Il figlio dell'industriale Barilla s'uccide maneggiando una rivoltella
Il figlio dell'industriale Barilla s'uccide maneggiando una rivoltella Il figlio dell'industriale Barilla s'uccide maneggiando una rivoltella Aveva 19 anni; frequentava la Bocconi di Milano • La mortale disgrazia Dell'abitarne di Parma, accanto al pastificio - Il giovane possedeva una collezione di armi antiche e moderne - Raggiunto da un colpo alla tempia destra (Dal nostro corrispondente) Parma, 30 agosto. Il giovane figlio dell'industriale Gianni Barilla — titolare, con 11 fratello Pietro, dell'omonimo stabilimento industriale di pasta — si è ucciso nel pomeriggio di oggi con un colpo di rivoltella partito improvvisamente dall'arma che stava maneggiando. ( La' vittima, Riccardo Barilla, aveva 19 anni e frequentava 11 primo corso di Economia e Commercio all'Università Bocconi di Milano. La mortale disgrazia è avvenuta verso le 16,30. A quell'ora Riocardo Barilla si trovava nella sua stanza in mezzo alla ricca e curatissima collezione di armi, che costituiva il suo hobby: fucili, carabine, rivoltella. ar.T>l antiche e moderne di notevole pregio. A un tratto la madre, che si trovava nella stanza accanto, udiva un colpo di rivoltella: una sola, secca detonazione. Accorsa Immediatamente nella stanza del figlio, lo trovava a terra riverso, sanguinante per una ferita alla tempia destt-a. Il padre, subito avvertito, accorreva dal vicino stabilimento seguito dal fratello. Riccardo Barilla, adagiato su un'autoambulanza, veniva trasportato all'Ospedale Maggiore, dove però giungeva cadavere. Circa le cause della sciagura si ritiene che 11 giovane stesse ripulendo la rivoltella. Un colpo partito accidentalmente lo aveva raggiunto al capo provocandone la morte. Riccardo Barilla era l'unico figlio maschio di Gianni Barilla. Aveva una sorella di 14 anni. Riccardo Barilla era molto conosciuto nell'ambiente sportivo locale- per aver militato lo scorso anno nella squadra giovanile del « Rugby Parma», giunta seconda nel torneo nazionale. a. c. Atti di vandalismo a Savona di tre marinai svedesi ubriachi Savona, 30 agosto. (m. f.) Tre marittimi svedesi Imbarcati sulla nave « Salem » all'ancora nel nostro porto si sono resi responsabili di gravi atti di teppismo. Dopo avere bevuto abbondante mente In tutti 1 bar dell'angi or'o, sotto l'effetto dell'alcool Riccardo Barilla aveva diciannove anni (Telefoto) uno di essi saliva sopra una macchina straniera in sosta mentre gli altri due spingevano l'auto nell'intento di farla partire: i tre mandavano cosi la vettura contro una «roulotte » danneggiandola seriamente. Indispettiti di non riuscire ad avviare il motore, mandavano infine la macchina a fracassarsi contro un muretto, sfondandolo, dopo avere arrecato danni a un'altra automobile -parcheggiata nelle vicinanze. Alcuni cittadini che avevano assistito alla scena provvedevano ad avvertire la Questura. Una camionetta con agenti della Mobile giungeva sul posto e arrestava i tre svedesi che, portati in caserma, sono stati identificati per Magnussen Kjell di 17 anni, Sven Olaf Gunnar Forsgren di 19 e N. Ville di 25, «he sono stati denunciati per tentato furto, danni e ubriachezza violenta.
Persone citate: Barilla, Gianni Barilla, Riccardo Barilla, Sven Olaf Gunnar Forsgren
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