: Brovida, Luciano Khaiete, Luciano Khalete

Luoghi citati: Francia, Morgex, Pian De) Bosco